La Guerra dei Golem

PROLOGO

Lars fissava l'orizzonte pensieroso, come se da un momento all'altro l'arcimago Dark Schneider dovesse comparire pronto a dar battaglia.
Seppure fosse preparato a riceverlo, grazie anche a quello che aveva appreso dai 10 Saggi, dentro di sè provava un cieco terrore.
Sarebbe stato in grado di fronteggiarlo?
Poteva contare su Geo, suo fidato compagno di battaglia, sulla sua compagna Selene Tempest, nonchè su Nils Sean. E poi c'era lei... Dana Menichetti.
Quella donna rappresentava un mistero per lui, se ne sentiva attratto eppure dentro di lui qualcosa gli sussurrava di non fidarsi di lei.
Una brezza di vento gli sferzò contro il viso distogliendolo da quei pensieri.
- Lars... c'è qualcosa che ti preoccupa?
Si voltò fissando l'esile figura di Aaron che si stagliava sulla soglia.
- Ti vedo preoccupato ultimamente...
La ragazza si avvicinò a lui e posò le braccia sul parapetto mentre una folata di vento gli scompigliò i corti capelli.
- Non è nulla, davvero.
- Tu cerchi sempre di non farci preoccupare - iniziò fissandolo intensamente - ma è chiaro che sei in ansia... sei preoccupato per via di quel mago?
Non poteva in alcun modo tenere per sè la preoccupazione che albergava nel suo cuore con Aaron, sua sorella sapeva leggergli dentro con una tale facilità che ne rimaneva sempre sconcertato.
- Un po' mi preoccupa... è uno stregone potente... senza alcuno scrupolo... e noi siamo in pochi.
- Ma i Saggi ripongono molta fiducia nelle tue possibilità - fece infervorandosi - ti hanno consegnato quella spada magica... e hanno detto che....
- Lo so - fece posandole la mano sulla spalla - sono certo che andrà tutto bene Aaron, non devi esser in pena per me. Non voglio darti altre preoccupazioni...
- Lars...
- Io sconfiggerò Dark Schneider... ne sono sicuro - fece allargandosi in un sorriso - abbi fiducia in me.

* * *

Edited by misa1812 - 12/5/2008, 13:03

CAPITOLO 1

- Lars è forte... e morirebbe pur di uccidermi - commentò senza distogliere lo sguardo da un punto imprecisato all'orizzonte.
Lo stregone aveva uno sguardo quasi nostalgico perso nel vuoto, sussurrava quelle frasi come per volersi liberare finalmente dall'oppressione di quel pensiero dentro il suo cuore.
Kall, alle sue spalle, lo ascoltava silenzioso.
- E' facile che tu ci lasci le penne...
- Andrò incontro al mio destino - riprese atono -Non è che abbia paura...
Una folata di vento sembrò troncare le sue parole agitando la sua chioma fluente mentre Kall, adombrato, lo fissava curvo verso la cinta della merlatura.
Non era facile vederlo tanto preoccupato, lui lo stregone oscuro che aveva conquisato quasi tutte quelle terre a perdita d'occhio.
- Dark Schneider, quando sarà il momento... - fece un pausa quasi a voler sottolineare quel che stava promettendo - giuro che ti proteggerò anche a costo della mia vita.
Si voltò, fissando il suo giovane discepolo, solo un istante di silenzio fra i due.
- Vorrei vedere! - esclamò infervorandosi - La tua vita mi appartiene! Non dimenticarlo. Tu morirai soltanto per me - fece avvicinandosi senza distogliere lo sguardo da quello di Kall afferrandogli il tessuto dell'abito con rabbia - Giuramelo... Kall...

(tratto dal volume 12 di BASTARD!!)

