Heroes of Our Time

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Big_drsch86
view post Posted on 15/3/2009, 22:05




PROLOGO

La sera era ormai scesa da un pezzo e un vento gelido sferzava le vie deserte del piccolo paese di montagna. Una figura solitaria camminava a passo spedito risalendo la strada principale, scarsamente illuminata dai lampioni. Era avvolta in un pesante cappotto, col bavero tirato su per proteggersi dall'aria gelida, per cui era impossibile distinguerne il volto.
Giunse infine davanti al cancello di una casa: una struttura imponente e anche piuttosto inquietante, circondata da un giardino e da alti alberi . Suonò il campanello, dopodiché gli fu aperto e percorse in fretta il lungo viale alberato. Finalmente il portone si aprì e il tizio si fiondò all'interno.
L'uomo appese velocemente il cappotto ad un attaccapanni, era all'incirca sulla trentina, con capelli biondi molto corti ed occhi celesti. Salì rapido e si diresse con passo sicuro in un piccolo studio situato al piano superiore. Dentro vi erano due uomini: un vecchio militare, sulla sessantina, capelli e baffi grigi curatissimi, in uniforme; l'altro era un uomo estremamente alto, circa 2 metri, con un viso ed un'espressione enigmatici, vestito completamente di nero. Il vecchio militare si rivolse all'uomo appena entrato: "Ben arrivato, la stavo aspettando... ci è riuscito infine?" "Si" rispose quello "sono assolutamente sicuro che il discendente di Sigfrido sia lui" Il militare sorrise e si rivolse all'altro "Visto signor Abigail, l'abbiamo trovato". Abigail rimase inespressivo come al suo solito "La questione non è tanto trovarlo, signor colonnello... bisogna neutralizzarlo senza ridestare i suoi poteri, non credo sareste in grado di eliminare un Drago della Luce" Il colonnello smise di sorridere "Lei ci sottovaluta, in fondo ha solo una traccia di sangue draconico" "E' questo il problema" rispose sempre inespressivo Abigail "lei lo considera sullo stesso piano di un umano... ma le garantisco che se i suoi poteri dovessero risvegliarsi non basteranno le bombe atomiche a fermarlo... ora voglia scusarmi ma ho un impegno inderogabile" e detto questo uscì dalla stanza.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 21/3/2009, 20:41




La pioggia scrosciava incessante contro i vetri delle finestre, mentre un forte vento ululava senza sosta ed i lampi ed i tuoni balenavano continuamente nella notte, mettendo in evidenza i palazzi della città. Una figura si avvicinò alle finestre di uno di questi palazzi, osservando la tempesta che infuriava fuori. Era alto e molto robusto, con barba e capelli incolti. Il colore verde degli occhi ed il colore fulvo di barba e capelli gli davano un aspetto insolito. Guardò fuori dalle finestre e sospirò tra se e se “Che serataccia... meglio starsene chiusi in casa” e detto questo si buttò sul divano ed accese la tv. Improvvisamente il campanello suonò... “chi potrà mai essere, a quest'ora e con questo tempo” pensò il giovane andando ad aprire. Per sicurezza portò la pistola, non si poteva mai sapere. Aperta la porta si trovò davanti uno strano vecchio, con una lunghissima barba bianca, una strana tunica grigia, ed un cappellaccio a falda larga che gli copriva gli occhi. “Buonasera, è lei il signor Johnsson?”. Il ragazzo gli puntò contro la pistola “Si, sono io... ma lei che vuole da me” Il vecchio non si scompose “Andreas F. Johnsson?” “Si, Andreas F. Johnsson, Ingegnere Aerospaziale al servizio della ditta Johnsson SpA... ora si può sapere chi è lei e che diavolo vuole da me?” Il vecchio si guardò attorno furtivo “ora non c'è tempo, presto mi segua... lei è in pericolo di vita, per fortuna sono arrivato prima io” Il ragazzo gli mise la pistola sotto il naso “Si può sapere che diavolo sta dicendo? Lei dev'essere completamente pazzo, se ne vada o chiamo la polizia” “La polizia stavolta non può aiutarla” rispose noncurante il vecchio “non riusciranno a fermare ciò che sta venendo per ucciderla” “Se lei pensa che io possa solo credere a...” ma improvvisamente il ragazzo fu scaraventato a terra da una violenta esplosione. Si rialzò sgomento, nel frattempo il vecchio si era frapposto tra lui e la porta dell'appartamento “Va presto” gli intimò “qua ci penso io! Raggiungi l'aereoporto, la troverai chi ti spiegherà.”
 
