Orgoglio e Pregiudizio, la mia prima fanfic seria... siate clementi plz

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Big_drsch86
view post Posted on 2/6/2008, 14:05




Prologo

I passi spediti erano l'unica cosa che risuonava nell'ampio salone avvolto da un'aura gelata. Kall Su, il Sommo Re dei Ghiacci, sedeva immobile e pensieroso sul suo maestoso trono, avvolto in un candido mantello. Il viso all'apparenza quello di un ragazzino, ma bastava incrociare i suoi profondi occhi celesti per rendersi conto che lo stregone aveva un'età tranquillamente superiore al secolo.
Si passò noncurante la delicata mano tra i capelli argentei, e continuò a fissare immobile nella direzione da cui provenivano i passi.
Ed ecco dalla porta in fondo al salone entrare un uomo, dai lunghi capelli castani, vestito di una splendente armatura. Yingwie Von Malmsteen, primo tra i dodici generali al servizio del Sommo Re si inginocchiò dinnanzi al suo signore, pronto a fare rapporto. “Parla Yingwie, ti ascolto” iniziò lo stregone con aria apparentemente assente, “Mio signore, giunge voce che un gruppo di ribelli si stia organizzando nei pressi di Waitosuneki... pare che a condurli sia un certo Oscar Darkjonas, figlio di una delle nobili casate dell'ormai caduto Reame”. Kall rimase immobile a fissare il vuoto... “e così ora anche da Waitosuneki provano ad opporsi al mio dominio” proseguì lo stregone, “non gli basta la lezione che abbiamo dato quattro mesi fa ai soldati superstiti di Joudas e Meta Likana che avevano provato ad assaltare il mio castello? Forse quelle statue di ghiaccio destinate a rimanere li in eterno non sono un monito sufficiente a coloro che desiderano opporsi alla realizzazione del Regno della Magia.” Yingwie rimase inginocchiato, a testa bassa “Mio signore, se voi lo comandate io stesso condurrò un esercito a stroncare l'armata ribelle.” Kall rimase immobile e continuò a fissare il vuoto con sguardo completamente assente... altri passi riecheggiarono assieme ad una risata sarcastica.
“Yingwie, non penserai di andare tu a stroncare la rivolta a Waitosuneki. Il Sommo Re sa benissimo che la persona più adatta a portare a termine tale compito è il sottoscritto”. Un altro uomo entrò quindi nella stanza, aveva capelli abbastanza corti, con una frangia nera che gli ricadeva sulla fronte. Indossava anch'egli un lungo mantello, e portava guanti a mezze dita. Mackpein si portò dinnanzi a Yingwie, ma a differenza di questi non si inginocchiò al cospetto dello stregone, ma rimase in piedi a fissarlo. “Lasciate che sia io a massacrare l'armata dei ribelli, mio signore” proseguì Mackpein, “è un compito che porterò a termine con piacere, e con un'efficienza maggiore di questo patetico fantoccio in armatura”. Yingwie rimase impassibile ed immobile, ma un'espressione dura si dipinse sul suo volto... come poteva Mackpein essere tanto sfrontato da insultarlo così al cospetto del Sommo Re... o forse approfittava del fatto che Yingwie non avrebbe osato scatenare un duello anche solo verbale di fronte a Lord Kall.
Lo stregone si alzò dal trono, rivelando sotto il mantello una veste azzurra ed una daga cinta sul fianco sinistro. “Yingwie, avete l'ordine di sedare la rivolta a Waitosuneki, partirete immediatamente!” “Si mio signore” rispose il cavaliere, ed alzatosi si diresse fuori con passo spedito. “Ma, signore...” iniziò Mackpein... “osi contraddire un mio ordine Mackpein?” “uh... no, certo che no” rispose il generale turbato. “Se non hai nulla da dire sei libero” proseguì Kall, “ora lasciami, ho tante altre cose a cui pensare”. “Certo... vado subito... mi scusi” rispose Mackpein, dopodiché accennò un inchino ed uscì velocemente dalla stanza.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 3/6/2008, 14:30




Capitolo 1

L'armata dei ribelli aveva ormai messo in rotta il contingente di soldati dell'esercito reale, grazie ai continui assalti guidati dal giovane Oscar Darkjonas. Il giovane cavaliere si stagliava in cima ad una delle colline circostanti, alto e snello, i lunghi capelli neri mossi dal vento, l'armatura color bronzeo risplendente sotto al sole del mattino. Un sorriso si era dipinto sulle sue labbra, circondate da un pizzetto ben curato, ed ora il giovane osservava soddisfatto appoggiato all'elsa della sua spada magica Renegade, ereditata dalla sua nobile casata, sterminata sei mesi prima dall'Armata delle Tenebre condotta dai Quattro Re Celesti. All'improvviso tuttavia un esplosione annunciò l'arrivo dei rinforzi dell'esercito di Kall Su. Non che al giovane cavaliere importasse, conoscevano il territorio molto meglio e li avrebbero messi in fuga facilmente. Estrasse un corno e vi soffiò, ed ecco che le truppe ribelli si radunarono sulla collina, pronte a fronteggiare il nuovo contingente nemico giunto. Oscar sfoderò la spada e si preparò alla battaglia, quando ecco l'orda dei nemici fermarsi e farsi avanti un uomo... lo conosceva di fama, Yingwie Von Malmsteen, che tra i generali del Sommo Re era considerato il primo. Il cavaliere avanzava, con la spada ancora cinta al suo fianco, con piglio sicuro e maestoso. “Che volete, Generale della Magia? Sappiate che non ci piegheremo mai al vostro volere” iniziò il giovane Darkjonas. “Nulla di tutto questo” ribattè Yingwie, “voglio solo risolvere il tutto col minor spargimento di sangue possibile... che ne dici di un duello tra i due comandanti delle armate? Di risolverla con una singolar tenzone tra me e te?” “Va bene, ci stò... preparati, la mia lama presto si prenderà la tua vita” e detto questo Oscar Darkjonas si lanciò contro Yingwie Von Malmsteen, pronto a colpirlo. Il generale della magia non si scompose, ed all'improvviso partì in avanti esclamando “LAMA IMPERIALE CHE FENDE LA NOTTE!”.
Il generale sparì dalla vista di tutti, ed Oscar non fece a tempo di rendersi conto della sparizione di Yingwie che si sentì sbalzare all'indietro. Cadde a terra e si rese conto che la sua spalla destra era profondamente ferita, il sangue scorreva copioso da essa ed un dolore lancinante lo fece urlare. Alzò gli occhi al cielo e vide il suo avversario di spalle, la famosa lama Strato infiammata da una luce rossa. “Mi hai profondamente deluso giovanotto” iniziò il generale della magia “come puoi pretendere di affrontare il mio colpo alla velocità della luce con una preparazione così scarsa.” Il giovane rantolò sputando sangue, riuscendo solo a biascicare le parole “Cough... maledetto... argh...”. Yingwie non si scompose minimamente “Avete 12 ore di tempo per ritirarvi ed arrendervi al Sommo Re, dopodiché vi stermineremo, sono stato chiaro?” e detto questo condusse la sua armata dietro le colline, lasciando i ribelli sgomenti a fissare il loro capo agonizzante a terra.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 5/6/2008, 20:58




