La bottega del Vivaio, Maghi del fuoco Misa

Questa bottega del vivaio non è altro che una serra. Si colloca ai margini della nuova Wellgod, nella sua zona sud.
Qui ci si può recare chiunque per ammirare piante e fiori, per ottenere consigli, o dare libero sfogo al proprio pollice verde. La bottega è gestita da 2 uomini dagli atteggiamenti un po femminili ma molto competenti in materia di affari e natura.

Edited by Raven84 - 4/11/2011, 15:52

Un uomo calvo e coi baffi le si fece incontro scostando un arbusto. Indossava una strana maglia verde con i pantaloni combinati anche se di colore leggermente più scuro; sui vestiti erano evidenti segni di sporco e terriccio.

"Oh felice di vederla signora! Spero che le sia piaciuta la nostra mostra di Fusti e Arbusti! E' intenzionata a privarci di qualche elemento o sta puntando quel misero fiore?"

"Oh il sacro fuoco..." ridette tutto contento quasi saltellando sulle punte "Chi te lo ha dato?!"
L'uomo sembrava molto eccitato alla vista di quel foglio ma non disse nulla di utile sul momento, anzi raccontò una breve storia su cosa indicasse e dove lo aveva visto tatuato...

"Devi sapere che quel simbolo indica una terra a noi molto vicina, una terra dove regna il fuoco... o almeno così dicono" aggiunse pensosamente "devi sapere che era.....

... mai mi sarei immaginato di vedere questo marchio su quelle curve, un vero uomo era a portarlo così."

mentre ultimava la storia alle tue spalle venne un bambino moro, molto curato e dai vestiti luccicanti. A giudicare dall'aspetto che gli diedi velocemente avrà avuto sui 5 o 6 anni.
La sua voce fece intuire il suo rango.
"Buongionro avvenente madamigella, buongiorno splendido mercante, vi chiedo scusa per l'interruzione ma affari urgenti mi hanno portato al vostro cospetto. Desidero iscrivermi alla selezione di magia"

L'uomo rimase muto mentre Misa proferiva quelle parole. Il bambino le ascoltò e mentre ancora ultimava la parola il suo volto si fece molto scuro ed una forte impatto sbalzò la giovane a mezzaria per poi cadere di schiena su un arbusto.

L'uomo rimase sorpreso da quella cosa, tanto che rimase per parecchi secondi con la bocca ad O terrorizzato per i danni alle piante e della potenza del bambino.
"Ohh le mie piantiiine!!!!!" disse appena ripresosi e correndo verso Misa.

Il bambino non disse nulla e si limitò a guardare la scena prendendo una espressione più serena.

Il vivaista non ascoltò nemmeno le sue parole. Aveva già preso in mano alcuni arnesi ed era propenso a raccogliere la terra sparsa e raddrizzare le piante piegate, il tutto con le lacrime negli occhi ed un sottile filo di voce triste.
Il bambino guardò la donna e puntando il dito verso di lei la avvisò:
"Ragazza, non permetto che mi si tratti come un infante. Vi ho dimostrato che posso competere con voi quindi non provate a fare scherzi! Lasciatemi iscrivere e vi lascerò tutto il tempo per parlare di fiori e radici col vostro amico effemminato."

"Oh grazie signorina, molto gentile" gli disse l'uomo mentre lo aiutava ".. sa, queste piante vengono dal nord, sono piante motlo particolari che contengono un materiale utile per lenire il dolore" e li prese a raccontare una storia di piante e colori.
Il bambino non reagì, anzi restò con la stessa espressione che aveva prima.

Sentendo tutto quel trambusto un altro uomo entrò dalla porta urlando. L'aspetto era molto simile a quello del suo collega, se non per i baffi ben curati e la testa calva.
"Per Dio! Cos'è tutto questo baccano!? Chi è che vuole mandarci in malora!?"
Il tono era molto più maschio ma le movenze tradivano l'impressione. Il bambino si girò verso di lui sorridente e gli domandò dell'evento. L'uomo non si curò da subito di lui ma poi sentendosi chiamare pose gli occhi sui suoi capelli e subito si inginocchiò toccandoglieli
"Ohhh ma che splendore! ma come fai ad averli così lisci e profumati?! Vorrei avere anche io la tua fortuna"
Il bambino parecchio imbarazzato rispose cortesemente "Non lo so, ci pensa la nostra serva a curarmeli. Vorrei avere una risposta alla mai domanda però... magari dopo gli dico di darvi una ripassatina anche a voi"
"Magaaaari! mi piacerebbe tantissimo!!!! Vero Caaro?!" rivolgendosi al compagno
Il compagno non era molto attento ma rispose con un gelido si si.

Mentre continuava a toccare i capelli del bambino, il venditore fu fulminato da una espressione della vittima e subito ritrasse la mano dando voce alle parole.
"Mi spiace, ma io non ne so nulla di questa cosa. E tu Alford?"
L'altro uomo rispose, questa volta attentamente "No nemmeno io Palon caro. Forse devono andare da quel tizio che è venuto stamattina..."
"Ma chi il comprafiori?!"
Da li si prolungò con un racconto di un umano che aveva voluto guardare tutte le spece che coltivavano e poi se ne era uscito con un mazzo di fiori di campo. Ciò che comunque si capì è che non sapevano chi fosse e che non avevano veramente idea di cosa fosse tale selezione.

"Ok, grazie per l'informazione signori" detto questo il bambino uscì sorridendo e chiudendo la porta.

Misa percorse diversi metri finchè non tornò a vedere la serra. Forse si era persa, non era la prima volta che assorta nei suoi pensieri sbagliava strada; quando questa cosa si ripetè per 4 volte ad ella venì subito il dubbio che qualcosa non andava anche perchè non vi erano bivi ma solo un lungo e ampio sentiero che rientrava nelle mura. Decise così di prestare attenzione ai suoi passi ma non notò nulla di anomalo ritrovandosi dopo poco a rivedere l'edificio dei due vivaisti.