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Big_drsch86
view post Posted on 6/4/2009, 20:44




La macchina correva veloce sulle strade sferzate dalla pioggia. Andreas era ancora scosso per quanto accaduto pochi minuti prima, e non capiva come mai stesse dando retta a quello strano vecchio, dirigendosi a tutta birra verso l'aereoporto. In pochi minuti attraversò l'intera città di New York e scese, correndo verso l'ingresso dell'aereoporto per bagnarsi il meno possibile.
Non appena fu entrato tutti si voltarono verso di lui... un fulmine illuminò la notte quasi a voler enfatizzare il suo ingresso nell'edificio... un attimo di silenzio, poi subito un uomo vestito di un pesante pastrano grigio si avvicinò a lui e lo afferrò per il braccio. “Presto, con me!” gli intimò rudemente “Ehi aspetta... nessuno mi ha ancora spiegato...” protestò Andreas. “Sei in pericolo di vita, ci imbarcheremo sull'aereo e li ti spiegheremo tutto” rispose l'altro senza degnarlo di uno sguardo “Ma, non ho avuto tempo di fare I bagagli e...” L'altro lo interruppe “Non credo sia rimasto molto del tuo appartamento, purtroppo... è un miracolo che tu sia vivo fidati”. Sbrigarono in fretta e furia le pratiche per l'imbarco, ma prima di imbarcarsi Andreas ebbe un pensiero “Aspetta, e il vecchio che mi ha salvato?” L'altro continuò come se nulla fosse “Quello? Ah non ti preoccupare... è uno strano vecchio che appare all'improvviso ad aiutarci quando ce n'è bisogno... non sappiamo chi sia ma è dalla nostra, si direbbe...” “Speriamo...” fece Andreas salendo finalmente sull'aereo.

***

La luna si alzava alta nel cielo. Nonostante fosse notte avanzata le luci della città di Milano non accennavano ancora a spegnersi, e il brulicare di vita non accennava a scemare. Una Lamborghini si fermò davanti ad uno dei locali più esclusivi della città e ne scesero un ragazzo e una ragazza. Lui era alto e slanciato, fisico asciutto e ben delineato, capelli biondi lunghi fino a metà del collo, occhi verdissimi, pelle abbronzata, jeans e maglietta attillati. Lei aveva capelli neri lunghi fino a metà schiena, occhi celesti. Indossava un vestitino attillato e dei sandali con tacchi a spillo neri, il tutto decisamente poco coprente per quella stagione.
Si affrettarono ad entrare nel locale, ed una volta dentro si diressero subito verso la pista da ballo... tuttavia la ragazza si fermò e si voltò di scatto, certa di aver visto... non sapeva cosa, ma qualcosa c'era. Il ragazzo se ne accorse “Sara, tutto ok?” lei si riscosse “Si, è solo... qualcosa ha catturato la mia attenzione, non so cosa fosse...” Lui la guardò dubbioso... “ma che ti prende?” e lei “niente, andiamo a ballare...” ma trascorsero si e no due minuti che lei si fermò di scatto, voltandosi... il sibilo di un serpente, acuto e terribile... l'aveva sentito ne era certa, eppure... “Tesoro tutto bene?” le chiese nuovamente il suo compagno... lei si gettò tra le sue braccia terrorizzata “Mio Dio Roberto, un serpente! L'ho sentito sibilare giuro!!!” lui la guardò sempre più perplesso “ma ti sei calata di acidi o cosa?” lei lo fissò disorientata “senti, credo di non sentirmi bene, riaccompagnami a... ODDIO!!!!!!!!”. Sara vide il suo ragazzo e tutte le persone attorno a se disfarsi in un nugolo di ragni che immediatamente l'assalirono. Gridò con tutto il fiato che aveva in corpo mentre si dimenava a terra cercando invano di liberarsi da quella terribile orda.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 11/4/2009, 13:05