Le prime luci dell'alba filtravano tra gli alberi mentre Susan iniziava i suoi soliti esercizi. La magia iniziò a scorrere in lei, ed una potente carica elettrica iniziò ad aleggiare attorno al suo corpo. La giovane ragazza sembrava in trance, i capelli rosso fuoco mossi da quella potente energia. Forti raffiche di vento iniziarono a soffiare, sventolando il suo mantello bianco e la sua tunica purpurea. Iniziò a recitare la sua formula... “Slayerd Slayerd Balmor, Fulmine dalle Tenebre Profonde... BARVOLT, Fulmine Colpisci!” Subito dalle mani della ragazza scaturì un potente fascio di saette, che distrusse completamente una quercia a diversi metri di distanza. Riaprì gli occhi cerulei e fissò soddisfatta il risultato della sua opera... finalmente aveva imparato a padroneggiare quell'incantesimo alla perfezione. Certo, la strada per diventare una strega in grado di opporsi al Sommo Re non era ancora completata, ma si sentiva più vicina al giorno in cui avrebbe potuto finalmente sfidare l'assassino dei suoi genitori... la mente tornò a quel sogno, a quella visione...

(tratto dal numero 5 di Bastard)
Kall Su si stagliava all'orizzonte contro il castello di Waitosuneki. La neve cadeva copiosa ed abbondante... il Principe Cavadrill passeggiava nervoso all'interno della sala del trono... “Brr, che freddo!!! Mettete più legna nei fuochi” esclamò. Un servo giunse ad inchinarsi, ed il principe sbottò “Ehi! Cosa sta combinando il nostro esercito? Cosa succede alla nostra armata speciale di stregoni?” il servo quasi non aveva il coraggio di parlare “Non per contraddirvi principe Cavadrill, la ma nostra armata sta combattendo il nemico con tutta la forza di cui dispone!!! Purtroppo in questa insolita tempesta di neve non può disporre di una tattica a lei congeniale. I cento stregoni del corpo di magia si stanno adoperando per rescindere l'incantesimo di congelamento di Kall Su, pero...” e non riuscì a continuare. Rimasero in silenzio, con la consapevolezza che nemmeno cento potenti stregoni erano in grado di tener testa al solo Kall Su...
Cento individui che indossavano pesanti tuniche scure erano disposti sul parapetto del castello, salmodiando in continuazione... tuttavia la tempesta non accennava a diminuire... vi erano un uomo ed una donna l'uno a fianco dell'altro, concentrati anch'essi, finché una colomba non si posò sulla spalla di lei... “Portalo a Susan” sussurrò la donna, e detto questo legò una pergamena ed un piccolo anello alla zampa della colomba, che volò subito via. Dopodiché si rivolse all'uomo accanto a lei... “Sembra che si stia preparando a lanciare l'incantesimo finale... se non siamo riusciti a respingere la sua sola aura magica, mi chiedo come potremo...” e una lacrima le scese lungo il viso. L'uomo l'asciugò, e le carezzò il viso sorridendo “Abbiamo fatto tutto il possibile, possiamo andarcene sereni... sono contento di morire al tuo fianco, amore mio...” “Ma Susan...” “Andrà tutto bene, fidati”.
Kall Su si concentrò, richiamando le forze della magia a se, per sferrare il suo attacco finale... “Falsakova Kilemhal Raidtherai Famphfatra Fo Bidoh!! Gelo in terra! Ghiacciaio! Infuria!!!!! BIS KAYER Onda Furiosa dell'Ipercongelazione!!!”. Immediatamente un'enorme onda di energia gelida irruppe dalle mani del Sommo Re dei Ghiacci abbattendosi sul castello di Waitosuneki... Cavadrill, i suoi servi ed i suoi soldati furono all'istante congelati, e i due maghi si strinsero in un ultimo abbraccio, per far si che il mortale incantesimo li unisse in eterno...

Susan si riscosse, lacrime calde solcavano il suo volto mentre stringeva l'anello che teneva appeso al collo... aveva giurato che l'avrebbe indossato solo quando si fosse misurata a duello contro Kall, per avere la sensazione che sua madre fosse li con lei a sostenerla in quello scontro... Asciugandosi le lacrime riprese gli esercizi con ancora più impegno e ardore.

Edited by misa1812 - 7/6/2008, 21:24
 
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Big_drsch86
view post Posted on 7/6/2008, 18:22




Per tutto il giorno la ragazza continuò i suoi esercizi, evocando e vincolando potenti spiriti elementali e spingendo il suo corpo e la sua mente oltre limiti che nemmeno pensava di poter avvicinare. Cadde esausta in mezzo alla radura, la coscienza e la percezione del mondo circostante scemarono rapidamente... perse conoscenza prima ancora di toccare terra.
Un'oscura landa le si parava ora davanti, pareva quasi una valle di tombe, spoglia e desolata, avvolta nelle tenebre, solo poche lapidi erose dal tempo si alzavano dalla coltre d'ombra che ammantava il suolo, ed anche il cielo era nero, e senza stelle... un'aura sinistra aleggiava in quel posto. Istintivamente Susan iniziò a chiamare aiuto, spaventata... urlò diverse volte ma in risposta udì solo l'eco distante della sua voce. Scoppiò in lacrime, quando ecco una voce dall'oscurità rivolgersi a lei “Chi sei ragazzina? perché piangi?” Istintivamente Susan si voltò verso la voce, e vide una figura seminascosta dalle ombre, slanciata e con lunghi capelli argentei. Si riusciva ad intravedere il petto muscoloso, e l'unica cosa che si notava dalle ombre che celavano il volto erano due occhi illuminati di una sinistra luce rossa. La giovane maga arretrò spaventata, ma continuò a fissare quella figura misteriosa... aveva paura, ma era allo stesso tempo irresistibilmente attratta ed affascinata da quell'uomo. “Io... ecco...” provò ad iniziare Susan “sono... svenuta, e... mi sono ritrovata qui...”. L'uomo rimase immobile e le rispose “Questo luogo esiste, ma non è reale, comprendi?”. Susan rimase allibita “qu-questo è forse un... sogno?”. L'uomo sembrò sorridere “Si e no. Diciamo che si tratta di una sorta di limbo tra la vita e la morte, raggiungibile da un'anima solo quando si spinge al di la delle sue capacità, oltre ai suoi limiti di sopportazione ultima.” La giovane maga si allarmò “Quindi... sono morta?” “No, non ancora, è una sorta di coma... tu per fortuna non hai subito danni gravi, puoi già ritornare al tuo mondo e sarai più forte ed agguerrita di prima.” Susan tirò un grosso sospiro di sollievo, dopodiché si rivolse all'uomo “Anche voi vi siete spinto oltre al limite?” “Si. A differenza di te tuttavia io ho sfidato il limite compiendo un'impresa che va ben oltre l'umano... mi ci vorrà ancora molto tempo per riprendermi... tuttavia ora che ci siamo visti io potrò entrare nei tuoi sogni, se lo vorrai.” Susan ci pensò “Se pensate di potermi dare consiglio venite pure, vi ascolterò... ora proverò a svegliarmi...” Si concentrò, e sentì quel mondo pian piano svanire per lasciar posto a quello reale. Le venne in mente una cosa e rivolgendosi ancora all'uomo misterioso esclamò “Il vostro nome, signore, non me l'avete...” “Ogni cosa a suo tempo ragazzina” e svanì assieme a quella dimensione di sogno.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 8/6/2008, 19:43




