La solitudine di Nei

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view post Posted on 15/6/2008, 18:09
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Deeta Darks

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PROLOGO



Era una calda mattina quando si ritrovò a fissare quell'orizzonte ormai conosciuto e desiderare di essere lontana.
Per la prima volta avvertiva quelle quattro mura soffocanti.
Perla prima volta dopo 60 anni che vivevano assieme a lui sentiva il bisogno di lasciare quella casa e mischiarsi con il resto del mondo.
Perchè?
Forse non gli bastava più il suo amore? Quell'amore che desiderava solo per sè?
Si passò stancamente la mano tra i capelli neri e socchiuse appena gli occhi.
In quell'istante decise che avrebbe lasciato quel rifugio accogliente, solo per poco, solo per poter assaporare la vicinanza di qualcuno di nuovo... magari un elfo... un elfo come lei.
Afferrò il mantello da viaggio, lanciò un'occhiata all'interno del castello, e si lanciò fuori saltando con grazia da un albero all'altro, tenendosi in disparte, lasciando quella che per tanti decenni era stato il luogo più sicuro dove aveva vissuto.
Ma il suo cuore anelava conoscere il mondo esterno, desiderava potersi avvicinare ancora una volta al mondo degli elfi, quale era lei!

 
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view post Posted on 15/6/2008, 19:43
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Deeta Darks

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CAPITOLO 1




Seppure avesse viaggiato tanto con Dark Schneider e Kall-Su Nei era insicura sulla strada da intraprendere.
Rammentava di essere stata abbandonata dalla tribù che l'aveva raccolta quando la sua famiglia era stata sterminata, nemmeno il suo nome era quello avuto alla sua nascita, la parola NEI aveva un significato nella lingua elfica che si avvicinava a DI NESSUNO.
Dark Schneider l'aveva raccolta, piagnucolante e affamata, e le aveva dato il nome ARSHES NEI concedendole così una identità.
Per questo gli era tanto affezionata.
Per questo lei ne era innamorata.
Si fermò a dare un'occhiata curiosa attorno a sè, non riconosceva quei luoghi ma sentiva che molti anni prima vi era stata, ancora prima di afferrare il bel mantello di Dark e salvarsi dalla vita raminga a cui era stata destinata.
Inspirò a pieni polmoni l'aria salubre di quei luoghi avvertendo anche un poco di magia elfica albergare attorno a sè.
Indubbiamente uno o più elfi erano passati da quella parte poche ore prima, avvertiva ancora i benefici che la terra circostante aveva ottenuto dalle loro cure.
- Sono sulla buona strada - commentò ad alta voce decidendo quale strada percorrere - chissà, forse uno di loro mi vedrà e deciderà di farsi riconoscere - pensò speranzosa.
Ma nonostante quel pensiero si ritrovò a vagare per ore per la foresta senza incrociare anima viva.
- Forse temono che io sia una spia... mi aggiro da sola per questi luoghi... Dark mi ha detto che solitamente gli elfi si spostano in gruppo...
Ma nemmeno al calare del giorno si imbattè in anima viva.
Si rassegnò a cercare un posto dove accamparsi per passare la notte.

* * *

 
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view post Posted on 16/6/2008, 09:23
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Deeta Darks

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Il vento caldo della sera sembrava cullarla nei suoi pensieri, all'improvviso avvertì il distacco da Dark e il suo cuore fece come un tuffo nel vuoto oscuro.
Per un istante avvertì persino la mancanza dell'aria necessaria a sopravvivere, poi, lentamente, il suo istinto di sopravvivenza la chetò e iniziò a calmarsi.
- Darsh...
Si strinse il mantello attorno all'esile corpo e cercò di non pensarci.

* * *

 
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view post Posted on 16/6/2008, 10:21
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Deeta Darks

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Il cinguettio degli uccelli destò Nei dal sonno in cui era sprofondata.
Per la prima volta osservò il mondo circostante con occhi diversi, calandosi nella natura circostante come ogni Elfo dovrebbe fare.
Fischiettò, forse desiderosa di richiamare a sè qualche uccellino ma avvertì diffidenza attorno a sè.
Anche se era un'elfa non apparteneva alla cerchia di elfi che vivevano in simbiosi con quel mondo e persino gli uccellini avvertivano la sua lontananza da quel modo di vivere e pensare.
Quel pensiero la rattristò un poco.
Si alzò e scosse la polvere dai suoi abiti prendendo a percorrere il bosco con il desiderio di trovare qualcuno con cui misurarsi come elfa.
La foresta sembrava solitaria ma era certa che altri elfi vi abitassero, solo non desideravano farsi vedere, restando ad osservarla forse per decidere se fosse amica o nemica.

* * *


 
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view post Posted on 16/6/2008, 13:31
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Deeta Darks

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Fu solo molte ore più tardi che Nei si imbattè nel primo villaggio.
Un ammasso di casupole di pietra e legno, disposto in una posizione sopraelavata che permetteva così un miglior controllo della via principale.
In quella tranquilla mattinata solo il vociare festoso di alcuni bambini rallegrava la mattinata.
Piccoli elfi.
Lontana ancora qualche passo si ritrovò meravigliata a osservare la tranquillità di quei luoghi, dove nessuno sembrava astioso l'un con l'altro.
Delle donne anziane erano intente a intrecciare delle ceste mentre con attenzione vigilavano sui piccoli scalmati che si rotolavano a terra ridendo e scherzando.
Incerta si fermò dietro ad un'enorme quercia e restò a lungo a fissare la tranquillità.
 