Una mano improvvisamente la ghermì con una stretta d'acciaio sollevandola dall'ammasso brulicante... la stava trascinando al di fuori della pista ghermita di gente... ma allora quello che aveva visto... un'allucinazione, ma quali erano le cause...?
“Tutto bene signorina?”... La voce la riscosse, si voltò e vide uno strano vecchio con la barba lunga e grigia, coperto da un mantello grigio segnato dalle intemperie ed un cappellaccio a falda larga. “Si... si, grazie” rispose Sara ancora confusa “ma lei chi...?” tuttavia il vecchio la interruppe impedendole di fare la sua domanda “Un amico, e questo per ora ti basti! Eri caduta vittima di un maleficio... la tua vita è in pericolo” le porse un ciondolo “Questo per ora ti proteggerà, ma non per molto temo... se vuoi salva la vita a mezzogiorno fatti trovare alla Malpensa.” Sara prese il ciondolo, era un semplice laccio di cuoio in fondo al quale era legato uno strano monile, sembrava quasi una zanna di un qualche animale. Nel frattempo giunse di corsa Roberto “Sara! Dove ti eri cacciata?” le domandò con evidente apprensione “Io... ho avuto un'allucinazione tremenda e se non fosse per questo signore...” “Quale signore scusa? Non vedo nessuno...” Sara si voltò, il vecchio era sparito... completamente dileguato nel nulla... “era qui, lo giuro... mi ha dato questo...” e mostrò il monile “dice che serve a proteggermi da qualcosa... e che se voglio salvarmi dovrò andare domani a mezzogiorno alla Malpensa” Lui la guardò storto “Sarà meglio che ti porti a casa”... lei annuì, si rendeva conto che era tutto così assurdo... tuttavia nell'uscire dal locale l'occhio le cadde su una strana figura: alto e slanciato, indossava un lungo cappotto nero, aveva il naso aquilino, capelli lunghissimi e neri, pizzetto ben curato... doveva starla osservando per forza in quanto appena lei lo vide le accennò un inchino... gli occhi balenarono per un istante di un riflesso rosso, e a quel punto Sara istintivamente indossò il monile, stringendolo nella mano destra.

***

Abigail entrò nella stanza d'albergo che aveva prenotato. Non era molto contento di essersi dovuto scomodare di persona, ma d'altronde i suoi colleghi avevano delegato lui, in quanto ritenevano il colonnello e la sua combriccola un branco di incapaci e l'incarico stavolta sembrava importante. Sentì bussare alla porta ed aprì. Si vide comparire davanti l'individuo scorto da Sara in discoteca. “Bene, evitiamo convenevoli o quant'altro” esordì subito Abigail “lei dice di avere qualcosa che a me e ai miei soci può interessare molto, ne è sicuro?” “Assolutamente” rispose l'altro... Abigail continuò a fissarlo con aria apparentemente inespressiva “Stia attento” riprese “se è una perdita di tempo avrà di che pentirsene” l'altro non si scompose minimamente “Non si preoccupi, ma prima sarebbe educato presentarsi no?” “Certamente, mi chiami pure Abigail... lei invece?”... l'individuo sogghignò, poi con un inchino teatrale si presentò “Il mio nome è...Aleister Crowley III”
 
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Big_drsch86
view post Posted on 14/4/2009, 13:25




CAPITOLO 2. MR. CROWLEY

Abigail sussultò al sentire quel nome “Crowley... ma allora voi...” “Esattamente” rispose l'altro “mio nonno era il famoso Aleister Crowley, esperto di occulto e di magia. Io ho... continuato la tradizione di famiglia, diciamo...”. Continuava a fissare Abigail con sguardo divertito e ghigno beffardo “So delle vostre ricerche, e del fatto che voi abbiate scoperto l'ultimo discendente di Sigfrido, l'ultimo dei Draghi della Luce, ma fino ad ora non siete riusciti ad eliminarlo... quello che non sapete è che c'è un'altra stirpe draconica nascosta tra gli umani: questa notte stavo per eliminare l'ultima discendente di Arthur Pendragon” Abigail scattò sorpreso “credevo che si fossero estinti secoli fa” “E invece no” proseguì l'altro “esistono quindi due linee di sangue risalenti ai Draghi della Luce: la prima fa risalire le sue origini al mitico Sigfrido, la seconda, più recente, a Re Arthur Pendragon... gli imperatori di Germania pare discendessero dalla prima, ma la linea di sangue si disperse... la seconda pareva si fosse estinta con la rivoluzione di Cromwell, ma ho scoperto che così non era, e mi sono messo sulle tracce degli ultimi discendenti... pare che si rifugiarono in Italia e che l'ultima di loro sia la ragazza che ho cercato di eliminare stasera... purtroppo qualcosa è andato storto, ma non riesco ancora a capire cosa.” Abigail prese a passeggiare nervosamente per la stanza “Dobbiamo fermarli prima che il loro potere si risvegli... secondo la leggenda un Drago della Luce non può essere fermato con mezzi mortali, ne scientifici ne magici... sa cosa significa questo, vero?” “Certamente, che se dovessero risvegliarsi la nostra magia non avrebbe più effetto su di loro, tuttavia...” Abigail lo guardò incuriosito “Tuttavia???” l'altro sorrise malignamente e proseguì “...tuttavia negli appunti di mio nonno ho visto menzionato un incantesimo estremamente potente: se riuscissimo ad utilizzarlo evocheremo una forza che nemmeno un Drago potrà fermare...” “Cosa di preciso?” Crowley sorrise: “Sto parlando... del temibile Mephistofele”
 