Capitolo 2

Il fuoco crepitava allegro nel camino, scoppiettando ripetutamente. Il giovane Oscar Darkjonas dormiva profondamente avvolto da pesanti coperte. La sua ferita era stata medicata, ma tuttavia aveva perso molto sangue e ci sarebbero voluti mesi perché guarisse completamente. Inoltre dopo aver subito danni tanto profondi era probabile che il braccio non sarebbe mai guarito del tutto, e che il giovane cavaliere non avrebbe più potuto cimentarsi in combattimento. Le giovani guaritrici che si prendevano cura di lui avevano fatto tutto il possibile, ma purtroppo i loro poteri di guarigione erano molto limitati. La ferita causata da una potente lama magica era al di la delle loro possibilità.
All'improvviso si sentì bussare alla porta. Andarono di corsa ad aprire ed ecco entrare la giovane Susan, avvolta da un mantello scuro. “Buonasera, vorrei parlare col giovane comandante dell'Armata Ribelle”. Le giovani sacerdotesse si guardarono “Non è possibile, è ferito gravemente ed ora riposa.” La maga non si scompose, ma incalzò decisa “è importante, vi prego, ne va della sua vita”. Una voce si udì dall'altra stanza “Cos'è che metterebbe a rischio la mia vita?”. Il giovane cavaliere si era svegliato ed alzatosi si dirigeva verso la stanza. Il braccio era ancora fasciato e a penzoloni, tuttavia il cavaliere procedeva già a passo sicuro. La giovane maga si rivolse al cavaliere ferito “Ho avvertito una presenza avvicinarsi al villaggio ed ho usato un incantesimo di divinazione per controllare... un Generale della Magia si avvicina al villaggio con l'obiettivo di uccidervi. “Non credo, Yingwie non volle farlo, non voleva infierire, non credo manderebbe...” “e se il Generale in questione non seguisse gli ordini di Yingwie, ma agisse di sua iniziativa? Pensateci, è una situazione rischiosa.” Il giovane Darkjonas si fece pensieroso... “chi siete voi?” “Susan Soy Lee Caybul, maga al servizio del Regno di Waitosuneki... i miei genitori morirono durante l'assalto di Kall Su al castello reale, ed il mio unico desiderio è di ottenere vendetta...” la ragazza alzò quindi la testa, gli occhi luccicavano a causa delle lacrime a stento trattenute “e intendo ora aiutare anche la vostra armata ad opporsi all'assassino dei miei genitori, io...” un'esplosione interruppe la giovane maga, ed urla disumane si alzarono dal villaggio. Uscirono di corsa e videro una figura avanzare tra le fiamme... un uomo con corti capelli neri che indossava guanti a mezze dita... Mackpein Toni Strauss, Generale del Sommo Re. “Mwahahahahahah... e così è in quella casetta che curate il comandante Oscar Darkjonas? Consegnatemelo e avrete salva la vita.” “MAI!” esclamò una giovane guaritrice. Mackpein sorrise beffardo, e mosse leggermente il dito mignolo della mano destra... la testa della guaritrice venne mozzata di netto da un sottilissimo filo d'acciaio. Susan osservò inorridita, come poteva un uomo essere tanto crudele. “Portatelo fuori o distruggo la casa...” le ragazze rimasero a fissarlo terrorizzate... “l'avete voluto voi...” alzò l'indice della mano sinistra ed abbassò l'anulare ed il mignolo, dopodiché girò lievemente il polso e chiuse la mano.

Edited by misa1812 - 8/6/2008, 21:00
 
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Big_drsch86
view post Posted on 9/6/2008, 20:08




La casa si sgretolò all'istante, ma per fortuna Oscar riuscì ad uscire in tempo evitando il crollo. “Tu... Mackpein...” esclamò rivolto al generale “Huhuhuh... vuoi batterti?” rise divertito Mackpein. “Battiti con me, invece!” gridò Susan facendosi avanti. “Una ragazza osa sfidarmi, siete messi bene...” fece il feroce generale divertito. “Ti mostrerò di cosa sono capace, mostro!” esclamò lei, dopodiché si concentrò ed iniziò a formulare il suo incantesimo “Tai To Row, Proiettile di Luce, Colpisci il Mio Nemico... ANSEM, Proiettile Esplosivo del Tuono d'Acciaio”. Diverse sfere luminose partirono dalla mano di Susan, mutandosi in dardi magici che si scagliarono immediatamente verso Mackpein, il quale però rise divertito ed alzò uno scudo magico a propria difesa. “Ma che brava bambina... dardi incantati... è tutto qui quello che riesci a fare mocciosa?” Susan lo fissò allibita, era convinta che quell'incantesimo avrebbe almeno un minimo danneggiato Mackpein, ora le toccava giocare un'altra carta. Si concentrò nuovamente, mentre Mackpein si preparava ad attaccare coi fili malefici, doveva fare in fretta... “hahahahahahaha... sei semplicemente patetica ragazzina, ora muori!” esclamò il generale della magia “GABBIA DI MILLE FILI ASSASSINI!” Susan aprì gli occhi e non si scompose, la magia prese a scorrere possente in lei “Slayerd Slayerd Balmor, Fulmine dalle Tenebre Profonde” e l'aura elettrica che prese a circondarla respinse i fili... “ma cosa...?” si sorprese Mackpein. La giovane maga lo fissò dura, “Adesso ti sistemo io... BARVOLT, Fulmine Colpisci!!!” e lanciò a Mackpein il suo potente fascio di saette. Il generale della magia venne travolto dalla scarica di fulmini e cadde a terra, sbalzato diversi metri addietro. “Presto scappiamo” gridò Susan, iniziando a correre verso la foresta. Oscar la seguì subito, lanciandosi anche lui verso il verde rifugio. Tuttavia Mackpein si rialzò in fretta... era solo lievemente bruciacchiato e molto, molto arrabbiato. Si lanciò all'inseguimento dei due, furente.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 13/6/2008, 19:41




