Per un pugno di mosche, Villaggio Misa e Reina

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Raven84
view post Posted on 1/10/2012, 14:09




Non passarono molte settimane dagli quegli ultimi eventi. Misa non aveva ancora preso una decisione sul suo futuro ma aveva comunque passato il tempo a studiare la magia e il mondo ultraterreno, questo le aveva dato molti vantaggi tanto che aveva appreso come utilizzare un nuovo elemento che gli sarebbe sicuramente stato utile in futuro.
Allo stesso tempo Reina si era immerso nella vita militare a capo della torre. Essendo l'unico ad avere molta esperienza con i nuovi rivali, gli fu affidato il compito di gestire le operazioni di offensiva; fortuna per lui tutti tornarono sempre sani e salvi e quindi non ebbe dispiaceri. Giusto ieri un satiro entrò trionfante nella torre presentandosi con un folto gruppo di alleati e presentandosi come nuovo generale delle operazioni. Reina non fece affatto ostruzione e gli cedette subito la carica sapendo e vedendo che quello non era il suo posto. Luwen era sempre al suo fianco conscia oramai che tra loro vi era solo amicizia. Il satiro ringraziò Reina per il lavoro svolto e si prese alcuni giorni per discutere con lui di mosse e operazioni aggiornandolo il più che poteva sullo stato del "fronte". Nella tarda serata Reina Luwen e altri amici partirono verso una destinazione ignota alla ricerca di aiuti e nuovi incontri.

[Misa, mi devi dire cosa hai deciso di fare, se continuare a studiare o vai a cercare Lars oppure ti chiudi in un monastero,... in tutti i casi non ti salvi dal male quindi scegli quello che ti sembra più adatto al tuo personaggio. Si ora puoi scegliere un altro elemento tra luce e tenebre da usare se ti va, ma io spacco di più lostesso :ranting.gif: ]
 
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view post Posted on 7/10/2012, 18:25
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Deeta Darks

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Misa, che si era stancata di quella melliflua situazione, senza proferi parola, arraffò qualcosa dalle montagne di oggetti sparsi nella torre e partì.
Lungo la strada numnerosi voci gli riportarono notizie del principe Lars e della sua armata, ma non riuscì ad avere notizie dei suoi amici, ma non si disperò, sapeva che prima o poi le loro strade si sarebbero presto di nuovo congiunte (o almeno così sperava).

Edited by misa1812 - 8/10/2012, 20:15
 
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Raven84
view post Posted on 9/10/2012, 15:13




[Reina]

Il loro girovagare li portò presso altri avamposti non senza subire agguati da parte di nemici di livello inferiore. Ormai però erano molto esperti in combattimento e dato il loro numero e abilità per loro non fu difficile liberarsi di loro. Giunsero in tarda serata presso una cittadina ancora intatta. Qui vivevano solo umani e a giudicare dai loro sguardi non vi era alcun timore verso ciò che succedeva. La cittadina si chiamava Menfis ed era situata in una vallata verdeggiate e boscosa. Le case avevano erano tutte decorate come un festa, tetti spioventi e decorazioni luminose o dipinte attornavano i vari muri. Una cosa era comune, la lettera A capovolta. Una musica proveniva da una piazza e giunti in zona videro che alcuni uomini ballavano attorno ad un fuoco.


[Misa]
Nessuno si accorse della sua partenza, ormai aveva smarrito troppo tempo tra quelle mura e il pensiero che il suo negozio e i suoi amici fossero ancora vivi la turbava non poco. Così decise di prendere la strada verso Godbless sperando di impiegare meno tempo possibile e di non incontrare creature ultraterrene. Per evitare ciò si muoveva solo in posti bui o sicuri, mai all'aperto o alla luce solare. Il 3 giorno, mentre stava riposando, udì alcuni rumori provenire da davanti a lei ed una figura scura sfondare al suolo per poi sparire in esso.
 
