VANGELI APOCRIFI

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view post Posted on 19/8/2008, 22:08
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Deeta Darks

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VANGELI APOCRIFI




I Vangeli apocrifi sono testi religiosi che si riferiscono come contenuto a Gesù Cristo considerati apocrifi, cioè esclusi dal canone della Bibbia cristiano, sovente con attribuzione pseudoepigrafa di qualche apostolo o discepolo.

Sono stati scritti a partire da circa la metà del II secolo, ampiamente dopo la vita e la predicazione di Gesù e quando i testimoni diretti degli eventi evangelici erano già scomparsi da tempo. Difficilmente pertanto possono rappresentare documentazione storiche affidabili, in particolare laddove si trovano in contrasto con la testimonianza dei quattro vangeli canonici.

Inoltre la maggior parte dei vangeli apocrifi più antichi, di origine gnostica, si presentano come rivelazioni private di Gesù a singoli apostoli successive alla predicazione pubblica. Questo tradisce la consapevolezza da parte dell'autore pseudoepigrafo dell'originalità e novità del messaggio trasmesso.


Sono numerosi i testi religiosi apocrifi (cioè esclusi dal canone della Bibbia ebraico e cristiano) che si riferiscono come contenuto o attribuzione pseudoepigrafa all'Antico Testamento. Per indicarli è ampiamente diffusa anche la dicitura Apocrifi giudaici, ma tale terminologia è impropria: non tutti sono nati in ambiente giudaico, bensì molti di essi derivano da autori cristiani o ci sono comunque pervenuti con pesanti rielaborazioni e/o aggiunte cristiane.

La data di composizione dei testi è molto variegata. Quanto al genere letterario, gli apocrifi dell'Antico Testamento appartengono a varie tipologie. Particolarmente numerose sono le apocalissi e i testamenti.

L'uso e la diffusione dei vangeli apocrifi sono state variegate:

i Vangeli apocrifi dell'infanzia, non canonici ma neanche propriamente eretici, hanno goduto di una certa fortuna almeno a livello artistico: p.es. la localizzazione della nascita di Gesù in una grotta deriva dal Protovangelo di Giacomo, mentre la presenza dell'asino e del bue accanto alla mangiatoia, associato tipicamente alle raffigurazioni natalizie antiche e moderne, deriva dal Vangelo dello pseudo-Matteo;
i vangeli gnostici, di origine eretica e diffusi unicamente all'interno dei circoli gnostici, non sono stati in alcun modo usati e considerati all'interno della cosiddetta 'Grande Chiesa', cioè la maggior parte delle comunità cristiane.

Diversamente da quanto si ritiene, in particolare in seguito al successo del best seller Il Codice Da Vinci (2003), i vangeli apocrifi non furono apertamente perseguitati. Da parte ecclesiastica e imperiale non vennero emanate esplicite proibizioni o bandi contro i vangeli apocrifi, né essi furono sequestrati o bruciati. Quelli che contenevano nozioni eretiche, perlopiù di tipo gnostico, si persero all'estinguersi della stessa eresia gnostica. Da parte cristiana inoltre la copiatura di tali testi era vista come inopportuna, non tanto per motivi dottrinali ma bensì per motivi economici: il supporto papiraceo o pergamenaceo era particolarmente costoso, come anche impegnativa era la copiatura amanuense, e l'attività veniva prevalentemente dedicata ai testi usati per il culto liturgico o per la devozione personale.


da wikipedia

 
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view post Posted on 4/10/2008, 12:30
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Deeta Darks

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VANGELO DI GIUDA



Il Vangelo di Giuda è un vangelo apocrifo di origine gnostica, scritto in copto probabilmente verso la metà del II secolo, forse a partire da un prototesto greco perduto. L'attribuzione pseudoepigrafa è a Giuda Iscariota, l'apostolo traditore.

Il testo discolpa l'apostolo Giuda, precisando come Gesù stesso gli avesse chiesto di tradirlo. Descrive poi la cosmologia gnostica in una rivelazione privata a Giuda, ritenendolo più degno degli altri apostoli.

Perduto per secoli, ne è stato ritrovato un manoscritto presso al-Minya (Egitto) nel 1978.