* * *

Edited by misa1812 - 12/5/2008, 13:03

- Abbiamo consegnato a quel ragazzo la spada magica Heavy Metal, dovrebber dare al principe abbastanza fiducia in se stesso per affrontare quel che si accinge a fare.
- Fratello perchè dubiti? - domandò uno dei Saggi con fare amichevole - Egli è il discendente del Drago Guerriero, non può fallire la missione che gli abbiamo affidato. Inoltre la spada magica sarà sufficiente a contrastare la magia di quello stregone irriconoscente.
Sospirò sonoramente, come a voler sottolineare la sua indecisione.
- D'altronde, al momento, non abbiamo nessun altro su cui fare affidamento. La Gran Dama di Meta Likana ha consegnato l'artefatto al principe facendogli anche le dovute raccomandazioni... di più noi, ora non possiamo fare.
- Se quel pupazzo non ci fosse scivolato di mano - brontolò seccato - gli abbiamo concesso troppa libertà ed ora... dobbiamo affidarci ad un Umano!
- Un umano dal sangue di drago - lo corresse un altro Saggio alle sue spalle - non tutto è perduto, fermare quella scheggia impazzita non è poi un'impresa così imposibile - sentenziò tossendo per darsi un tono.
Avrebbero voluto crederlo eppure quello stregone sembrava acquisire ogni giorno di più potere e seguito, si erano radunati attorno a lui eserciti soggiogati dal suo potere e poteva avvalersi di seguaci che lo seguivano servizievoli. A cominciare da quell'Elfa Nera che aveva raccolto per strada ed istruito personalmente... e quello strano silenzioso ragazzino che dimostrava una sorprendente abilità all'uso della magia... un ninja che gli era fedele quasi più di una cane e uno strano monaco che attingeva dal Regno dei Morti la sua abilità.
- Non possiamo che restare a vedere come si evolverà la faccenda - sentenziò infine - neol peggiore dei casi agiremo in qualche altro modo, non è forse una nostra marionetta?
- Già, una marionetta impazzita...

* * *

Edited by misa1812 - 12/5/2008, 13:04

Selene era incapace di distogliere lo sguardo da Geo che si stava allenando con un altro chierico.
Nel suo sguardo c'era una determinazione tale da indurla a pensare che si sarebbe gettato anima e corpo in quella battaglia che si apprestavano ad affrontare al fianco del principe Lars.
In qualità di compagna di Geo non si sarebbe tirata indietro di fronte all'emergenza, anche se in cuor suo avrebbe preferito evitare quel confronto. Yoko aveva solo poche settimane e il separarsene anche solo per un giorno le spezzava il cuore.
Eppure non se la sentiva di abbandonare Geo e i suoi compagni, quello che si apprestavano a fare era vitale non solo perloro ma per tutti coloro che vivevano su quelle terre. Dovevano necessariamente fermare l'avanzata di quel pazzo stregone e solo loro, incaricati dai Saggi di Europea, sembravano in grado di farlo.
- Sei ancora pensierosa Selene?
Lei sobbalzò, voltandosi e fissando Nils che era comparso silenziosamente alle sue spalle.
Reggeva in una mano la katana riposta nel fodero, il suo corpo sudato brillava sotto quel barlume di sole.
- Ancora ad allenarti? - scherzò subito scacciando via i pensieri cupi.
-Ormai la battaglia è vicina - fece sedendosi accanto a lei sul prato antistante il patio - devo essere al massimo della mia forza.
Il suo viso si adombrò.
- Cerca di essere serena Selene, pensa a Yoko... quello che ci accingiamo a fare è anche per preservare il suo futuro.
- Lo so - sussurrò - ma questo non mi alleggerisce il cuore...
- Pensa a Yoko... troverai la forza di combattere e pensare che quello stregone finirà come deve.
- Hai ragione... - fece abbozzando un sorriso - lo sconfiggeremo certamente - il suo sguardo si perse su Geo, tutto il resto scomparve.

* * *

Edited by misa1812 - 12/5/2008, 22:28

Nei si strinse contro di lui, annusando il suo odore.
In cuor suo sentiva una spiacevole sensazione allargarsi dentro il suo cuore, come se una parte di sè gli venisse strappata via.
- Che hai Nei?
Riaprì gli occhi, stupita.
Dark la fissava con intensità, il suo sguardo era privo di qualsiasi sentimento.
Posò la guancia contro il suo petto nudo mentre gli accarezava una natica.
- Niente... mi sento bene qui ora.
Le accarezzò la guancia, affondandola nei lunghi capelli di lei.
- Presto questa tranquillità finirà... se dovesse succedermi qualcosa...
Nei sobbalzò finendo seduta di fronte a lui.
- Se dovessimo dividerci... dovrai raggiungermi al castello - concluse senza tono.
- Non ti lascerò... - sussurrò socchiudendo gli occhi e restando silenziosa contro il petto di lui.

* * *

Dana Menichetti si sporse dal parapetto ed allungò il braccio attendendo un istante soltanto.
Un falcone planò sbattendo le ali sulla sua mano, l'uccello la fissò un istante e poi con l'altra mano sfilò la pergamena arrotolata facendolo fuggire.
Lesse veloce il messaggio corrugando la fronte.
- Così poco... - sospirò - credevo di avere più tempo... - allungò la pergamana alla fiaccola che rischiarava appena il camminamento, le fiamme divorarono il pezzo di carta riducendolo a polvere - non posso avere ripensamenti ora, quel che sarà sarà.
Discese la scalinata senza voltarsi.

