Ikal Monroe vs Dark Schneider

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view post Posted on 25/5/2008, 20:48
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Deeta Darks

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PROLOGO




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Le lunghe dita laccate rosse sfiorarono la sua lingua avvertendone il caldo piacere che la pervadeva.
Ogni volta che portava con sè una nuova preda si sentiva cullata dal piacere di sfiorare quel giovane corpo e coccolarlo per un po', assaporando il dolce tepore di quel corpo spaventato come un pulcino pigolante stretto in una tela di ragno.
Il piacere era quello che bramava, il piacere che sapeva darle solo la presenza di una donna piacente, ancora nel fiore degli anni.
E nel suo harem privato erano le donne a riempire le sue stanze.
Giovani, ardite, piagnucolanti, vigorose e ribelli.
Il suo harem personale, raccolta dei più svariati virgulti di quelle terre.
E lei, Ikal Monroe era l'unica che ne beneficiava tra le mura impenetrabili del suo castello.

* * *

 
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view post Posted on 27/5/2008, 08:00
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Deeta Darks

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Lo stregone osservava con aria indifferente l'imponente costruzione che si ergeva sul picco isolato.
La sua vista, geneticamente modificata, permetteva di vedere oltre la vista di un normale essere umano, questo grazie anche alla magia che padroneggiava con arguzia.
Una folata di vento gli agitò i lunghi capelli solleticandogli la pelle nuda del torace impreziosito da una lunga collana di pietre dure dai colori forti e caldi.
- Quindi è qui che quella strega si rifugia...
Era giunto in quelle terre ascoltando le gesta di una potente strega che aveva rapito nei regni vicini le giovani donne più belle per farsene un harem.
E lui, Dark Schneider, non poteva certo permettere a una strega lesbica di appropriarsi di quelle giovani e pure donne per i suoi saffici scopi.
Quelle donne dovevano appartenere a lui soltanto!
- Mi è sempre piaciuta l'idea di un harem tutto mio... - fece abbozzando un sorriso - quella strega mi ha facilitato le cose...
Prese a discendere lentamente la scoscesa stradina immaginandosi già attorniato da quelle gattine desiderose di esser salvate, certamente si sarebbero concesse piacenti al suo desiderio pur di esser salvate da quell'arpia.
Lui le avrebbe accontentate senza pensarci.
- Arrivo a salvarvi...

* * *


 
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view post Posted on 2/6/2008, 20:22
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Deeta Darks

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- Mia Signora... - proruppe incapace di zittirsi - riporteremo la principessa a castello a costo della nostra stessa vita! - strinse nervosamente il pugno senza distogliere gli occhi da quelli della loro Regina - Quella strega malvagia soffocherà nel suo stesso sangue - promise ardimentosa.
La donna, che si stagliava esile ma imperiosa nel centro della piccola cappella, fissava il capo delle guardie con un misto di compatimento e speranza.
- Si pentirà di aver osato tanto - fece frenando a stento il rancore - aver osato intaccare la purezza della nostra guida...
- Andate, riportatemela qui e infliggete a quella strega la punizione che merita!
Congedata tanto frettolosamente fu costretta a lasciare la cappella stringendo ancora i pugni per fermare la rabbia che le si agitava in corpo.
Solo due notti prima la loro principessa dormiva tranquilla nella torre più alta del roccaforte, all'alba il boato di un'esplosione aveva destato tutti dal sonno ristoratore per metterle di fronte al ratto che era stato compiuto da quella strega.
Undici paia di occhi si posarono sulla donna che ancora era immersa nei suoi pensieri.
- Capitano...
Fissò severa i suoi soldati, pronta ad impartir loro ordini.
- Andiamo... non indugiamo oltre... la Regina ci concede l'onore di riportare al castello la principessa Nenese.
Sui visi dei suoi soldati si delineò un sorriso di compiacimento, era concesso loro riscattarsi per non aver impedito a quell'intrusa di penetrare nel castello e rapire la principessa.
- O la principessa o la morte...riscattiamo il nostro onore!
Nessuno fiatò e lasciarono il castello alla luce di una luna tanto pallida che persino le loro ombre sbiadite parvero intente ad abbandonarli.

