Avete presente quando si decide di dare una svolta alla propria vita e per renderlo evidente ci si taglia i capelli più corti di quelli di J. Allard (il che è tutto dire)? Così Ubisoft ha deciso di dare una svolta a una delle sue serie più prestigiose, quella di Prince of Persia. No, che avete capito, il Principe non si è rasato. Ha semplicemente cambiato... stile.
Prince of Persia, primo titolo di nuova generazione per la storica serie, segna allo stesso tempo una rivoluzione e un ritorno alle origini per il franchise. La rivoluzione è rappresentata dallo stile, non solo inteso a livello grafico (un vero gioiellino artistico), ma anche in termini di caratterizzazione del protagonista, adesso molto meno serioso e cupo rispetto al passato. Un aspetto da molti criticato, dato che il principe nasconde, dentro un corpo da duro, un'anima da ragazzino viziato. Ma bisogna riconoscere una cosa: un principe col broncio sarebbe stato come minimo poco adatto al colorato contesto in cui si ritrova immerso. Contrariamente alle nostre stesse aspettative, a conti fatti ci ritroviamo dunque d'accordo con questa scelta stilistica adottata da Ubisoft, che contribuisce oltretutto ad alleggerire l'atmosfera tanto da renderla quasi vicina a quella di un cartone animato della Disney (chi ha detto Aladdin?).
Come dicevamo, il titolo segna però anche un ritorno a quelle che sono le meccaniche platform che hanno contraddistinto il primo capitolo 3D della serie, migliorando il tutto con un'apprezzata semplificazione dei controlli (adesso, ad esempio, per camminare sui muri non è più necessario premere il tasto dorsale dopo aver saltato) e l'aggiunta di nuove mosse.
La vera novità è rappresentata dall'introduzione di un personaggio secondario che farà da spalla al Principe per tutta l'avventura: Elika. Principessa del Regno della Luce, ci guiderà per le vaste ambientazioni che faranno più che da semplice contorno per una trama ben sviluppata. Certo, la lotta tra il bene e il male, tra il dio buono e quello cattivo, non è sicuramente il massimo dell'originalità, ma nel complesso ci siamo trovati ad affrontare una storia dagli interessanti risvolti, culminata in un finale decisamente di alto livello: forse uno dei più evocativi degli ultimi anni.
Il Regno della Luce è stato invaso dalla Corruzione, una sorta di sostanza nera che soppianta tutto ciò che incontra; tutti gli abitanti, o quasi, hanno venduto la propria anima al dio Ahriman. Nostro compito sarà purificare l'intero regno e scacciare via per sempre Ahriman e i suoi seguaci con l'aiuto dei poteri del dio Ormazd, manifestati per mezzo di Elika.
Grazie ai suoi poteri, infatti, la bella principessa ricoprirà un ruolo da vero e proprio co-protagonista, sia nella storia che nelle azioni. I due personaggi saranno legati l'uno all'altra in tutto ciò che faranno: nessuno dei due potrà fare a meno dell'altro per tutta la durata del gioco. Elika aiuterà il Principe ad effettuare i salti più impegnativi, contribuirà attivamente ai combattimenti grazie ai suoi poteri (basterà premere "Y" al momento giusto per farla entrare in azione), gli porgerà la mano per salvarlo nelle circostanze più disperate. Proprio quest'ultimo punto è di fondamentale importanza, perché ci da l'occasione di sottolineare che in Prince of Persia sono totalmente assenti i concetti di "morte" o di "retry"; una strada che si era già tentato di intraprendere in passato, seppur non così affondo, con le Sabbie del Tempo. Ogni volta che cadrete nel vuoto o che la Corruzione si impossesserà di voi, Elika sarà lì, pronta a salvarvi e a riportarvi automaticamente all'ultimo check-point. E se questo rende sicuramente le cose più facili, contribuisce anche a renderle molto più scorrevoli. Il che non ci è affatto dispiaciuto.
Prince of Persia segna un nuovo inizio per il franchise. L'inizio di una nuova trilogia che assume fin da subito, visivamente a caratterialmente, una nuova forma, pur mantenendo intatto il feeling storico della serie: non era certo un compito facile. E' un vero gioiello visivo, che sfrutta a dovere l'hardware delle console di nuova generazione, ha una storia interessante e, soprattutto, diverte, dall'inizio alla fine. Cosa chiedere di più? Beh, forse qualcosina, ma ormai è il caso di attendere, fiduciosi, il prossimo episodio. Intanto, questo può considerarsi promosso.
Edited by Raven84 - 10/12/2008, 09:15