* * *

Edited by misa1812 - 12/5/2008, 22:27

CAPITOLO 2

Abigail se ne stava immobile a fissare le terre sconfinate all'orizzonte ripensando come lo stregone Dark Schneider, di cui lui era uno dei suoi luogotenenti, avesse velocemente sottomesso a sè.
Eppure era solo un Uomo, anche se non nel vero senso del termine.
Quello stregone, nato dalle tenebre, aveva in sè tanta magia quanta ipocrisia. Da quando si era unito a lui non aveva scorto una singola goccia di sentimento umano, per lui non esistevano legami... anzi, a ben guardare si domandanva come avesse potuto allevare due orfani come Nei e Kall Su.
- E' veramente bizzarro... loro avrebbero di che dissentire.
- Abigail che fine hai fatto?
La voce dello stregone lo distrasse dai suoi pensieri e gli fece abbassare lo sguardo giù nel patio.
- Se non alzi quelle tue stitiche chiappe ti lasciamo qui! - bofonchiò agitando le mani - Il superbellissimo protagonista qui presente non ha tempo di aspettare una nullità come te!
- Arrivo Dark Schneider... - sospirò - dovresti aver più rispetto per quelli più anziani di te - sussurrò appena.
Lasciarono il castello diretti verso la battaglia che non potevano più rimandare.

* * *

Edited by misa1812 - 15/5/2008, 21:57

Lars si cinse la spada al fianco, aveva indossato la sua armatura a scaglie di drago e sembrava lui stesso un discendente del loro sangue.Persino i suoi occhi, di tanto in tanto, sembravano luccicare come quelli di un drago nell'oscurità della notte.
Sulla sua spalla si era appollaiato quella che era diventata la sua mascotte, un cucciolo di drago di palude dalle scaglie verde-smeraldo che emetteva di tanto in tanto dei rochi gorgheggi.
- Sii prudente - raccomandò il re-padre fissandolo con orgoglio -in te riponiamo tutte le nostre ultime speranze per sconfiggee quel malefico stregone che sta traumatizzando tutte queste terre con i suoi eserciti.
- Lo sarò - promise abbozzando un sorriso.
Aaron avrebbe voluto dire qualcosa ma l'ansia che le cresceva dentro le impediva di parlare, anche solo per augurargli buona fortuna.
- Lascia che venga con te - implorò ancora.
- Sei troppo piccola... e poi che aiuto potresti darci? - fece accarezzandole il capo con dolcezza - ti prego resta qui al sicuro.
- Ma...
- Ho Geo e Nils al mio fianco, posso contare sulla magia di Selene e sull'astuzia di Dana... nonchè sulla spada che i Saggi di Europea mi hanno consegnato... e non dimenticare che mi hanno promesso un'arma in grado di sconfiggere Dark Schneider - gli ricordò - e ho i buoni consigli della Dama Anziana. Non mi capiterà nulla,davvero - fece accarezzandole la guancia - tornerò da te, presto.
Eppure Aaron sentiva in cuor suo che non era vero, che non si sarebbero più rivisti.
- Sta attento...

* * *

- Quel Lars si pentirà di aver osato sfidarmi - iniziò - sfidare me, il protagonista superbellissimo... costringermi a portare il mio delizioso sederino fuori dal caldo della mia tana... - rimbrottò seccato - ho ragione Kall? - fece lanciandogli un'occhiataccia.
- Sì Dark, perfettamente ragione - rispose servizievole.
- Dovrebbe esser punito per avermi causato tanto disturbo - riprese - me ne potevo restare a rimpinzarmi di buon cibo e scaldarmi accanto a Nei... - continuò - mentre voi inutili tirapiedi conquistavate un altro pezzo di terra qui attorno... invece mi tocca attraversare mezzo regno per dare una lezione a quel principe fastidioso!
Gara sospirò appena, quando iniziava a fare così non c'era verso di fermarlo, avrebbe potuto continuare all'infinito.
Nei si affiancò al suo cavallo cercando il suo sguardo ma Dark sembrava essersi fatto improvvisamente serio.
- Se ne pentirà amaramente di avermi sfidato...

* * *

Dana Menichetti finì di indossare la sua armatura mentre giù nel piazzale Geo e Lars stavano discutendo tra loro.
Selene Tempest e la vecchia Dama erano appartate con il re-padre e sembravano discorrere sommessamente.
Doveva stare attenta a quel che faceva, o avrebbe potuto rischiare di compromettere tutto.
Dark Schneider aveva già inziato a muoversi verso di loro,lo scontro ormai era inevitabile.
Un groppo alla gola le impediva di parlare, eppure era stata lei a decidere la bandiera da servire... eppure da quando si trovava a Meta-Likana qualcosa era cambiato nelle sue convinzioni di mercenaria.
Possibile che...
No, scosse il capo come a voler scacciare quegli inutili pensieri, doveva andare avanti col piano che avevano elaborato, era stata pagata profumatamente per i suoi servigi, i sentimenti non potevano in alcun modo cambiare ciò che era: mercenaria al servizio del migliore offerente.