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Big_drsch86
view post Posted on 26/6/2010, 16:39




Abigail scattò in piedi sentendo quel nome "State scherzando, vero?" "Assolutamente no!" proseguì l'altro "si tratta proprio di quel Mephistofele, quello che ingannò il Dottor Faust. E' un Devil di livello molto alto, probabilmente un Principe degli Inferi, e penso di aver scoperto il modo di evocarlo. Tuttavia mi servirà un po' di aiuto, che ne dite?" Abigail si mise a camminare su e giù, nervosamente "Senta" disse infine "non è una decisione da prendere a cuore leggero, ne devo parlare con i miei colleghi" Crowley non si scompose "Come volete, spero solo che il tempo non ci manchi. Ad ogni modo non temete, sarà tutto sotto controllo" concluse sorridendo "Lo spero" fece Abigail uscendo dalla porta.

***

La stanza era semibuia, e dietro la scrivania stava un uomo, vestito di un'uniforme militare. Dai gradi pareva essere un generale, nonostante l'aspetto piuttosto giovane. Era alto e prestante, un perfetto soldato se non fosse stato per i capelli biondi lunghi fino alle spalle, che per qualche oscuro motivo gli erano concessi nonostante i gradi. Sulla scrivania un cartello che lo identificava come Generale Raphael Travers.
Improvvisamente entrò una ragazza tutta agitata, anch'essa in uniforme "Generale Travers! E' stato identificato un oggetto sconosciuto sopra i cieli di New York, che pare abbia aperto il fuoco contro un palazzo e poi si sia dileguato." "Va bene signorina, lasci pure qui il rapporto. Me ne occuperò immediatamente. Intanto fate uscire una squadra di caccia per una ricognizione." La donna lasciò il fascicolo e si ritirò. Il generale lo raccolse e iniziò a leggerlo, quando una voce dietro di lui parlò "Per quanto tempo ancora pensi di continuare questa farsa?"

Edited by misa1812 - 27/6/2010, 10:57
 
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Big_drsch86
view post Posted on 27/6/2010, 13:15




Raphael non si scompose, e senza voltarsi rispose calmo al suo invisibile interlocutore “Fino a quando lo riterrò necessario, Uriel”. Dietro di lui si materializzò quindi una figura ammantata di luce. Si vedeva solo l'ombra della sua sagoma, un uomo con tre paia di ali. “Credi davvero di poter trovare qualcosa di buono in queste creature inferiori? In più di cinquemila anni non hanno fatto altro che guerre e disastri.” “Vero” rispose Raphael calmo “ma siccome dicono che faccia più rumore un albero che cade di una foresta che cresce preferisco valutare la situazione di persona, e poi decidere cosa fare di queste creature.” “L'ordine di sterminio partirà a momenti, lo sai” “Non è vero” “Lo è, e tu lo sai” “Non è detto, ne ho parlato personalmente con Dio, e dice che se troverò dei giusti a questo mondo non darà l'ordine di attacco.” La sagoma di Uriel parve sorridere “L'ho già sentita questa storia, e poi dove li cerchi, tra dei soldati? Tra degli assassini di professione?” Tuttavia Raphael sorrise a sua volta “Chi lo sa, magari è dove meno te lo aspetti. Oppure semplicemente ho tenuto conto di qualche fattore in più di quanto hai fatto te.” “La vedremo Raphael” “Senz'altro Uriel”. La sagoma iniziò a svanire “Ah, un'ultima cosa, già che ci siamo” riprese Raphael “non azzardarti a cercare di eliminare il discendente di Sigfrido senza che prima io abbia chiarito il suo ruolo.” Uriel si fermò “Ora che non c'è Michael sono io il comandante delle forze del cielo, quindi sono io che do ordini, non tu.” “Già, ma ti ricordo che sono l'unico con il quale Dio comunica ancora con regolarità. Questo perché sono il più anziano tra noi.” Uriel parve fremere “Il più anziano e anche il più forte, ti ricordo” proseguì Raphael “quindi per favore, fai come ti ho detto, altrimenti dovrai vedertela con me.” Uriel scomparve, senza aggiungere altro a quella discussione.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 3/7/2010, 11:00