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view post Posted on 10/10/2012, 19:44
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Deeta Darks

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Misa spalancò gli occhi, era ancora un po' assonnata e per un istante temette di aver sognato quell'ombra, quindi si rizzò sulle esile e lunghe gambe e avanzò qualche passo all'aperto, lasciando il pertugio in cui aveva trovato riparo.
Annusò l'aria, quasi come un segugio, timorosa di avvertire il tanfo di Demoni, fortunatamente fu smentita.
 
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Raven84
view post Posted on 11/10/2012, 13:49




Misa si avvicinò lentamente verso dove l'ombra era caduta. Essendo giorno, la luce solare l'aiutava nell'osservare la scena e la zona. Quella cosa era caduta probabilmente da un albero li vicino visto che si trovava in una zona pianeggiante, ed aveva creato nel terreno una buca profonda 1 metro circa con la sua forma; da essa dedusse che era umano. Una mano spuntò dalla buca e cercò sul terreno un appiglio per sollevarsi. Misa preparò subito se stessa in caso di attacco proteggendosi magicamente e tenendo le mani coperte dal mantello e sull'elsa dei pugnali.
La mano trovò la presa su una radice e grazie ad essa alzò il capo e poi il busto. La figura che ne uscì era quella di un ragazzo, a petto nudo, dai capelli sporchi di terra e argentei, la carnagione scura e degli strani tagli sulle braccia.
"Ahi.. non credevo fosse così pericoloso.. e doloroso." si disse tra sè non vedendo Misa che lo osservava curiosa e vigile.
 
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view post Posted on 11/10/2012, 19:40
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Deeta Darks

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"UHm... non sarà pericoloso?" domandò sporgendosi e fissandolo incerta.
Ci pensò su solo un attimo poi avanzò pronta a far ricorso alla magia in caso di pericolo.
 
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Raven84
view post Posted on 12/10/2012, 14:22




Facendo un passo di troppo, Misa attirò la sua attenzione che subito la guardò inpaurito.
"No no no. Non ho visto nulla. Non so nulla e non voglio nulla, vado subito via!"

Misa fu in parte sorpresa da questa sua reazione, ma allo stesso tempo la sua saggezza gli diceva di non fidarsi troppo. Fece quindi un altro passo iniziando ad avvolgersi di aura magica ed evocando una piccola sfera d'acqua nella sua mano.
"Chi sei?" gli chiese la maga "perchè sei caduto dal nulla e soprattutto vestiti"

Il ragazzo la guardò impaurito e con tono tremante rispose alle sue domande
"Io.. io sono Zule e vivo... vivo a Menfis. Sono... sono caduto... caduto da un albero. Perchè mi chiedete di vestirmi?! C'è un ballo?" dicendo queste ultime parole sui alzò in piedi dentro la buca rivelando l'intero corpo e mascolinità alla ragazza. Fu osservando la sua faccia arrossita e una strana sensazione al basso ventre che capì di essere senza nulla addosso. Subito si chinò cercando di coprirsi con la profondità del terreno.
"Che imbarazzo" pensò tra se.

Edited by Raven84 - 12/10/2012, 15:39
 
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view post Posted on 14/10/2012, 20:19
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"ossignore... ma tutti a me capitano?" pensò Misa sospirando e abbassando lo sguardo - non so chi tu sia, ma ripeto... vestiti! - fece sussurrando una breve frase e facendo comparire una lunga veste grigia, solitamente usata dai pellegrini, davanti a lui - Mi spiace,ma nei paraggi non ho trovato altro - precisò scusandosi per la semplicità degli abiti - dovrebbero essere della tua misura.
Il ragazzo parve incerto.
 
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Raven84
view post Posted on 15/10/2012, 13:23




Essendo comunque l'unica alternativa, prese la veste che gli aveva porto la magicante e se la infilò subito.
"E' terribile questo vestito, prude da matti e tira un vento qua sotto che..." pensò mentre se la sistemava. facendo buon viso a cattivo gioco ringraziò la ragazza e uscì dalla fossa.
"Vi ringrazio signorina, vi ringrazio enormemente per la vostra generosità. Come mai siete in questi boschi? Cercate.... cercate funghi? Io adoro i funghi, sia in umido che secchi. Li mangio anche a colazione con una tazza di.... di birra."
 