* * *

- Dana...
Si scuote dai suoi pensieri e si volta incredula fissando Lars che è comparso alle sue spalle.
Lui è solo, privo di armi di fronte a lei.
Qualcosa nel suo cuore di assassina si scuote.
- Ho bisogno di parlarti ora, da solo - inizia senza distogliere quei suoi occhi troppo pieni di dolcezza e purezza - non voglio credere a quello che continuano a sussarmi i miei amici.
- Di che parli? - domanda mettendosi sulle difensive.
- Del fatto che tu sia una spia di Dark Schneider.
La donna ha solo un istante di smarrimento, poi stringe nel pugno la frusta pronta a farla scattare.
- Dimmi che si sbagliano Dana - riprende con convinzione.
Le sue labbra fanno per muoversi ma sembrano incapaci di pronunciare le parole che dovrebbe dire, per smentire quelle dicerie, per salvarsi la vita.
- Tu credi a quel che ti han detto? - domanda calma senza mostrare timore.
- Non voglio crederlo, è diverso - fece facendo un passo verso di lei.
Dana non si scosta, continua a fissarlo impassibile.
Bastrerebbe che le sue lunghe dita afferrassero il coltello che tiene legato dietro alla schiena e con un rapido movimento lo affondi nella carne di lui, sarebbe solo una frazione di secondoper lei, abituata all'odore del sangue e al sapore della morte.
- Dimmi che si sbagliano, ti supplico - fece iniziando a perdere il sangue freddo - non potrei sopportarlo.
Lei avanza di qualche passo e allunga la mano al suo viso, sporgendosi appena, sfiorandogli il mento con le labbra.
Lui l'abbraccia, possessivo, disperato facendola tentennare, cercando le sue labbra e indugiandovi sopra con disperazione.
Dana sussulta, incredula.
- Non tradirmi Dana...
Si scosta bruscamente facendo saettare nella mano il coltello ed avventandosi contro di lui, lo ferisce al braccio facendolo arretrare.
- Devi morire!

Geo si volta verso la torre corrugando la fronte, Selene inizia a correre senza apparente motivo poi calcinacci e travi si staccano piombando nel piazzale.
Mifune si getta contro la donna, scostandola appena in tempo per evitarle di venir sommersa dai detriti.
- Che sta succedendo?
Lars e Dana stanno lottando muovendosi veloci lungo il cammino di ronda, schiantando tra i vari patii e finendo per lasciare il castello alle loro spalle.
- Lars!
Selene si rialza e inizia a correre, richiamando la magia.
- Lars!
Ma la magia del sangue di drago ha reso Lars più potente, pervadendolo della magia antica.
La maga si getta al suo inseguimento lasciando Geo e Mifune interdetti.
- Seguiteli!
La Dama rivolta ai due uomini sembra non ammettere repliche.
- Dovete aiutare il principe Lars prima che il sicario di Dark Schneider prenda la vita del principe da offrire a quell'oscuro stregone! Selene è già sulle loro tracce, che aspettate voi due?
Non se lo fecero ripetere due volte, lasciarono Meta-Likana senza altro aggiungere.

* * *

- Quanto manca ancora? - brontolò Dark Schneider all'indirizzo di Abigail.
Il profeta dei morti era impassibile, nonostante la voce seccata dello stregone lui continuava a ignorarlo.
- Ehi, dico a te Abigail!!
- Ancora mezza giornata a cavallo - replicò stanco il profeta.
- Perchè non siamo andati al punto di ritrovo levitando mi domando io - rimbrottò sempre più seccato.
- Qualcuno qua non usa la magia.
- Adesso sta a vedere che la colpa è mia - rimbeccò seccato Gara dando di sprone per avvicinarsi ad Abigail.
- Io ho soltanto risposto.
- Vecchio ninja fannullone - riprese Dark Schneider - al posto di farti le verginelle potresti metterti a imparare un po' di magia dal tuo illustre maestro! - fece pomposo.
- Già, mentre tu e Nei ve la intendete magari! - protestò.
Kall diede un colpo al suo destriero cercando di distanziarli.
- Quel pivellino biondo potrebbe insegnarti qualcosa visto che passa tutto il suo tempo col naso sui miei libri! - urlò nella sua direzione - Ehi dico a te Kall, non fingere di non aver sentito!!
Lui si voltò un po' impacciato.
-Ci ho provato qualche volta - sussurrò- ma Gara è riuscito solo a far esplodere una botte mentre si concentrava a sollevvare un sassolino...
Dark scoppiò a ridere facendo incavolare ancora di più Gara.
- Io almeno ci ho provato!
Nei scoppiò a ridere, cercando di non farsi vedere da Gara, persino Kall trattenne a stento un sorriso mentre Abigail sembrava ancora più ilare del solito.
- E' tutta colpa tua Gara se mi tocca questo viaggio infernale... sei proprio un somaro!
Kall si defilò prima di venir nuovamente coinvolto in quel loro battibecco. Eppure sapeva bene che Dark Schneider non era sereno... riusciva a vedere chiaramente la tensione sul suo viso e si sentiva anch'egli il suo pesante fardello sulle spalle.