* * *

 
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view post Posted on 4/6/2008, 21:48
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Deeta Darks

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CAPITOLO 1




La notte era discesa veloce, la luce già fioca della stanza rendeva l'atmosfera ancora più soffusa si udiva solo il gemito di quelle fanciulle che, nude, sottostavano alle carezze saffiche di quella strega.
Ikal Monroe si strofinava contro quei giovani corpi innocenti assaporando il profumo emesso dai loro corpi, mentre succubi si muovevano sulle lenzuola di seta con occhi socchiusi, sperazose che quel supplizio finisse.
- Mie gattine... - si chinò mordicchiando il lobo di un orecchio mentre accarezzava la spalla nuda con le lunghe affilate unghie - mi piace sentirvi mugugnare.
Quei corpi si contorcevano l'uno contro l'altra mentre la strega sussurrava parole in lingua elfica, come recitando un incanto che rendeva quelle giovani donne arrendevoli alle sue carezze.
- Queste terre sono state molto generose con voi - sussurrò all'orecchio di una brunetta dai seni pieni e rosei - devo esser riconoscente - fece circondandoli con le dita e facendo sfuggire un lungo gemito a quel contatto, scostando l'impalpabile tessuto di seta - mi piace coccolarvi... - fece passandosi la lingua sulle labbra ed inumidendole.
Si sollevò sfiorando le cosce nude di un'altra donna ed accarezzando i lunghi capelli rossicci di un'altra, come giocando con delle bambole.
- Stanotte ci divertiremo assieme - promise sfilandosi lo striminzito tessuto che le copriva i seni e chinandosi verso una formosa corvina.

* * *

 
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view post Posted on 7/6/2008, 16:53
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Lungo l'impervia mulattiera che portava al castello un gruppetto silenzioso si muoveva guardingo proseguendo la loro arrampicata lungo la stretta viuzza che costeggiava lo strapiombo.
Erano partite in sei alla volta del castello della strega, oltre al capitano delle guardie altre 5 valorose si erano accinte alla missione.
Iska era l'esperta battipista del gruppo e vantava anni di pratica assieme ai cacciatori elfi, la sua origine di mezz'elfa però l'aveva allontanata dalla comunità montana dove era cresciuta trovando un rifugio nel piccolo regno dove la regina Asadora governava da ormai sette anni un paese dove la quasi totalità del regno era rappresentata da donne.
Nihya, una hobbibit, si era aggregata al loro gruppo per le sue conoscenze erudite; oltre a conoscere la strega di fama, sapeva muoversi in quel castello dove Ikal Monroe aveva stabilito la sua attuale dimora.
Leila e Thuya erano esperte nel combattimento con la spada mentre la più giovane, Misanth conosceva la magia delle etichette e sapeva evocare incanti che sarebbero stati preziosi per guadagnare tempo per rintracciare la principessa.
Il capitano del manipolo, Jahaar, possedeva le doti del leader e una bellezza acerba, impreziosita da quegli occhi color del bronzo che si incastonavano in quell'ovale brunito dal sole e dalla folta chioma castana, ribelle, che tratteneva a stento dietro le spalle con un nastro di raso.
- La principessa si sentirà ormai persa nelle mani di quella strega - bisbigliò Misanth a bassa voce - chissà cosa le avrà fatto quel demone... - fece trattenendo un singulto - si racconta che abbia riempito il castello di vergini... - si morse il labbro - tremo al pensiero di quello che possa aver subito.
Leila abbassò lo sguardo, probabilmente pensava che se fossero cadute anche loro in mano alla strega avrebbero subito la stessa sorte, anche perchè essendo il drappello incaricato della custodia della sua persona erano state scelte appositamente in quanto vergini.
Regola della loro comunità era appunto che solo delle vergini pure potevano proteggere la principessa, fino al giorno in cui un uomo degno fosse stato accolto nel suo talamo nuziale. Non solo costui avrebbe preso la verginità della principessa ma tutte loro facenti parte del corpo di guardia della principessa gli si sarebbero concesse servizievoli come concubine.
Per questo la maga di corte vigilava su di loro con particolare attenzione, tenendo lontani i pochi uomini che abitavano il regno e coloro che vi erano di passaggio in quanto il predestinato avrebbe assunto il potere del regno.
- Forza, non c'è altro tempo da perdere.
Silenziose si arrampicarono lungo la parete rocciosa senza più scambiarsi parola.