Correvano nella foresta, quando all'improvviso una giovane donna li prese da parte. Sembrava una mezzelfa dall'aspetto e dagli abiti indissati. “Rimanete zitti e state fermi, a quello ci penso io.” “Ma...” iniziò Oscar “fidatevi, sono un'amica...” e detto questo sparì nella boscaglia.
Il generale della magia avanzava con passo sicuro in mezzo al bosco... era certo che non sarebbero potuti sfuggirgli a lungo. Improvvisamente si fermò, gettando un'occhiata fugace nel fitto del bosco... anche se non si era visto nulla era certo di aver percepito una presenza... e ne stavano giungendo diverse. Mackpein sorrise beffardo... “vi ho percepiti... anzi, percepite, quindi fatemi il favore di venir fuori allo scoperto... preferirei vedervi in faccia prima di ammazzarvi”. Uscirono allo scoperto cinque mezzelfe... portavano mantelli in grado di assumere i colori dell'ambiente circostante per mimetizzarsi, e tutte e cinque avevano gli archi puntati verso Mackpein con le frecce incoccate. Quattro di esse avevano i capelli biondi e corti, una invece aveva una lunga coda corvina che le scendeva fino alle ginocchia. Quella pareva essere la comandante del gruppo, difatti fu lei a rivolgersi al Generale della Magia. “Mackpein Toni Strauss, Generale del Sommo Re, avete sconfinato in un territorio che a voi non appartiene!” “Sciocca mezzelfa, tutto il Metalion appartiene a Kall Su, il Sommo Re dei Ghiacci! Chi osa affermare il contrario merita la morte!!!” La mezzelfa non si turbò, ma rispose fredda “Sarai tu a morire, sorelle... scoccate!”.
Le cinque lanciarono le frecce con perfetta coordinazione, tuttavia Mackpein fu rapidissimo e coi fili riuscì a bloccarle e sminuzzarle, dopodiché li fece scattare all'istante sulle guerriere. Quattro delle cinque mezzelfe furono sorprese e fatte a pezzi dall'attacco del generale. La loro comandante tuttavia riuscì a schivare l'attacco, anche se questo le tagliò i lunghi capelli all'altezza della nuca. Atterrando la guerriera estrasse due spade, una lunga e una corta, e si lanciandosi verso di lui rapida come la folgore gli urlò “MUORI MALEDETTO!!!”. All'improvviso tuttavia un'ondata di energia nera squarciò la scena separandoli entrambi. Una figura vestita di un'armatura nera si fece largo nel bosco... era John Zohr Vanderburg, paladino oscuro, anch'egli un generale della magia. La mezzelfa riuscì a schivare il colpo, non senza riportare un brutto taglio sull'avambraccio destro. “Mackpein” iniziò il paladino oscuro “pensa ad inseguire i ragazzini, io mi occuperò della ribelle.” “Va bene John... fa in fretta” sorrise Mackpein e si incamminò tranquillo nella foresta. La mezzelfa provò a scagliarsi contro di lui, tuttavia John si frappose tra i due. “Ora sono io il tuo avversario...”
 
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Big_drsch86
view post Posted on 15/6/2008, 21:34




Rimasero immobili per un attimo, John che fissava la sua avversaria con sguardo assente, i corti capelli neri mossi dalla leggera brezza che aleggiava. La mezzelfa lo osservava irrequieta, la ferita pulsava e le faceva molto male, chissà quale diavoleria aveva usato quell'individuo. Si passò la mano sinistra dietro la nuca e si rivolse a John “Ehi, ci ho messo anni a farmeli crescere... qualcuno ora dovrà pagare per questo”. Il paladino chiuse gli occhi e sorrise “Se ti può consolare continueranno a crescere ancora un po' quando sarai morta.” La guerriera si risentì parecchio per quella frecciatina sarcastica “Credi davvero di potermi uccidere così facilmente?” “Anche se io non muovessi più un dito la tua sorte è decisa, rassegnati” continuò lui “Ah si, e perché?” “Sei stata ferita dalla mia lama magica Soul Eater, basta anche un solo graffio che tramite quello essa assorbe la forza vitale di colui che è stato ferito... questa spada ti sta già risucchiando l'anima, capisci?” e nel dirlo le mostrò la spada tenendo la lama rivolta verso il basso. Un sinistro occhio rosso pulsava in mezzo all'elsa, aprendosi avido quasi a voler divorare qualcosa con quella pupilla simile ad una fessura. La guerriera lo fissò inorridita “Tu menti, non è possibile... ora ti anniento!!! TUH RE LIAN! Visione dell'Ira di Gaia!” Radici spuntarono improvvisamente dal terreno e foglie affilate come rasoi danzarono attorno al paladino, il quale tuttavia si fece avanti illeso... una fitta di dolore al braccio fece inginocchiare la mezzelfa. “E' tutto inutile, la mia armatura Black Renegade è refrattaria alle forze positive della natura, anzi, se usi la magia attivi il potere col quale Soul Eater limita fortemente l'effetto dei tuoi incantesimi... tuttavia per usare tale potere trae la forza dall'energia assimilata dalle anime, comprendi?” La povera guerriera fissò allibita il generale, doveva assolutamente togliersi da quella situazione... pose la mano sinistra sulla ferita ed iniziò a recitare un incantesimo di guarigione “Signora delle Selve, Ascolta la mia Supplica...” tuttavia la ferita non accennò minimamente a richiudersi. “Mi sono scordato una cosa... le ferite inflitte dalla Soul Eater non sono guaribili ne normalmente ne magicamente... siete in trappola. Ora vi ucciderò, per evitarvi ulteriori sofferenze.” Il paladino si preparò all'attacco, e la mezzelfa si rialzò a fatica per contrastarlo... ormai riusciva a sentire la vita scivolare via assieme al sangue di quella ferita, tuttavia non voleva, non poteva arrendersi. Si lanciò urlando contro il paladino, il quale abbassò fulmineamente la spada esclamando “GUILLOTTINE SLUGGER! Ghigliottina Nera!”
 