Per secoli di esso rimasero disponibili solo brevi citazioni indirette ad opera di alcuni Padri della Chiesa. In particolare il testo viene citato per la prima volta da Sant'Ireneo di Lione nella sua opera Adversus haereses (Contro le eresie), scritta attorno al 180:

« [...secondo i Cainiti] solo Giuda il traditore conosceva la Verità come nessun altro e che per questo ha realizzato il mistero del tradimento, in seguito al quale tutto, in terra e in cielo, rimase sconvolto. Essi hanno dunque prodotto una storia fondata su dette basi e l'hanno chiamata Vangelo di Giuda. »
(Adversus haereses, I. 31,1)

Verso la fine degli anni Settanta ne fu ritrovato presso El Minya, in Egitto un manoscritto in copto redatto su papiro e legato da un laccio di pelle. Il manoscritto, chiamato Codice Tchacos, è datato tra il III e il IV secolo. Nelle sue 66 pagine sono contenute anche altre opere:

una recensione della apocrifa Prima Apocalisse di Giacomo,
una recensione della apocrifa Lettera di Pietro a Filippo,
alcuni frammenti di un testo provvisoriamente denominato Libro di Allogene.

L'esame al carbonio di alcuni campioni e del contenitore esterno del manoscritto, avvenuto nell'università dell'Arizona, hanno fornito datazioni diverse, la cui media si aggira tra il 220 e il 340 d.C., con un margine d'errore di 50 anni.

Il manoscritto, dopo lunghe peripezie e passaggi di proprietà, rimase in una cassetta di sicurezza a Long Island (Usa) per 16 anni prima di venire acquistato dall'antiquaria di Zurigo Frieda Nussberger-Tchacos nel 2000 per circa 300.000 dollari. Dopo aver tentato per due volte di rivenderlo, Tchacos, preoccupata dal deterioramento del testo, lo affidò nel 2001 alla Maecenas Foundation for Ancient Art di Basilea per farlo conservare e tradurre

Il manoscritto è stato autenticato e tradotto dopo un lavoro durato cinque anni. Alcune pagine ricostruite sono state mostrate in pubblico per la prima volta il 6 aprile 2006 a Washington (Usa), nella sede della National Geographic Society.

Si tratta di un testo che prende le difese di Giuda Iscariota, discepolo di Cristo; il contenuto del vangelo mostra forti analogie colla dottrina dei Cainiti e dei seguaci di Basilide. Il Vangelo di Giuda interpreta differentemente il rapporto tra Gesù e Giuda: contrariamente a quanto raccontano Matteo, Marco, Luca e Giovanni nel Nuovo Testamento, dove Giuda è ritratto come un traditore, secondo questo vangelo Giuda consegna Gesù alle autorità su richiesta dello stesso Cristo.

Craig Evans, docente di Nuovo Testamento presso l'Acadia Divinity College dell'Acadia University di Wolfville, in Canada, spiega il testo in questo modo: è come se Gesù avesse segretamente dato istruzioni a Giuda affinché lo consegnasse alle autorità romane. Si spiega così la frase a lui rivolta e riportata dal Vangelo di Giovanni: «Qualunque cosa tu debba fare, falla in fretta». "il tradimento dell'apostolo è dipinto come un atto di obbedienza" e poiché "il sacrificio del corpo carnale di Gesù è la chiave della redenzione" in effetti "Giuda nel testo si profila come un eroe, che finisce per essere invidiato ed addirittura maledetto"

Cristo parla poi al suo discepolo prediletto (Giuda) del vero significato della Genesi, espone quindi una complicata cosmogonia dove compaiono numerosi esseri sovrumani: angeli, angeli del caos, eoni e luminari, tutti guidati dallo Spirito supremo. Vi sono due specie di esseri umani: i primi sono uomini dall'anima immortale, creati da Dio secondo l'archetipo; i secondi sono esseri mortali, discendenti da Adamo e generati da un angelo del caos. Gli ultimi, la maggioranza degli uomini, non sono in grado di raggiungere la salvezza e praticano culti in onore di un falso dio, non conoscendo affatto la natura del vero Dio.

Questo tipo di concezione antropologica è tipica delle dottrine esoteriche gnostiche, come pure la complessa cosmogonia articolata in gerarchie di emanazioni che si susseguono.