* * *



Edited by misa1812 - 7/6/2008, 18:19
 
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view post Posted on 7/6/2008, 20:41
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La giovane principessa era distesa scompostamente su un morbido giaciglio, la vista era annebbiata come la mente, era come se qualcosa offuscasse i suoi pensieri.
Il suo corpo, mollemente, si abbandonava a quella apatia in cui era scivolata dalla notte prima quando, nel cuore dell'oscurità, era stata rapita dal suo castello.
I lunghi capelli neri scivolavano lucenti sulla sua pelle ambrata, una corona dorata era calcata sul suo capo. Un sottile paio di mutandine le solleticavano la pelle del pube mentre una corta vestaglia di seta le sfiorava il corpo sodo.
La guancia, affondata nel cuscino, era imperlata di sudore. Socchiuse appena gli occhi, d'un grigio profondo, desiderando forse ancora un poco di riposo.
C'era nell'aria un profumo intenso, fiori e aromi si mescolavano intorpidendole la mente, anelando il sonno che per tutto il giorno l'aveva colta.
Dei passi decisi rimbombarono nella stanza, poi avvertì un movimento accanto a sè e qualcosa le sfiorò la natica, un tocco caldo, sensuale.
Lunghe unghie le solleticarono la pelle, insinuandosi sotto l'impalpabile tessuto della vestaglia e delineando il contorno del seno facendola sussultare.
Si lasciò sfuggire un gemito quando qualcuno le mordicchiò l'orecchio facendole riaprire di scatto i begli occhi mentre delineava le curve del seno chiudendo la mano a coppa per contenerlo.
- Chi... chi sei ? - biascicò cercando di reagire a quel torpore che la pervadeva impedendole di muoversi e resistere.
Il suo prosperoso seno sobbalzò quando la fece voltare di scatto ritrovandosi di fronte il viso della strega, sorrideva maliziosa fissando il suo visino spaventato.
- Mi hai rapita tu? - azzardò spaventata ritraendosi.
Ikal non rispose limitandosi ad afferrare con entrambe le mani la vestagliatta e lacerandola lasciando sballonzolare i grossi seni sotto il suo naso, li fissò solo un istante, poi si chinò verso di lei e lambì uno dei rossi capezzoli con la lingua, solleticandoglielo e poi morsicandolo facendogli sfuggire un grido di dolore.

* * *

 
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view post Posted on 14/6/2008, 12:16
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L'urlo di disperazione si propagò tra i silenziosi corridoi del castello facendole inchiodare al suolo, si voltarono cercando di capire da dove provenisse.
- Era la principessa... - sentenziò la hobibbit preoccupata - quella strega...
- Di là! - urlò il capitano indicando il buio corridoio.
Non attesero, correndo in quella direzione senza un attimo di esitazione.
All'improvviso una sfera di luce piombò loro contro facendole sussultare, le pareti parvero animarsi e lunghi fili di magia saettarono contro di loro.
- Una magia di animazione! - spiegò Misanth gettando un'etichetta per fermare l'incanto -Presto, andate avanti, qui ci penso io!
- Sta attenta!
La magia pulsò dalle sue dita mentre i fragili fogli magici saettavano attorno a lei chetando la magia difensiva di quei luoghi.
Le spade sguainate di Leila e Thuya erano pronte al minimo accenno di pericolo.
La piccola hobibbit faticava a restare accanto a loro ma proseguì senza lamentarsi.
- Di qua - mormorò indicando un corridoio laterale - sento i suoi lamenti.
Jahaar fece loro cenno di attendere, qualcuno si stava avvicinando dal fondo del corridoio.
Leila e Thuya si misero d'innanzi a loro, pronte a dare battaglia.
- Mostrati!
Ma solo il rumore di passi spezzava il silenzio di quei luoghi.

* * *

 
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view post Posted on 14/6/2008, 21:24
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Ikal fissava deliziata l'espressione spaventata di Nenese, la ragazza aveva il viso imporporato ed era incapace di muoversi. L'incanto della strega l'aveva immobilizzata, ormai incapace di fare qualsiasi cosa, in balia della sua lussuria.
Gli occhi di Ikal sembravano irretirla, rendendola preda di un qualche torpore.