L'aereo decollò da New York nonostante la tempesta che infuriava. Andreas guardò preoccupato fuori dal finestrino, osservando gli scrosci d'acqua che si scagliavano furiosi sull'aereo, formando mille disegni diversi. Finalmente attraversarono le nubi e volarono al di sopra della tempesta. Quando le cose si furono calmate, Andreas si voltò a guardare le persone che l'avevano portato via di fretta e furia dalla sua città. Oltre all'omone che l'aveva praticamente cacciato a forza su quell'aereo c'erano uno strano signore sulla quarantina che sembrava quasi vestito da prestigiatore, con cilindro e smoking neri, rosa all'occhiello e bastone da passeggio, e una ragazza, giovane e bella, con chiare ascendenze da parte degli Indios sudamericani, che indossava un camice bianco “Ok, penso che mi dobbiate almeno qualche spiegazione” “Si” fece il tipo vestito da prestigiatore “direi proprio di si. Cominciamo da stasera: qualcuno che purtroppo noi conosciamo bene ha cercato di farti fuori. Si tratta dei capi di un'associazione segreta, nota come Europea, i quali pare abbiano fatto studi avanzati sull'anima e l'energia spirituale, ottenendo risultati consistenti. Purtroppo si tratta di persone malvagie e senza scrupoli, che useranno i risultati ottenuti per costruire armi, e faranno anche cose peggiori.” “Va bene” rispose Andreas “ma che c'entro io con tutto questo?” “Adesso ci arrivo” continuò il tipo “il fatto è che tu discendi dal leggendario eroe Sigfrido. Quindi sei un Drago della Luce, anche se i tuoi poteri non si sono ancora manifestati.” “Eh? Si può sapere cos'è questa storia? È assurdo... eppoi mi pare di ricordare che Sigfrido il drago l'avesse ucciso.” rispose Andreas incredulo “Già è vero, uccise Fafnir” proseguì l'altro “ma proprio perché era un essere a lui superiore. I Draghi non possono essere uccisi ne con armi ne con magie umane. Tuttavia Sigfrido, anche se appariva umano, era un Drago della Luce, una delle principali stirpi di quelli che sono noti come Elder Dragons. Si tratta di creature estremamente potenti, in grado di fronteggiare persino un Angelo di quelli di classe più elevata.” “No aspetta” fece Andreas “dovrei credere a tutte ste storie di draghi, angeli, magie eccetera? Mi sembra un tantino assurdo” “Libero di non farlo” rispose questa volta la ragazza “ma per quanto tu possa non crederci, queste cose sono reali. Alcuni scienziati hanno scoperto l'esistenza dell'anima e stanno ora lavorando sull'energia spirituale. All'inizio ero scettica anche io, ma poi ho potuto constatare che il loro lavoro era serio, e le applicazioni funzionavano. Mi sono quindi documentata, e ho trovato antichi testi che trattavano di magia. Alcuni erano basati su concetti simili a quelli esaminati dagli scienziati che ti ho detto, e allora li abbiamo provati. Funzionano.” si alzò e si versò una tazza di caffè “per quello che riguarda te, ho scoperto anche testi che trattavano dei Draghi della Luce. Pare siano i guardiani di questa dimensione, e anche se la loro forza spirituale è paragonabile solamente a quella di un Cherubino, che ti posso assicurare non è poco, pare che abbiano capacità particolari in grado di arrestare anche un Serafino o un Re dei Demoni. Per questo entrambe queste forze cercheranno di eliminarti.” “E gli scienziati perché dovrebbero?” chiese Andreas “Basicamente temono il tuo potere” rispose lei “quando ti risveglieremo acquisirai una capacità magica che nessun uomo potrà mai immaginare. Pare che un Drago della Luce sia in grado di dominare alla perfezione la materia e l'energia, questo significa che potenzialmente non vi è modo per difendersi da un suo attacco. Questo significa che qualsiasi superarma possano approntare, tu la potrai distruggere, e questo a loro non sta bene.” “Capisco” fece alla fine Andreas “bene, direi che a questo punto ci sono dentro fino al collo, volente o nolente...” “Esatto” rispose la ragazza “quindi accetti di aiutarci?” “Non vedo alternative” rispose Andreas “farò tutto il possibile” “Benissimo” rispose lei “ora è tempo di fare la prossima mossa.” Si rivolse al pilota ed esclamò “DESTINAZIONE MALPENSA!”
 