La ricercatrice americana April D. DeConick ha di recente pubblicato un libro The Thirteenth Apostle: What the Gospel of Judas Really Says. Nel quale la studiosa mette in discussione la prima traduzione fatta dai ricercatori del National Geographic Society. Secondo la sua traduzione Giuda non appare come il discepolo preferito da Gesù ma come un demone. Nella prima traduzione infatti la parola daimon venne tradotta con spirito, mentre normalmente spirito è la traduzione di pneuma, mentre daimon vuol dire demonio. In un altro passo è stata omessa una particella negativa che sovverte completamente il senso del testo. Giuda non sarebbe preservato per la santa generazione ma preservato dalla santa generazione. Errore che è stato riconosciuto dai primi traduttori. Vedi articolo su Times

Gli esponenti del cristianesimo tradizionale affermano che il Vangelo di Giuda non apporta modificazioni al corpus teologico classico circa il ruolo di Giuda e di Gesù: siamo di fronte ad un testo gnostico tardo, benché noto già ad Ireneo nel 180, e i principali teologi cristiani non lo considerano una nuova fonte dottrinale tale da potersi paragonare o contrapporre efficacemente alle fonti tradizionali, in particolare ai quattro vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Gli avvenimenti raccontati in questo vangelo, quindi, vanno ricondotti all'ambiente in cui questo vangelo è sorto, come già è stato fatto con gli altri testi gnostici finora ritrovati e già da tempo disponibili.

Il papa Benedetto XVI, non abbandonando la tradizione della Chiesa cattolica in merito ai testi gnostici, rigetta, da un punto di vista teologico e dottrinale, la tesi espressa dal documento, condannandola al di là di ogni dubbio. Durante l'omelia del giovedì santo 2006 ha dichiarato Giuda fa il doppio gioco, è un bugiardo e un superbo; anche se il riferimento era alla figura di Giuda nel Nuovo Testamento e non al vangelo che gli è attribuito, le sue parole sono state interpretate da alcuni come una condanna del testo e delle ipotesi che erano state recentemente espresse su di esso.

DA wikipedia
 
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view post Posted on 8/1/2010, 23:24
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Deeta Darks

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VANGELO DI TOMMASO




Il Vangelo secondo Tommaso raccoglie una serie di 114 detti attribuiti a Gesù.
La sua data di composizione è dibattuta tra gli studiosi: alcuni lo ritengono contemporaneo dei vangeli sinottici, se non addirittura antecedente a questi, per cui la loro datazione non è successiva alla fine del I secolo; altri studiosi ritengono che sia successivo, in quanto mostrerebbe una dipendenza parziale dai vangeli canonici, e lo datano alla metà del II secolo. L'attribuzione pseudepigrafica del vangelo è all'apostolo "Didimo Giuda Tommaso" (sia "Didimo" che "Tommaso" significano "gemello", rispettivamente in greco e aramaico); fu scritto per un gruppo del Cristianesimo delle origini che riconosceva in Tommaso apostolo il proprio maestro.

La visione che emerge da Vangelo secondo Tommaso è che il Regno di Dio sia già presente sulla Terra e che la luce divina, presente all'interno di tutti gli uomini, può permettere loro di vedere il Regno ed entrarvi.

Il testo completo del vangelo è conservato in un manoscritto papiraceo in lingua copta scoperto nel 1945 a Nag Hammadi, in Egitto; tale codice, legato con un metodo ora noto come legatura copta, risale al 340 circa. Dopo il suo ritrovamento, gli studiosi si accorsero che tre frammenti separati della versione greca erano stati già ritrovati a Ossirinco, in Egitto, nel 1897.[1] Nel 1903 altri due frammenti furono scoperti a Ossirinco,[2] apparentemente provenienti dalla stessa raccolta di detti che conteneva i frammenti in greco del Vangelo di Tommaso (P. Oxy. I 1; IV 654; IV 655) e datati alla prima metà del III secolo,[3] mentre un ulteriore frammento greco scoperto nel 1905 è stato datato a prima del 200.[4]

Il Vangelo di Tommaso, che non va confuso col Vangelo dell'infanzia di Tommaso o col Libro di Tommaso il contendente o l'atleta, è considerato un vangelo apocrifo dalle Chiese cristiane moderne.

TRATTO DA http://it.wikipedia.org/wiki/Vangelo_di_Tommaso

QUI http://www.nostraterra.it/tommaso.html per il vangelo completo
 
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