* * *

 
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view post Posted on 15/6/2008, 07:47
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Deeta Darks

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EPILOGO



Le donne fissavano il fondo del corridoio in attesa del loro nemico, lentamente l'oscurità che lo avvolgeva si dissipò, rischiarata solo dalla tenue luce di alcune fiaccole infisse nei ganci di ferri ai lati dei corridoi.
Un uomo di incomparabile bellezza, dall'aspetto così fiero da non temere giudizi.
Il torace nudo era esaltato da una spessa collana di pietre dure mentre le gambe muscolose erano fasciate da bassi stivali che gli arrivavano appena sopra la caviglia, il bacino era fasciato da un lungo tessuto di seta fermato in vita da una spessa cintura anch'essa tempestata di pietra.
- Chi sei?
La voce titubante di Jahaar rivelava il turbamento che quell'uomo instillava profondamente in lei, sicuramente anche il viso si era imporporato di fronte a quella apparizione che aveva destato dentro di lei un desiderio malsano.
Dark Schneider abbozzò un sorriso, certo compiaciuto da quell'incontro così improvviso con delle donne così avvenenti.
- Sei al servizio della strega? - domandò la hobbibit aggrottando la fronte.
- Tutt'altro, sono qui per sconfiggera.
A quelle parole le guerriere parvero tirare un sospiro di sollievo, eppure qualcosa in quell'uomo le rendeva nervose. Che fosse quella malia che sembrava irretirle.
- Quand'è così allora stiamo perseguendo lo stesso scopo.
Dark Schneider si avvicinò e fissò il capitano delle guardie negli occhi.
- Salverò la tua principessa, in cambio farò di voi quel che più mi aggrada.
Lei spalancò gli occhi incredula.
- Co... osa?
La mano di lui le sfiorò la guancia facendola sussultare, quel contatto la turbò più di quanto fosse disposta ad ammettere. Era la prima volta che un uomo le sfiorava il corpo e non era pronta alle emozioni che quel gesto risvegliò dentro di lei. Avvertiva un calore propagarsi in tutto il corpo lasciandola interdetta, desiderosa di quella vicinanza.
- Non perdiamo altro tempo - fece superandole e dirigendosi sicuro in mezzo a loro.
Tutte quante avvertirono un insano desiderio che quell'uomo facesse di loro quello che desiderasse, per un lungo minuto nessuna di loro riuscì a muoversi desiderando solo il contatto con quel suo corpo abbronzato e perfetto.
- Andiamo.
Seguirono il capitano senza quasi accorgersene, dimenticando persino il motivo che le aveva spinte fin lì.

* * *



Edited by misa1812 - 15/6/2008, 18:27
 
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view post Posted on 15/6/2008, 17:32
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Nei aveva lo sguardo perso nell'orizzonte, in attesa trepidante del suo ritorno.
I suoi occhietti pieni di malinconia incorniciavano il suo perfetto ovale mentre i fini capelli si ammassavano dolcemente sulle sue esili spalle.
- Perchè non torna ancora? - brontolò sospirando.
Kall se ne stesse in disparte con il naso infilato in un grosso tomo di magia, ignorandola come era solito fare.
- Voglio che torni presto da me... - sussurrò con una vocina piena di disperazione - non mi piace quando lui è lontano.
Un vento leggero spirò contro di lei facendole socchiudere gli occhi mentre i capelli si arruffavano, l'odore di lui le solleticò il naso facendole spalancare gli occhi.
- Presto tornerà da me - fece rasserenandosi ed allargandosi in un sorriso - le fate del vento me lo hanno sussurrato... - fece voltandosi verso Kall che non fece una piega - lui tornerà da me. Sempre.