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view post Posted on 15/10/2012, 19:59
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Deeta Darks

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Ad esser sinceri Misa non si era impegnata nella sua vestizione, aveva cercato la prima cosa che aveva trovato a portata di mano per coprirlo. Siccome nemmeno a lei quella veste era gradita sospirò appena e si concentrò rivestendolo finalmente di abiti da viaggio caldi e comodi, sostituendo la consunta veste che ritornò al suo proprietario.
- No,non mi piacciono i funghi.. anzi, devo essere allergica - precisò un po' seccata - e se non ti spiace smettila di guardarmi con quell'espressione spiritata, sembra che hai trangungiato qualche pozione andata a male - protestò facendo un passo indietro e squadrandolo nuovamente, come a cercare qualche indizio sulla sua identità - da dove hai detto che vieni scusa?
 
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Raven84
view post Posted on 16/10/2012, 14:45




"Menfis, il paese del.... del lago, il lago Elvis. Strano che non lo sappiate, è l'unico posto dove riposare nel giro di centinaia di km. Nonchè la cittadina del famoso festival delle ombre. La festa dove le ombre prendono vita, e tutto può accadere" nel dire queste ultime parole il suo tono cambiò divenendo molto tetro e minacciatorio. Finito il concetto tornò come prima sereno e sorridente.

D'un tratto si udì un botto, come una fuoco artificiale o una piccola esplosione, tutti e due si guardarono attorno e videro del fumo grigio fuoriuscire in lontananza.
"E' iniziata la caccia..." commentò freddamente il ragazzo.

Edited by Raven84 - 16/10/2012, 16:46
 
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view post Posted on 17/10/2012, 21:19
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Misa si voltò cercando come di scorgere qualcosa verso il luogo da cui il botto proveniva,
 
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Raven84
view post Posted on 19/10/2012, 15:22




Vide alcuni viventi muoversi in lontananza, ruggiti di cani anomali e dei fuochi. Aveva assistito una volta ad una caccia ma non era di certo così. Questo la intimorì molto trovandola spiazzata sul da farsi. Nascondersi da quelle persone sospette lasciando il ragazzo solo (o portandoselo con se), andare loro incontro o comunque aspettarle, oppure...

"Andiamo, vieni!" gli disse il ragazzo che già si era allontanato di qualche metro da lei in direzione opposta.

Edited by Raven84 - 22/10/2012, 14:25
 
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view post Posted on 19/10/2012, 18:51
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Deeta Darks

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Restò solo un attimo incerta poi seguì il ragazzo quasi certa che sapesse quello che stava facendo.
"Ma che mi piglia?" pensò tra sè "come mai mi fido di questo ragazzino piovuto dal cielo?"
 
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Raven84
view post Posted on 22/10/2012, 13:36




I due corsero tra gli alberi e i cespigni in modo da non farsi troppo notare. I loro inseguitori non avevano fretta ed infatti li distanziarono in pochissimo tempo. percorsi diversi metri il ragazzo si infilò in una grotta. Misa continò a seguirlo e presto si ritrovò in un ambiente buio, umido e afoso. Il ragazzo non era più visibile ma sentiva che era poco distante da lei. Volle comunque dire una parola ma le fu tappata la bocca da una mano ed un corpo le si posizionò alle spalle stringendola con il braccio opposto.
"Shhh silenzio!" disse la voce di quella presenza che non sembrava affatto quella del ragazzo.
Di li a poco, sbucarono due cani che guardarono nella grotta coi loro occhi lucenti e poco dopo giunsero anche i loro padroni.
Dall'aspetto umano e vestiti molto poco, essi parlavano una lingua inusuale per degli umani, il latino.
 
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