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Big_drsch86
view post Posted on 16/6/2008, 20:35




Mackpein si aggirava per la foresta, attento ad ogni minimo movimento attorno a se... all'improvviso si volse verso un albero esclamando “Vi ho visti... siete miei!” L'uomo lanciò i propri fili sui ragazzi nascosti dietro l'albero, ma ecco che mentre si lanciava all'attacco un enorme ragno apparve dal nulla, frapponendosi a difesa dei due giovani. Mackpein rimase allibito “Ma... non è possibile, questa è una delle tecniche di... Sean Harri?!?” “Esattamente, Generale Mackpein” la voce venne da in fondo al sentiero, ove stava una bellissima ragazza con capelli biondi ed un vestito corto, che impugnava tre o quattro pergamene stregate. “Non ti permetterò di agire oltre contro quei ragazzi” proseguì Sean “ora affronterai me, che sono uno dei tre Demoni Servitori di Arshes Nei!” “Un Demone Servitore?” si stupì Mackpein “secondo quanto si dice il vostro potere è paragonabile a quello di noi Generali del Sommo Re... lo scontro inizia a farsi interessante”. I due si misero in posizione osservandosi... cercando di individuare una minima debolezza nell'avversario. Improvvisamente si mossero, sferrando i propri attacchi. Sean estrasse fulmineamente una pergamena esclamando “Magia dell'Etichetta Maledetta! IL RAGNO MALEFICO DIVORATORE DI CORPI IMMONDI!” ed immediatamente un gigantesco ragno si materializzò pronto a divorare Mackpein. Il generale non si scompose, ma alzò deciso le mani esclamando “MALEFICI FILI CHE SMINUZZANO!”. Il colpo fece rapidamente a pezzi il ragno e raggiunse Sean facendola a brandelli. Mackpein osservò soddisfatto “Hehehe, scarsino questo Demone Servitore...” ma non fece nemmeno tempo a terminare che subito Sean apparve al suo fianco. “Muori... Arte Suprema della Magia dell'Etichetta Maledetta! DANZA INFERNALE DELLA FEBBRE ROSSA!!!”. La fanciulla scagliò contro il generale alcune etichette, le quali presero subito fuoco, tramutandosi in lingue ardenti che investirono Mackpein. Questo cadde a terra, accusando seriamente il colpo. “Co-complimenti Demone” le disse “una tattica ben congegnata... prima farmi credere di colpirvi grazie ad un'illusione, poi attaccarmi quando meno me lo aspetto col vostro colpo migliore... una tattica da vera esperta, tuttavia sconfiggere me non basta...” Nel mentre lo diceva la figura di John Zohr Vanderbourg si fece avanti minacciosa. “Demone Servitore” iniziò il paladino “perché non vi battete anche con me?” Sean indietreggiò, era cosciente del fatto che l'armatura e la spada di John le avrebbero causato non pochi problemi... un attacco diretto sarebbe servito a poco o niente, non le rimaneva che giocare nuovamente di astuzia. Si lanciò contro il paladino, sparendo all'ultimo momento e riapparendo alle sue spalle “Magia dell'Etichetta Maledetta! IL RAGNO MALEFICO DIVORATORE DI CORPI IMMONDI!” Tuttavia, questa volta il generale era preparato e reagì prontamente... “GUILLOTTINE SLUGGER! Ghigliottina Nera!” ed in un attimo il ragno fu ridotto in pezzi. Sean si teletrasportò davanti al nascondiglio dei ragazzi, i quali uscirono finalmente allo scoperto. “Guardali, che patetici...” cominciò John, ma prima che potesse finire di dirlo Susan partì con un incantesimo improvviso “VENGENDO! Onda d'Urto della Folgore Celeste!”, tuttavia il colpo si infranse contro l'armatura di John facendolo semplicemente arretrare di un passo. “Siamo un po' scarsi, signorina...” riprese sarcastico il paladino “purtroppo ora vi devo eliminare... addio.”
 
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Big_drsch86
view post Posted on 18/6/2008, 22:21




Nel frattempo anche Mackpein si era rialzato e si apprestò ad attaccare anche lui. I due generali si prepararono a sferrare i loro colpi mortali, quando ecco che un muro di energia magica si alzò a separare i due gruppi. I due generali furono istantaneamente respinti e finirono a terra. “Ma cosa...” fece John stizzito “Un incantesimo clericale di alto livello” rispose Mackpein... “mi chiedo chi possa averlo lanciato.” I ragazzi rimasero allibiti, ma Sean subito li prese per mano “Fuggiamo, svelti!” e si lanciarono di corsa nella foresta. Dopo aver corso per un paio di miglia si fermarono. Subito Susan domandò “Scusi, ma chi è che ha lanciato quell'incantesimo? Non certo lei, era una magia clericale, mi sembra.” “Brava, vedo che te ne intendi” rispose sorridendo Sean, “anch'io mi chiedo chi...” Improvvisamente una figura apparve dietro ai ragazzi. Era un uomo sulla quarantina, alto e robusto, con capelli corti e baffoni neri. Indossava un'armatura e sopra essa una tunica bianca. “Ho alzato io quella barriera. Mi presento, Geo Nort Sort, Gran Sacerdote dello scomparso regno di Meta Likana al vostro servizio.” Sean rimase sorpresa “Voi dunque? Credevo foste morto in quella tremenda battaglia.” “Lo credevo anch'io, ma mi sono ritrovato in questa foresta, illeso. Ho stretto un'alleanza con le custodi di questi boschi, le quali mi hanno sempre nascosto da Kall Su, ma oggi sono dovuto intervenire... Purtroppo due Generali della Magia sono una minaccia tale da richiedere il mio diretto coinvolgimento, ora la situazione si fa più pericolosa. Dobbiamo fuggire di qui, presto le armate di Kall Su arriveranno e raderanno al suolo la foresta.” “Dove andremo?” domandò preoccupato Oscar. “Lontano da qui, in un luogo dove possiate riorganizzarvi e continuare la vostra battaglia” rispose Geo “vi ci condurrò io, e provvederò anche ad addestrare voi, giovane Oscar Darkjonas, per far si che diveniate un cavaliere in grado di condurre seriamente un'armata che si opponga a Kall Su.” A quel punto Sean si fece avanti “Io potrei insegnare qualcosa alla ragazza, sono una praticante delle Arti Magiche di alto livello, penso che potrei aiutarla a migliorare.” Geo fece un segno di assenso, dopodiché tutti e quattro si avviarono lungo il sentiero.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 22/6/2008, 10:52