* * *





 
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Deeta Darks

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Una saetta magica attraversò il buio corridoio schiantandosi contro l'enorme portale di ferro scardinandolo in un sol colpo.
Le giovani guerriere fissarono incredule quanto era riuscito a fare sollevvando un solo dito e lasciando esplodere un poco della sua potente magia.
- Straordinario!
Dark, impassibile, camminò di fronte a loro fermandosi qualche passo dopo, fissando il fondo del corridoio aggrottando la fronte.
- State indietro - ordinò loro con aria imperativa - a lei penso io.
Le donne non capirono fino a quando l'ombra si staccò dal fondo dell'oscurità e si stagliò nella penombra.
La straga Ikal Monroe aveva occhi rossi come il fuoco, animati da una rabbia che l'attraversava come una scarica elettrica. I lunghi capelli azzurri erano stranamente acconciati in due grosse e tese code lateraliche rendevano ancor più il suo aspetto demoniaco.
- Chi ha osato disturbarmi?
La sua voce, da una parte suadente e mielosa, rivelava la sua forza oscura.
La magia le esplose dalle dita come una freccia rossastra che si scagliò verso di loro, inaspettatamente però il dardo magico si infranse di fronte a loro, respinto da una invisibile barriera.
- Uno stregone? - domandò aggrottando la fronte e fissando Dark Schneider che non si scompose - Chi sei tu per osare conntrapporti a me, Ikal Monroe?
Senza risponderle avanzò ancora facendo infuriare ancor di piùla strega che richiamò la magia con rabbia.
Gli incantesimi che gli lanciò contro furono deviati o respinti lasciando la strega ammutolita.
- Credi veramente di poterti battere con me? - fece allargandosi in un sorriso violento - Non sarà certo una donna a piegarmi!
La magia di Dark Schneider esplose investendola, Ikal si riparò il corpo con le braccia, incrociandole di fronte al viso abbassato, mentre la magia defluiva.
- Cosa...
La mano di lui si posò sopra il suo seno nudo fissandola come un padrone fissa il proprio cane.
- Non provarci di nuovo se vuoi restare viva! - fece stringendo il seno nel palmo della mano con uno sguardo carico di disapprovazione - Da oggi tu mi appartieni... sarai uno dei miei generali - ordinò inflessibile - Non ti avvicinerai alle donne che reputerò mie... da oggi questo sarà il mio harem!
Ikal tentò di replicare ma la presa di Dark Schneider sembrava imbrigliarla.
- Ti farò assaporare quanto è desiderabile il mio "beep" dentro di te - le sussurrò al suo orecchio - dopo di ciò sono certo che i tuoi gusti cambieranno decisamente Ikal! - fece mordicchiandogli l'orecchio facendole sanguinare il lobo, passandosi la lingua sulle labbra per bere quella goccia di sangue.
La magia che scorreva dentro di lui, senza inibizioni, aveva allertato i sensi di Ikal facendole suo malgrado riconoscere che le parole di lui non erano vuote ma piene di verità.
La strega fu quindi costretta a riconoscere la sua superiorità ed inaspettatamente cedette a lui inginocchiandosimentre la sua mano gli sfiorava il volto.
- Ti ubbidirò - promise - ti sarò fedele...
- Non te ne pentirai - le sollevò il viso fissandola intensamente negli occhi.
Le guerriere osservavano incredule la scena, per un lungo istante non capirono se quella situazione andasse o meno a loro favore.
Dark Schneider la superò e si avviò all'interno della stanzadove solo la luce di alcune candele rischiaravano l'interno, un forte odore di incensi si spandeva al suo interno.
L'enorme letto, disfatto, accoglieva il corpo nudo di una giovane donna i cui polsi erano incatenati alla spalliera del letto da una sottile catena d'oro.
Gli occhi spaventati della ragazza fissarono la sagoma di Dark Schneider titubanti, mentre il viso si imporporava al pensiero del suo corpo nudo.
- Ikal... questa donna è vergine?
- Sì mio Signore!
- Ti sei divertita con lei?
- Non ho potuto... siete arrivati prima che...
Dark fissò le catene e la magia fece scattere la chiusura, liberandola. Si raggomitolò in un angolo, spaventata.
- Principessa Nenese...
Dark si voltò e fissò le guerriere, a cui si era unita anche l'esperta della magia delle etichette sopravvissuta allo scontro.
- Come vi avevo promesso ho liberato la vostra principessa... ora mi prendo quel che mi spetta - fece sfilandosi la cintura e liberandosi degli abiti.
Un'esclamazione di stupore colse tutte loro mentre afferrava Nenese e la gettava sotto di sè, iniziando a baciarle il seno con la lingua facendola arcuare imbarazzata.
- Ti faccio mia come ricompensa per averti salvata dalla strega - spiegò sistemandosi sopra di lei - e dopo prenderò la verginità anche delle tue guardie come vuole la tradizione - fece gettando un'occhiata divertita alla hobibbit - sarete le prime del mio harem privato!
Poi, come una malia, si ritrovarono a soddisfare i suoi desideri lussuriosi assieme a Ikal Monroe.

FINE


 
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