Una saetta magica attraversò il buio corridoio schiantandosi contro l'enorme portale di ferro scardinandolo in un sol colpo.
Le giovani guerriere fissarono incredule quanto era riuscito a fare sollevvando un solo dito e lasciando esplodere un poco della sua potente magia.
- Straordinario!
Dark, impassibile, camminò di fronte a loro fermandosi qualche passo dopo, fissando il fondo del corridoio aggrottando la fronte.
- State indietro - ordinò loro con aria imperativa - a lei penso io.
Le donne non capirono fino a quando l'ombra si staccò dal fondo dell'oscurità e si stagliò nella penombra.
La straga Ikal Monroe aveva occhi rossi come il fuoco, animati da una rabbia che l'attraversava come una scarica elettrica. I lunghi capelli azzurri erano stranamente acconciati in due grosse e tese code lateraliche rendevano ancor più il suo aspetto demoniaco.
- Chi ha osato disturbarmi?
La sua voce, da una parte suadente e mielosa, rivelava la sua forza oscura.
La magia le esplose dalle dita come una freccia rossastra che si scagliò verso di loro, inaspettatamente però il dardo magico si infranse di fronte a loro, respinto da una invisibile barriera.
- Uno stregone? - domandò aggrottando la fronte e fissando Dark Schneider che non si scompose - Chi sei tu per osare conntrapporti a me, Ikal Monroe?
Senza risponderle avanzò ancora facendo infuriare ancor di piùla strega che richiamò la magia con rabbia.
Gli incantesimi che gli lanciò contro furono deviati o respinti lasciando la strega ammutolita.
- Credi veramente di poterti battere con me? - fece allargandosi in un sorriso violento - Non sarà certo una donna a piegarmi!
La magia di Dark Schneider esplose investendola, Ikal si riparò il corpo con le braccia, incrociandole di fronte al viso abbassato, mentre la magia defluiva.
- Cosa...
La mano di lui si posò sopra il suo seno nudo fissandola come un padrone fissa il proprio cane.
- Non provarci di nuovo se vuoi restare viva! - fece stringendo il seno nel palmo della mano con uno sguardo carico di disapprovazione - Da oggi tu mi appartieni... sarai uno dei miei generali - ordinò inflessibile - Non ti avvicinerai alle donne che reputerò mie... da oggi questo sarà il mio harem!
Ikal tentò di replicare ma la presa di Dark Schneider sembrava imbrigliarla.
- Ti farò assaporare quanto è desiderabile il mio "beep" dentro di te - le sussurrò al suo orecchio - dopo di ciò sono certo che i tuoi gusti cambieranno decisamente Ikal! - fece mordicchiandogli l'orecchio facendole sanguinare il lobo, passandosi la lingua sulle labbra per bere quella goccia di sangue.
La magia che scorreva dentro di lui, senza inibizioni, aveva allertato i sensi di Ikal facendole suo malgrado riconoscere che le parole di lui non erano vuote ma piene di verità.
La strega fu quindi costretta a riconoscere la sua superiorità ed inaspettatamente cedette a lui inginocchiandosimentre la sua mano gli sfiorava il volto.
- Ti ubbidirò - promise - ti sarò fedele...
- Non te ne pentirai - le sollevò il viso fissandola intensamente negli occhi.
Le guerriere osservavano incredule la scena, per un lungo istante non capirono se quella situazione andasse o meno a loro favore.
Dark Schneider la superò e si avviò all'interno della stanzadove solo la luce di alcune candele rischiaravano l'interno, un forte odore di incensi si spandeva al suo interno.
L'enorme letto, disfatto, accoglieva il corpo nudo di una giovane donna i cui polsi erano incatenati alla spalliera del letto da una sottile catena d'oro.
Gli occhi spaventati della ragazza fissarono la sagoma di Dark Schneider titubanti, mentre il viso si imporporava al pensiero del suo corpo nudo.
- Ikal... questa donna è vergine?
- Sì mio Signore!
- Ti sei divertita con lei?
- Non ho potuto... siete arrivati prima che...
Dark fissò le catene e la magia fece scattere la chiusura, liberandola. Si raggomitolò in un angolo, spaventata.
- Principessa Nenese...
Dark si voltò e fissò le guerriere, a cui si era unita anche l'esperta della magia delle etichette sopravvissuta allo scontro.
- Come vi avevo promesso ho liberato la vostra principessa... ora mi prendo quel che mi spetta - fece sfilandosi la cintura e liberandosi degli abiti.
Un'esclamazione di stupore colse tutte loro mentre afferrava Nenese e la gettava sotto di sè, iniziando a baciarle il seno con la lingua facendola arcuare imbarazzata.
- Ti faccio mia come ricompensa per averti salvata dalla strega - spiegò sistemandosi sopra di lei - e dopo prenderò la verginità anche delle tue guardie come vuole la tradizione - fece gettando un'occhiata divertita alla hobibbit - sarete le prime del mio harem privato!
Poi, come una malia, si ritrovarono a soddisfare i suoi desideri lussuriosi assieme a Ikal Monroe.
FINE