Capitolo 3

Erano ormai settimane che i giovani si addestravano sotto l'attenta guida dei loro maestri. La ferita di Oscar era guarita in pochi giorni grazie alle capacità taumaturgiche di Geo, ed ora il giovane cavaliere stava imparando a temprare il proprio corpo con duri allenamenti. Susan aveva iniziato subito a studiare antichi tomi ed a tentare di lanciare potenti sortilegi. Sean poteva anche sembrare una ragazzina, ma era un'insegnate esigente e severa. Ogni volta le faceva provare i nuovi incantesimi in battaglia, evocando potenti mostri grazie alla Magia dell'Etichetta Maledetta, e la povera Susan si trovava a dover fronteggiare coi suoi sortilegi situazioni sempre più complicate. Quando si lamentava del fatto che i mostri l'attaccavano subito Sean le rispondeva “In battaglia non ti lasciano il tempo di lanciare il tuo sortilegio, te lo devi trovare.”
Susan giaceva sfinita sul suo letto, e cadde in un sonno profondo. Si ritrovò in un'oscura foresta, ed ecco verso di lei venire il tizio misterioso coi lunghi capelli d'argento. “Finalmente ci si rivede... ne è passato di tempo” iniziò lui. “Oh... voi... ecco... sono successe tante cose, sapete, mi hanno inseguita e cercata di uccidere...” “ma davvero? E chi mai avrebbe cercato di uccidere un così bel fiore?” Susan arrossì... si sentiva un po' in imbarazzo a ricevere complimenti da quel tizio misterioso. “ecco... due generali di Kall Su... volevano uccidere un mio amico ed io l'ho difeso” “Kall Su? E cosa sta facendo?” “Sta tiranneggiando su tutto il mondo conosciuto, quel maledetto” “Davvero? Io sapevo che Kall Su è sempre stato conosciuto come uomo giusto e illuminato, non come un tiranno spietato e sanguinario.” “No, è un mostro. Ha sottomesso con la forza il nostro regno e ha ucciso i miei genitori... io...” e cadde in ginocchio, le lacrime che ormai scendevano copiose lungo le guance “IO LO ODIO!!!” L'uomo misterioso le si avvicinò e le poggiò una mano sulla spalla. “Lo vuoi uccidere? Vuoi vendicarti?” “Si! Voglio fargliela pagare!!!” rispose Susan tra le lacrime. “Capisco... sappi che però ti sei imbarcata in un'impresa che credo vada al di la di ogni tua possibilità.” “Non credo, io un giorno lo distruggerò” “Se ne sei convinta... sappi però che Kall Su è tra gli stregoni più potenti che esistano su questo mondo. Alla tua età padroneggiava già l'incantesimo proibito Testament, dopo solo pochi anni di addestramento. La sua potenza attualmente è smisurata, e sono pochi quelli che possono tenergli testa.” Susan pestò i pugni a terra, rabbiosa “Io lo farò!” “Se ne siete convinta... io non posso certo fermarvi, sono costretto nel mio limbo ricordate?” “Si...” Susan alzò lo sguardo verso il misterioso individuo, anche se le era vicino i suoi lineamenti rimanevano celati dalle ombre. “Signore” riprese lei “voi... potreste... misurarvi con Kall Su?” “E chi lo sa...” rispose lui sorridendo “forse... ora va, è ora che ti svegli.”
 
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Big_drsch86
view post Posted on 23/6/2008, 21:36




Oscar entrò nella stanza. Il suo corpo si era fatto decisamente più muscoloso e robusto. Oltre ad essere alto era anche possente ora. “Non c'è che dire, l'addestramento do Geo è duro ma funziona” iniziò lui “come va con Sean?” “E' un'ottima insegnate, severa ed esigente, ma è giusto così” rispose Susan “in battaglia nessuno ti fa sconti, è inutile che te ne facciano quando ti addestrano.” “Già...” fece lui guardando fuori dalla finestra... si vedeva tutta la valle. Da li riuscirono a notare un esercito che dalle colline scendeva verso uno dei villaggi a valle. “Accidenti” esclamò il giovane cavaliere “le truppe di Kall sono arrivate fin qua! Dobbiamo fare qualcosa.” Susan si preoccupò non poco “Non so se è il caso di esporci, tuttavia se si stabiliscono in valle per noi sono problemi... occorre una strategia per riuscire a fermare l'armata.” “Beh scusa... ma credo che ormai tu disponga di incantesimi tali da poter per lo meno fermare un vasto numero di soldati.” Nel frattempo entrò Sean “Ragazzi, un'armata condotta da uno dei dodici generali sta scendendo in valle” “Si, lo sappiamo” rispose pronta Susan “Bene” proseguì Sean “è il modo giusto per mettere alla prova le vostre capacità. Fermate l'armata e catturate oppure uccidete il generale. Mi raccomando, non fatelo scappare oppure farà rapporto a Kall Su.” “Agli ordini!” esclamarono i due ragazzi entusiasti, dopodiché corsero a prepararsi. Geo li stette a fissare in silenzio mentre entusiasti si lanciavano nella missione... era preoccupato dal fatto che nonostante si fossero entrambi allenati duramente, potessero avere la presunzione di ritenersi immediatamente più forti dell'avversario e in tal modo fare qualche passo falso.
 
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Big_drsch86
view post Posted on 25/6/2008, 19:10




L'armata procedeva tra le verdi colline. In testa ad essa su un destriero bianco vi era una figura avvolta in un mantello verde scuro, simile a quelli usati dai druidi. Procedevano con passo abbastanza spedito, dirigendosi decisa verso il villaggio. Improvvisamente tuttavia una barriera di fuoco divampò in mezzo a loro, facendo impennare i cavalli e causando reazioni di scompiglio generale. Solo il generale riuscì a domare subito la propria bestia mentre l'armata bruciava, e subito scese da cavallo guardandosi attorno con aria preoccupata. Sulla sommità della collina stavano Oscar e Susan, i quali contemplavano soddisfatti l'armata spaventata da quel muro di fiamme. “Siete stati voi ad attaccare?” domandò il generale “Si” rispose Oscar “e adesso preparati perché ti uccideremo.” Il generale non si scompose “Sarete voi a morire... TUH RE LIAN! Visione dell'Ira di Gaia!” Immediatamente radici appuntite spuntarono dal terreno cercando di colpire i ragazzi, mentre un potente vento affilato come la lama di un rasoio prese a sferzarli. Susan faticò non poco ma riuscì a proteggere entrambi con uno scudo magico, dopodiché passò al contrattacco. “Thkiss Rathsow Megamegade! SODOM Visione d'Inferno Tagliente!” Il generale parve essere investito da quelle lame invisibili, ma ad andare in brandelli fu solo il mantello. Il generale rotolò a terra per poi prontamente rialzarsi. Era una ragazza con lunghi capelli neri ed occhi scurissimi. Non appena Susan la vide rimase allibita... quella ragazza somigliava troppo alla sorella, partita quando era ancora bambina. “Complimenti ragazzi” fece il generale “non ve la cavate male, purtroppo ora dovrò uccidervi. Mi presento, Sheela Ee Lee, Generale al servizio del Sommo Re” Non appena sentì il nome Susan rimase scioccata... era lei, la sorella partita tanto tempo fa, quando lei era ancora bambina. Com'era possibile che essa fosse un generale al servizio dell'uomo che aveva ucciso i suoi... i loro genitori. Possibile che non lo sapesse?
 