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Big_drsch86
view post Posted on 11/8/2010, 11:48




Sara scese dal taxi assieme al suo ragazzo: erano le 11 e 50, doveva farsi trovare li all'aeroporto tra dieci minuti esatti, ma non sapeva chi avrebbe dovuto vedere o dove sarebbe dovuta andare. Strinse ancora una volta il monile che le aveva dato il misterioso vecchio e si avviò verso l'aeroporto. Entrò e si guardò intorno, c'era veramente una grandissima folla, ma la sua attenzione fu catturata subito da una ragazza, giovane e bella, con capelli scuri e carnagione piuttosto abbronzata. Anche lei parve notare Sara, ma fece finta di niente e riprese a passeggiare. Sara guardò l'ora: 11 e 58, ancora due minuti... ma proprio mentre era persa nei suoi pensieri ecco che vide l'uomo che l'aveva perseguitata la sera prima in discoteca. Anche lui la vide: i suoi occhi si illuminarono di rosso ed iniziò ad emanare un'aura magica decisamente sinistra. Iniziò ad incedere a grandi passi verso di lei, ed estrasse uno stranissimo pugnale, che pareva essere fatto di una sostanza rossa simile ad osso, e tuttavia pareva... muoversi. Sara urlò e si lanciò correndo in avanti, seminando lo scompiglio all'interno dell'aeroporto, quindi il tizio ripose il pugnale e decise di passare ad un attacco a distanza. Si concentrò evocando il proprio potere magico, ma prima che potesse fare qualcosa fu centrato da un pungo in faccia: Roberto, il fidanzato di Sara, si era accorto che lui ce l'aveva con lei e stava cercando di proteggerla. Crowley cadde, poi rise beffardo, mentre i segni dei danni lasciati dal pugno svanivano a causa della rigenerazione accelerata magicamente. “Maledetto!” urlò lui “lascia stare la mia ragazza, è chiaro?” L'altro si rialzò in modo innaturale, drizzandosi direttamente da sdraiato a in piedi, come se si sollevasse per magia “Levati dai piedi, insetto!” sentenziò Crowley, ma ricevette solo un altro pugno in faccia “Ti faccio vedere io chi è l'insetto!” esclamò Roberto. Crowley incassò anche questo senza problemi, e lo guardò divertito “Oh no, te lo farò vedere io...” dopodiché iniziò a recitare una formula magica “Forze dell'oscurità, invoco tramite voi l'oscura presenza del Re degli Inferi! Salite ora dalle profondità più remote dell'Abisso! Permettete al vostro servo di schiacciare coloro che a lui si oppongono!” Un ondata di energia oscura calò quindi su Roberto, che ne fu completamente avvolto, poi iniziò a collassare su se stessa fino a diventare poco più di un puntino. Quando sparì non era rimasta altro che una piccola mosca, che volò subito contro Crowley, il quale se ne liberò con un rapido gesto di mano. Sara urlò con tutta la forza che aveva in corpo, Crowley si diresse verso di lei, ma prima che potesse fare qualcosa la ragazza mora con la carnagione abbronzata si mise in mezzo. “Vuoi fare la stessa fine di quello stupido anche tu?” fece Crowley divertito. La ragazza rise “Quelli sono trucchetti da salotto, con me non attaccano... con me non attacca nulla che tu possa fare” e in men che non si dica due ali candide spuntarono dalla sua schiena.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 12/8/2010, 12:33




Crowley si fermò di scatto: di tutte le cose quella era senz'altro la più inaspettata. “Un Angelo...” sussurrò a denti stretti. “Esattamente” gli fece lei strizzandogli l'occhio, poi vedendone la faccia sorpresa gli spiegò “riesco a leggere i tuoi pensieri e a percepire le tue emozioni... hai paura e a ragione, sei un uomo cattivo che si è alleato coi Demoni, e per questo morirai.” Lui cercò di reagire “Adesso ti sistemo per bene” esclamò col volto contratto di rabbia e paura, ed iniziò a formulare il suo incantesimo “Thkiss Razoww Megamegade. SODOM! Visione d'Inferno Tagliente” le lame invisibili si abbatterono sulla ragazza, ma cozzarono contro una specie di scudo a pochi centimetri da lei “Patetico” sussurrò, dopodiché fece un gesto casuale della mano sussurrando “SHINING SPARK” una piccola sfera di luce, simile a una lucciola partì dalle sue dita e prese velocità, dirigendosi su Crowley. Lui si buttò a lato per cercare di schivarla, ma questa esplose e il colpo lo scalzò via di diverse decine di metri. L'angelo si voltò verso Sara, che prese ad avvicinarsi dicendole “Grazie... oh grazie..”, ma l'angelo distolse lo sguardo e tese verso di lei la mano destra “Sono spiacente, ma devo eliminare anche te” le disse, dopodiché un fascio di luce partì dalla mano e volò verso Sara...
 
