| Sheela vagava per le strade del paese suonando la sua arpa, il suo addestramento di Bardo e Druido era finito, ed ora voleva mettersi in cerca di qualche avventura. Ad un certo punto dinnanzi a lei passarono dodici uomini, uno a cavallo e gli altri undici a piedi: erano Kall e i generali della magia. Stavano discutendo tra di loro di qualcosa, e Sheela non seppe resistere alla tentazione di origliare. “Mio signore, ritiene veramente che in questo piccolo villaggio troveremo il dodicesimo generale che cerca?” domandò ad un certo punto Yingwie Von Malmsteen “Ne sono certo, Yingwie” rispose Kall. “Ma signore” continuò il cavaliere “è un villaggio tanto piccolo e sperduto...” “Non devi mai lasciarti fuorviare dalle apparenze, amico mio” continuò lo stregone “spesso le piccole cose nascondono grandi sorprese.” Sheela decise di seguirli di nascosto... finché non giunsero ad una locanda, nella quale si fermarono per mangiare. Mentre mangiavano entrò un guerriero dall'aria feroce. Era enorme, con una lunga barba e lunghi capelli biondi, brandiva un'ascia bipenne grande circa quanto un uomo. Sbatté violentemente la porta e si diresse verso Kall Su esclamando “Buongiorno o potente stregone del ghiaccio... mi risulta cerchiate un nuovo generale, beh... l'avete trovato...” “Mmmm... non credo” rispose Kall con aria divertita “E perché mai?” domandò l'enorme figuro “Perché un generale della magia sa che non bisogna disturbarmi mentre sto mangiando” continuò Kall, dopodiché lo fissò per un attimo, e il bestione fu sbalzato fuori dalla locanda da una forza invisibile... si rialzò con la barba coperta di ghiaccioli e il viso livido di rabbia “Come osi prenderti gioco di me... TI AMMAZZO!” tuonò il guerriero, ma prima ancora che potesse stringere le dita attorno al manico della sua arma un lampo attraversò lo spiazzo... “LAMA IMPERIALE CHE FENDE LA NOTTE!” e l'energumeno rovinò nuovamente diversi metri addietro, gravemente ferito. Yingwie si parò maestoso tra lui e l'ingresso della locanda. “Lord Kall ha appena detto che odia essere disturbato mentre mangia... se non vuoi morire ora vattene. Il tizio scappò impaurito e Yingwie rientrò soddisfatto del proprio lavoro. Uno spadaccino fece per avvicinarsi, ma Kall subito sentenziò “Se non sai fare meglio di Yingwie non mi serve un altro spadaccino” e subito il tizio si ritirò in un angolo. Finirono di mangiare, dopodiché Kall decise di concedere loro un paio d'ore di svago. Rimase alla locanda con Yingwie e pochi altri, mentre la maggior parte uscì in paese... Sheela decise di farsi avanti, e si presentò a lui servendogli un calice di vino. Kall lo fissò incuriosito, ma subito Yingwie esclamò “Signore attento, potrebbe essere avvelenato” e prese a squadrar male Sheela “Ne dubito Yingwie, solo uno sciocco non saprebbe che: per prima cosa uno stregone del mio livello certamente è in grado di individuare veleni magicamente, e seconda cosa che grazie alla magia del gelo la quasi totalità dei veleni è annullabile.” Si volse verso Sheela “Grazie, signor...” “Sh-sheela Ee Lee... sono un... avventuriero di passaggio e...” ma non fece tempo a finire la frase che subito la porta fu spalancata ed entrò un tizio vestito con una lunga tunica blu notte. “Kall Su! So che siete venuto fin qui per cercare un nuovo generale, ebbene, sappiate che sono io l'uomo che fa per voi... Romeus Mitchell, Arcimago della prestigiosa Accademia di Areonya” Kall lo fissò perplesso “Ehm... scusate, ma cosa vi fa pensare che io abbia bisogno di un mago? Non sapete che sono uno stregone?” “Si, certo, ma vi sorprenderete di quanto io possa essere abile... quasi al vostro livello, oserei dire” “Quasi al mio livello?” chiese Kall palesemente divertito “Quasi al livello del miglior allievo del leggendario Dark Schneider? Se ne siete convinto voi...” “Avanti su, lanciate un qualsiasi incantesimo e lo respingerò senza problemi!” Kall lo guardò ancora più perplesso “Se lo volete voi... tenetevi pronto... THANATOS! Inferno del Feretro di Ghiaccio!” subito una coltre di energia gelida calò sull'arrogante mago, riducendolo ad un blocco di ghiaccio. Kall scosse la testa “Che perdita di tempo...” e con un gesto dissolse la prigione di ghiaccio “mi hai già fatto perdere abbastanza tempo, ora va... Arcimago” proseguì con una marcata punta di sarcasmo. A quel punto si alzò dal tavolo, e sorseggiò da boccale. Fece per uscire quando Sheela timidamente lo chiamò “Eh... signor Kall...” “Si, dimmi” “ecco io...” proseguì imbarazzata Sheela “mi chiedevo se... potessi...” Kall la fissò “Vuoi diventare uno dei miei generali, non è così?” “S-si... io...” “Mmmm... vedo che hai un talismano druidico con te, ed anche un'arpa... oltre che un Druido sei anche un Bardo... suonami qualcosa” “Co-come?” “Suonami qualcosa ti ho detto”. Sheela impugnò l'arpa e iniziò a pizzicare timidamente le corde, poi prese via via sempre più sicurezza ed iniziò a cantare, un canto epico e triste, che parlava di amori perduti in battaglia. Kall rimase immobile ad ascoltare, nel frattempo anche gli altri generali si riunirono. Finita la canzone Sheela si trovò addosso tutti quegli occhi, ma soprattutto notò che Kall la fissava, il suo sguardo era profondo, e inoltre non le pareva gelido, forse... “Mai sentita una melodia tanto dolce e commovente” sentenziò lo stregone dei ghiacci “e sia, ti prenderò” “Ma signore... che utilità può...” chiese impulsivamente Mackpein “Che utilità?” domandò al suo generale Kall “l'utilità della bellezza, l'utilità della magia della musica, l'utilità di un canto che rinfranca il morale della truppa prima, durante e dopo la battaglia... Questa è l'utilità di un Bardo, e poi essendo anche un Druido si saprà difendere, non ci sarà certo d'intralcio. E inoltre...” e così dicendo sorseggiò una buona quantità d'idromele dal boccale “ha gusto nello scegliere cosa portarmi da bere... ottimo vino ragazzo, complimenti. Seguici ora, sei al mio servizio, se ti va.”
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