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Big_drsch86
view post Posted on 27/6/2008, 19:55




Sheela iniziò a concentrarsi per lanciare un altro incantesimo “Jay Speer Stroh Bahr! Ricevi l'Erede delle Nere Ceneri e Sorgi dalle Fauci di Jotun! INFLAMES Vortice Infuocato Sotterraneo!” Immediatamente la terra si spaccò in più punti ed un fortissimo vento vulcanico iniziò a sferzare la zona... un cupo ruggito si destò dalle profondità del terreno ed ecco che questo esplose. Una vera e propria eruzione vulcanica investì i giovani combattenti. Susan si riscosse ed alzò il suo scudo magico a difesa di entrambi, questa volta tuttavia fu estremamente difficile riuscire a reggere e i due ragazzi subirono una certa quantità di danni a causa dell'immenso calore. “Magia Druidica” fece Oscar “potrebbe essere rischioso anche affrontarla in corpo a corpo e... ehi! Che ti succede Susan!” La giovane maga era a terra inginocchiata, e fissava Sheela con occhi pieni di lacrime e sgomento... sua sorella aveva appena tentato di ucciderla... Quest'ultima partì per l'attacco finale, sfoderando lunghissimi artigli coi quali trafiggere Susan “MUORI!” esclamò Sheela, ma per fortuna intervenne prontamente Oscar “Tecnica Segreta dei Cavalieri delle Tempeste! STORMWAVE!” L'onda d'urto generata dalla spada del giovane cavaliere sorprese Sheela che fu sbalzata a diversi metri. Si rialzò seriamente ferita, ed Oscar si preparò ad assestare il colpo di grazia, quando Susan si riscosse urlando “NO! Quella donna è mia sorella! Non la uccidere!” Sheela la guardò male “Prima cosa: io con te non ho alcun legame di parentela! Seconda cosa: io sono un uomo! Kall Su odia le donne e non ne accetterebbe mai una tra i suoi generali!” Susan tuttavia non le credette e si lanciò verso di lei. Afferratala per le braccia le urlò “Sheela, non ti ricordi? Sono Susan, la piccola Susan... ricordi quando giocavamo insieme? Quando tu mi cantavi la ninna nanna alla sera? Quando...” e crollò a terra singhiozzando. Sheela rimase allibita, dopodiché le sollevò il mento per guardarle negli occhi pieni di lacrime “Susan... per gli dei... la mia sorellina... dopo tanto tempo...”
Adesso anche gli occhi di Sheela luccicavano, ed Oscar rinfoderò la spada sentenziando “Io non ci capisco più nulla...” Le due si abbracciarono e si strinsero forte, dopodiché Sheela guardò Susan “Accidenti come sei cresciuta... ormai sei una donna adulta anche tu...” Susan sorrise, ma poi ricordò perché Sheela era li e le chiese “Sheela, perché servi il Sommo Re dei Ghiacci. Unisciti a noi ed insieme lo sconfiggeremo!” “No, Susan... tu non capisci. Kall Su è un uomo giusto e illuminato, ed inoltre io gli ho giurato fedeltà, io...” “Sheela, non lo sai? Ha ucciso i nostri genitori durante l'assalto a Waitosuneki, senza pietà alcuna... senza pensare che avevano figli a casa ad aspettarli...” “Lo so... ma vedi Susan... io...” “Cosa c'è Sheela?” Ormai le lacrime rigavano le guance del generale “Io lo amo Susan... e non importa quello che ha fatto... io sono innamorata di lui, del Sommo Re dei Ghiacci... di Kall Su...” “Co... com'è possibile... come puoi amare un mostro del genere...” “No Susan! Lui è un uomo giusto ed illuminato!” fece Sheela tra le lacrime “Lord Kall non è così crudele come credi... lui ha in progetto la creazione di una società ideale, nella quale tutti potranno vivere felici... il Regno della Magia, in cui non vi saranno più sofferenza, ne dolore! Purtroppo per la realizzazione del sogno di Lord Kall sarà necessario versare del sangue... ma purtroppo è un tributo necessario...” Susan si allontanò dalla sorella “Come puoi dire questo? Come puoi dire che il sangue è un tributo necessario?” “Susan... credi davvero che se si lasciasse tutto così com'è non sarebbe versato del sangue? Ogni giorno persone muoiono a causa della crudeltà dei loro oppressori... tra il versare del sangue così ed il versarlo per l'utopia scelgo l'utopia.” “Ma Sheela... e i nostri genitori? Lui li ha uccisi!” “Lo so... purtroppo sono le dure leggi della guerra! Il più forte trionfa e il debole viene schiacciato... a me dispiace ma alla fine la colpa non è ne loro ne di Kall... loro avrebbero potuto fuggire” “No! Erano fedeli alla famiglia reale e quindi avrebbero dovuto combattere fino alla fine” “Allora sono morti di una morte onorevole... loro combattevano per la famiglia reale di Waitosuneki, Lord Kall per la realizzazione del suo sogno... chi era nel torto tra loro? Nessuno...” “Sheela, come puoi dire che Kall è tanto giusto? Opprime i popoli e la sua stregoneria sta scatenando un'era glaciale sul nostro mondo!” “Io l'ho conosciuto... è un uomo speciale... ed ora te lo proverò” Sheela chiuse gli occhi ed evocò la sua Magia Bardica suonando l'arpa... Susan esitò un attimo poi le chiese “Cosa vuoi...” “Shhhh... ti mostrerò il giorno in cui ho incontrato quell'uomo... SILVER MIRROR. Specchio Custode dei Ricordi Perduti!” Uno specchio argenteo si materializzò dinnanzi a Sheela, e dentro ad esso iniziarono ad apparire immagini. Un lampo di luce bianca e Susan si trovò a vivere il ricordo della sorella come se fosse una visione...
 