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Big_drsch86
view post Posted on 13/8/2010, 12:41




Sara istintivamente portò un braccio davanti al volto per ripararsi, anche se sentiva che non sarebbe servito a molto... tuttavia si accorse poco dopo che il colpo dell'angelo non l'aveva raggiunta. Tra loro si era frapposto il misterioso vecchio che l'aveva salvata la sera prima, che bloccava il raggio col palmo della mano. “Corri verso le piste di volo” le ordinò “qua ci penso io!” e la ragazza non se lo fece ripetere due volte. L'angelo la seguì con gli occhi, ma il vecchio la richiamò subito “Prima dovrai affrontare me, Amrael!” lei si girò a fissarlo “Bene, vedo che ti ricordi di me... Odino” lui sorrise “Come scordarsi della sorella di colui che mi ha imprigionato in un sottospazio astrale per circa mille anni...” e si tolse il cappello. Gli mancava un occhio, ma l'altro era di un celeste paragonabile solo al cielo più limpido. Intorno a lui iniziò a vibrare una forza veramente eccezionale “Desisti Amrael, contro di me non hai speranze!” “Lo so!” gli disse lei “il tuo potere è superiore al mio... a metà strada tra gli angeli di terza e seconda classe mi pare... ma per tua sfortuna io sono semplicemente in ricognizione...” Odino cambiò immediatamente espressione, facendosi molto più preoccupato “Cosa? Vuol dire che c'è anche...” “Si” rispose una voce alle sue spalle “ci sono anch'io, e questa volta ti eliminerò per sempre!” e alle sue spalle comparve la figura di Uriel.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 14/8/2010, 14:21




Odino si voltò verso il nuovo arrivato “Bene, suppongo che dovrò tentare di fermarti” al che Uriel gli sorrise beffardo “Tu? Fermare me? Credo che farai un po' fatica...” dopodiché estrasse Gungugnir e gliela mostrò “ti ricordo che tra le altre cose ti ho sottratto questa lancia mille anni fa” Odino lo fissò duro e gli rispose “Sono pur sempre il mago più potente tra tutti gli Dei Antichi, ti consiglio di non sottovalutarmi!” ma Uriel sorrise beffardo “Ti sistemo in pochi secondi” dopodiché partì esclamando “HOLY LIGHT! Impulso Sacro di Luce!” e scagliò un dardo di luce contro Odino. Questa raggiunse il bersaglio rapidamente ed esplose, facendo saltare in aria l'intero edificio.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 15/8/2010, 17:00




Sara era appena uscita verso le piste di volo quando l'edificio alle sue spalle esplose all'improvviso. Si gettò a terra per evitare di essere travolta dall'urto dell'esplosione. Dietro di lei eruppe un abbagliante fascio di luce abbagliante, che salì dritto fino in cielo. La ragazza si rialzò ed iniziò a correre più veloce che poteva. Purtroppo le scarpe coi tacchi la rallentavano, e allora decise di toglierle, ma nel momento in cui si fermò Uriel sbucò fuori dalla colonna di luce, e le spedì contro un fulmine di energia sacra. Tuttavia Odino apparve tra i due e riuscì a deviarlo. Uriel lo guardò sprezzante “E così hai evitato l'attacco con un teletrasporto... e dire che non ci ho messo nemmeno un centesimo della potenza che andrebbe usata...” Odino strinse i denti “Meglio non rischiare...” poi si concentrò e partì con il suo incantesimo “VENGENDO! Onda d'Urto della Folgore Celeste!” l'onda di plasma si schiantò con violenza su Uriel, che però fu protetto dal suo scudo senza riportare alcun danno. “Patetico... ora ti sistemo a dovere...” fece scattando in avanti, poi esclamò “VARENTIN! Raggio Distruttivo delle Pulsazioni del Drago Sacro!” ed il raggio travolse Odino, incendiandolo. Nel frattempo Sara era corsa a rotta di collo giù per la pista, e vide delle persone farsi incontro a lei da un aereo. Incerta sulle loro intenzioni cercò di deviare la sua corsa, ma fu raggiunta dalla ragazza sudamericana. “Vieni con noi, presto!” le fece prendendola per la mano “siamo qui per salvarti, ma temo ci sia veramente poco tempo!” Sara fu sorpresa, e non fece tempo a reagire che si sentì una seconda esplosione: Uriel si era lanciato verso di loro ma aveva cozzato contro una strana barriera invisibile. Il Serafino parve infuriarsi, e presa la sua arma fece a pezzi la barriera, ma gli ricomparve davanti Odino. Benché fosse seriamente ferito, il Dio Antico sembrava ancora in condizioni di sostenere uno scontro. “Cosa c'è” gli fece beffardo Uriel “non riesci a rigenerare le tue ferite?” “Effettivamente mi hai danneggiato bene” gli rispose Odino “ma questa volta ti sistemo, te lo posso assicurare...” “La vedremo...” rispose Uriel preparandosi ad attaccare.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 17/8/2010, 18:10