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view post Posted on 16/6/2008, 14:39
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- Un'elfa nera!
Un ragazzino urlò turbando la tranquillità del villaggio.
Nei si scosse, confusa, non ancora comprendendendo che il motivo di quell'insicurezza era proprio lei.
- Un'elfa maledetta!
Fece per dire qualcosa a sua discolpa quando un gruppetto di piccoli elfi afferrò dei ciottoli e iniziarono a colpirla, urlando parole piene di acredine.
- Via! Via elfa cattiva!
- Vattene figlia dell'oscurità!
Stordita, confusa, amareggiata... arretrò di qualche passo richiamando la magia e nascondendosi nel folto della foresta.
Terrorizzata!
Come quando piccola e indifesa si era ritrovata a cercare la protezione di Dark, uno sconosciuto.
 
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view post Posted on 16/6/2008, 15:31
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Si ritrovò a fuggire da quel piccolo villaggio, ferita dall'odio che traspariva dia loro occhi.
Il fatto di essere un'elfa nera era per quegli elfi un'onta sufficiente a scacciarla.
- Perchè? Perchè? - domandò ad alta voce - Non sono forse come loro?
Le lacrime le rigarono le guance bruciandole nei begli occhi viola.
- Nei...
Sollevò stupita lo sguardo e si voltò ritrovandosi di fronte Dark Schneider.
- Perchè piangi?
Si avvicinò, circondandole il corpe con il braccio.
Nei assaporò quella vicinanza, quel calore familiare, quell'odore che era anche il suo.
- Io... io...
- Ho visto come ti hanno scacciata al villaggio...
Strabuzzò gli occhi, incredula. Lui l'aveva seguita, forse era preoccupato per la sua incolumità.
- Noi siamo figli bastardi... figli delle tenebre... - fece assumendo un tono di voce serio.
Non capiva il significato di quelle parole ma quello che importava, ora, era che Dark fosse accanto a lei, ad infondergli un poco di coraggio.
- Vuoi ancora cercare la tua gente?
Incredula lo fissò, possibile che fosse disposto ad accompagnarla?
- Se lo desideri ti porterò dove ci siamo incontrati...
Afferrò disperata il suo mantello, proprio come decenni prima si era abbandonata a lui.
- Sì...
- Allora andiamo - sussurrò stringendosela al petto.

* * *

 
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view post Posted on 17/6/2008, 08:02
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CAPITOLO 2



Nei seguiva Dark con sicurezza, l'uomo sceglieva i sentieri meno battuti, tenendosi in disparte dalla civiltà.
Eppure, nonostante quella sua ritrosia, sapeva che stava seguendo le tracce degli Elfi Oscuri, avvertiva la familiarità dell'odore di costoro.
- Ti ricordi questa foresta Nei?
La ragazza si scosse dai pensieri che affollavano la sua mente e scostò lo sguardo verso di lui.
I suoi occhi erano stranamente pieni di dolcezza, come mai li aveva visti prima.
- E' il posto in cui ci siamo incontrati.
Incredula fissò quei luoghi con il cuore palpitante,cercando con la memoria di tornare a quel giorno.
- Proprio qui, quel giorno, afferrasti il mio mantello e mi implorasti di tenerti con me.
"E da quel giorno sentii di non essere più sola" si disse dentro il cuore.
Le lacrime le sgorgarono calde dagli occhi bruciandole sulla pelle delle guance.
I sentimenti che provava in quell'attimo non riusciva a definirli, ma c'era tanta dolcezza e solitudine frammiste all'incredulità di aver ritrovato quel luogo.
La mano di lui le sfiorò la guancia con l'intento di asciugarle le lacrime, mentre le sue labbra calde sfiorarono il suo viso.
- Non fare la sciocca, non piangere - sussurrò - quel giorno è stato il nostro primo incontro e devi serbarlo nel cuore come un ricordo piacevole.
Sì, un ricordo piacevole, certo che era un ricordo che avrebbe serbato per sempre dentro di sè.
Si appoggiò a lui, contro il suo petto caldo, restando ad ascoltare il rumore del battito del suo cuore.
- Vieni... andiamo a cercare la tua gente.

* * *

 
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view post Posted on 17/6/2008, 12:50
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- Vedi Nei... quelli sono Elfi Oscuri - fece indicandole il piccolo villaggio ai margini della foresta - si tengono in disparte dagli altri Elfi.
La ragazza osservò il piccolo gruppetto con aria pensierosa.
- Sono rimasti in pochi... - riprese - si sono dispersi per non venir scacciati dagli Elfi chiari che li considerano alla stregua dei nemici. Comprendi quindi il motivo per cui quei bambini ti hanno scacciata?
- Ma io...
- A volte si odia non l'individuo ma la razza tutta - sussurrò - ciò di cui si teme non assume il volto di un singolo individuo ma di una razza intera...
Le accarezzò la nuca con fare gentile, cercando di calmare un poco il timore che era palpabile in lei.
- Tu resti sempre la mia bambina... - fece sfiorandole la guancia con un bacio, stringendosela al petto, possessivo.
In quel momento Nei dimenticò la solitudine del suo cuore, dimenticò persino il suo desiderio di ricongersi ai suoi simili, perchè Dark Schneider aveva colmato il vuoto del suo cuore con la sua presenza.


FINE



Edited by misa1812 - 17/6/2008, 14:29
 
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