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Big_drsch86
view post Posted on 6/7/2008, 21:35




Sheela vagava per le strade del paese suonando la sua arpa, il suo addestramento di Bardo e Druido era finito, ed ora voleva mettersi in cerca di qualche avventura. Ad un certo punto dinnanzi a lei passarono dodici uomini, uno a cavallo e gli altri undici a piedi: erano Kall e i generali della magia. Stavano discutendo tra di loro di qualcosa, e Sheela non seppe resistere alla tentazione di origliare. “Mio signore, ritiene veramente che in questo piccolo villaggio troveremo il dodicesimo generale che cerca?” domandò ad un certo punto Yingwie Von Malmsteen “Ne sono certo, Yingwie” rispose Kall. “Ma signore” continuò il cavaliere “è un villaggio tanto piccolo e sperduto...” “Non devi mai lasciarti fuorviare dalle apparenze, amico mio” continuò lo stregone “spesso le piccole cose nascondono grandi sorprese.” Sheela decise di seguirli di nascosto... finché non giunsero ad una locanda, nella quale si fermarono per mangiare. Mentre mangiavano entrò un guerriero dall'aria feroce. Era enorme, con una lunga barba e lunghi capelli biondi, brandiva un'ascia bipenne grande circa quanto un uomo. Sbatté violentemente la porta e si diresse verso Kall Su esclamando “Buongiorno o potente stregone del ghiaccio... mi risulta cerchiate un nuovo generale, beh... l'avete trovato...” “Mmmm... non credo” rispose Kall con aria divertita “E perché mai?” domandò l'enorme figuro “Perché un generale della magia sa che non bisogna disturbarmi mentre sto mangiando” continuò Kall, dopodiché lo fissò per un attimo, e il bestione fu sbalzato fuori dalla locanda da una forza invisibile... si rialzò con la barba coperta di ghiaccioli e il viso livido di rabbia “Come osi prenderti gioco di me... TI AMMAZZO!” tuonò il guerriero, ma prima ancora che potesse stringere le dita attorno al manico della sua arma un lampo attraversò lo spiazzo... “LAMA IMPERIALE CHE FENDE LA NOTTE!” e l'energumeno rovinò nuovamente diversi metri addietro, gravemente ferito. Yingwie si parò maestoso tra lui e l'ingresso della locanda. “Lord Kall ha appena detto che odia essere disturbato mentre mangia... se non vuoi morire ora vattene. Il tizio scappò impaurito e Yingwie rientrò soddisfatto del proprio lavoro. Uno spadaccino fece per avvicinarsi, ma Kall subito sentenziò “Se non sai fare meglio di Yingwie non mi serve un altro spadaccino” e subito il tizio si ritirò in un angolo. Finirono di mangiare, dopodiché Kall decise di concedere loro un paio d'ore di svago. Rimase alla locanda con Yingwie e pochi altri, mentre la maggior parte uscì in paese... Sheela decise di farsi avanti, e si presentò a lui servendogli un calice di vino. Kall lo fissò incuriosito, ma subito Yingwie esclamò “Signore attento, potrebbe essere avvelenato” e prese a squadrar male Sheela “Ne dubito Yingwie, solo uno sciocco non saprebbe che: per prima cosa uno stregone del mio livello certamente è in grado di individuare veleni magicamente, e seconda cosa che grazie alla magia del gelo la quasi totalità dei veleni è annullabile.” Si volse verso Sheela “Grazie, signor...” “Sh-sheela Ee Lee... sono un... avventuriero di passaggio e...” ma non fece tempo a finire la frase che subito la porta fu spalancata ed entrò un tizio vestito con una lunga tunica blu notte. “Kall Su! So che siete venuto fin qui per cercare un nuovo generale, ebbene, sappiate che sono io l'uomo che fa per voi... Romeus Mitchell, Arcimago della prestigiosa Accademia di Areonya” Kall lo fissò perplesso “Ehm... scusate, ma cosa vi fa pensare che io abbia bisogno di un mago? Non sapete che sono uno stregone?” “Si, certo, ma vi sorprenderete di quanto io possa essere abile... quasi al vostro livello, oserei dire” “Quasi al mio livello?” chiese Kall palesemente divertito “Quasi al livello del miglior allievo del leggendario Dark Schneider? Se ne siete convinto voi...” “Avanti su, lanciate un qualsiasi incantesimo e lo respingerò senza problemi!” Kall lo guardò ancora più perplesso “Se lo volete voi... tenetevi pronto... THANATOS! Inferno del Feretro di Ghiaccio!” subito una coltre di energia gelida calò sull'arrogante mago, riducendolo ad un blocco di ghiaccio. Kall scosse la testa “Che perdita di tempo...” e con un gesto dissolse la prigione di ghiaccio “mi hai già fatto perdere abbastanza tempo, ora va... Arcimago” proseguì con una marcata punta di sarcasmo. A quel punto si alzò dal tavolo, e sorseggiò da boccale. Fece per uscire quando Sheela timidamente lo chiamò “Eh... signor Kall...” “Si, dimmi” “ecco io...” proseguì imbarazzata Sheela “mi chiedevo se... potessi...” Kall la fissò “Vuoi diventare uno dei miei generali, non è così?” “S-si... io...” “Mmmm... vedo che hai un talismano druidico con te, ed anche un'arpa... oltre che un Druido sei anche un Bardo... suonami qualcosa” “Co-come?” “Suonami qualcosa ti ho detto”. Sheela impugnò l'arpa e iniziò a pizzicare timidamente le corde, poi prese via via sempre più sicurezza ed iniziò a cantare, un canto epico e triste, che parlava di amori perduti in battaglia. Kall rimase immobile ad ascoltare, nel frattempo anche gli altri generali si riunirono. Finita la canzone Sheela si trovò addosso tutti quegli occhi, ma soprattutto notò che Kall la fissava, il suo sguardo era profondo, e inoltre non le pareva gelido, forse... “Mai sentita una melodia tanto dolce e commovente” sentenziò lo stregone dei ghiacci “e sia, ti prenderò” “Ma signore... che utilità può...” chiese impulsivamente Mackpein “Che utilità?” domandò al suo generale Kall “l'utilità della bellezza, l'utilità della magia della musica, l'utilità di un canto che rinfranca il morale della truppa prima, durante e dopo la battaglia... Questa è l'utilità di un Bardo, e poi essendo anche un Druido si saprà difendere, non ci sarà certo d'intralcio. E inoltre...” e così dicendo sorseggiò una buona quantità d'idromele dal boccale “ha gusto nello scegliere cosa portarmi da bere... ottimo vino ragazzo, complimenti. Seguici ora, sei al mio servizio, se ti va.”
 
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