Odino si concentrò richiamando tutta la sua forza magica. Una forza formidabile iniziò a vibrare attorno a lui, mentre saette di pura magia si sprigionavano dal suo corpo. Uriel rimase impassibile e passò all'attacco, creando una sfera di energia sacra e scagliandola contro Odino, il quale però fu protetto da un potentissimo scudo che annullò completamente l'attacco del suo avversario “Tsk, non male” fece il Serafino sogghignando. “Tra poco smetterai di ridere” gli disse Odino, dopodiché iniziò a recitare la sua formula “Invoco il Sigillo Nero che Imprigiona la Luce! SPIRITUAL BLACK DIMENSION!” attorno a Uriel si creò una sfera di glifi neri, che iniziarono a crepitare “Ma cosa?!?” fece Uriel, ora decisamente preoccupato “Questo sigillo ti imprigionerà in un'altra dimensione composta solo di oscurità... sopravviverai, certo, ma per almeno qualche centinaio d'anni rimarrai solo in un mondo senza luce ne calore...” gli rispose Odino “La vedremo” disse Uriel, ora visibilmente arrabbiato “Con la forza della Luce non potrai spezzare questo sigillo, rassegnati” lo schernì il Dio Antico “Ora vedrai” ringhiò Uriel, dopodiché richiamò tutta la sua forza ed urlò “GAIA'S JUDGMENT! L'Ultimo Giudizio dello Spirito Terrestre! HEAVEN'S CRY”
 
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Big_drsch86
view post Posted on 18/8/2010, 11:55




Subito si creò un enorme cerchio magico davanti ad Uriel, e dal nulla apparvero diversi meteoriti. Uriel impugnò Gungugnir e si lanciò in avanti, circondato di luce. I sigilli invocati da Odino andarono subito in frantumi, e Uriel gli volò addosso travolgendolo con tutta la potenza del suo attacco. Nel frattempo Sara e l'altra ragazza avevano raggiunto l'aereo. “Svelti partite!” urlò l'altra, mentre aiutava Sara a salire. “Ricevuto!” rispose una voce dalla cabina. L'aereo prese a decollare, mentre Uriel si voltava verso esso. Provò a partire all'attacco, ma qualcosa lo trattenne e lo trascinò a terra. Si accorse quindi che uno dei sigilli creati prima da Odino si era posizionato esattamente sul suo petto e lo stava opprimendo. Capì che il glifo stava effettivamente arginando i suoi poteri, tuttavia non abbastanza da impedirgli di scagliare una sfera di energia sacra in direzione dell'aereo. Questa andò tuttavia a sbattere contro uno scudo magico a metà strada, e si infransero entrambi con un sonoro boato. Ricomparve Odino, che oltre ad essere ricoperto di ferite e bruciature sembrava più pallido ed evanescente. “Hai consumato le tue ultime energie, non puoi più rimanere sul Piano Materiale” gli fece Uriel “e ti è andata bene che i sigilli che hai invocato hanno contenuto la maggior parte della forza del mio attacco, altrimenti saresti stato estinto completamente...” “Già...” gli rispose Odino stremato “ma almeno sono riuscito a salvare quei poveri ragazzi” “Credi davvero? Come pensi che faranno a sfuggire a me, che posso muovermi decine di volte più veloce della luce? Li raggiungerò e li sterminerò in men che non si dica” “E così non desisterai, vero?” gli chiese il Dio Antico allo stremo delle forze. “Certo che no!” gli rispose Uriel “alla fine sarà la giustizia divina a trionfare!” “Certo, la giustizia divina...” gli fece Odino con un filo di voce “ma dimmi, Uriel... pensi davvero che si possa definire giustizia l'atto di sterminare cinque persone innocenti, senza che abbiano la minima possibilità di difendersi?” e detto questo svanì in una nebbia argentea, sotto lo sguardo furibondo di Uriel.
 
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