* * *

Dana si fermò e fece schioccare la frusta contro di lui, fece appena a tempo a sfoderare la spada per evitare il sibilo della sua frusta.
- Perchè vuoi uccidermi?
- Perchè sono una mercenaria al servizio di Dark Schneider! - urlò gettandosi contro di lui con il pugnale saldo nel pugno.
- Perchè schierarsi con un demonio simile? - riprese con accanimento - Non ti trovavi bene a Meta-Likana? Il vile denaro di quell'uomo...
- Tu sei un idealista Lars!
- Io mi fidavo di te!
Quelle parole la fecero sussultare.
- Non volevo credere a Geo... lui mi ha messo in guardia più volte... anche la Dama...ma sentivo di potermi fidare di te...
C'era una nota disperata in quelle sue parole.
- Avresti dovuto dare loro retta - fece ferendolo con la lama del pugnale e gettandolo a terra, sotto di sè.
- Uccidimi allora! Nonso perchè tu ti affidi a quell'uomo... perchè tu preferisca seguirlo...
- Taci!
Eppure esitava.
Il coltello sopra il suo collo sguarnito, sarebbe bastato tanto poco...
La magia la scaraventò via, lontano da Lars.
Il cucciolo di drago si materializzò accanto a lui mentre Selene lanciava un nuovo incantesimo contro Dana Menichetti.
- Scocciatrice! - sibilò a denti stretti.
- Allontanati dal principe - urlò richiamando a sè la magia mentre alle sue spalle anche Nils e Geo comparivano con la spada sguainata.
- Prima di Lars mi occuperò di voi.
Geo aiutò il principe a rialzarsi mentre Nils si gettava contro la donna.
- Stai bene?
Non rispose, forse troppo imbarazzato per non aver ascoltato i suoi consigli.
- Alla fine ha dimostrato la sua vera natura - fece duro fissandolo.
Si morse il labbro, incapace di accettarlo.

* * *

EPILOGO

I NonMorti si materializzarono attorno a loro costringendo i quattro a dividersi. La magia di Selene si propagò cercando di fermarli ma la lama di Nils, come la sua magia, sembrava insufficiente.
Geo si ritrovò accanto a Lars fissando Dana con rabbia.
- Tutta colpa di questa donna! Avrei dovuto occuparmi subito di lei come mi aveva chiesto la Gran Dama.
Presto la guerra sarebbe scoppiata travolgendoli.

* * *

La sua risata euforica riempì tutta la piana circostante.
Non avevano bisogno di chiedere di chi fosse quella voce perchè la conosevano, non era la prima volta che assistevano ad una sua battaglia, seppur fossero sempre rimasti nella retroguardia avevano partecipato alle piccole scaramucce attorno a Meta-Likana imparando quanto fosse forte l'esercito dei quattro re e la potenza magica dello stregone.
- Alla fine è arrivato!
Lars sembrava perso nei suoi pensieri ma tutti comprendevano il suo stato d'animo, a lui i Saggi di Europea avevano affidato quel pericoloso compito.
- Non possiamo più tornare indietro - sussurrò Dana fissandolo discendere giù dal crinale.
Geo stava salmodiando creando attorno a loro una barriera magica.
Un fulmine saettò verso di loro.
- Nei, la regina dei fulmini... sembra molto arrabbiata oggi.
Nils corrugò la fronte, non potevano più permettersi errori, dovevano sconfiggere Dark Schneider a tuttu i costi o anche Meta-Likana sarebbe caduta come gli altri Regni e non potevano permetterlo.
- Guardateli quei miserabili che credono di battere me, il grande Dark Schneider, armati di spade e di qualche magia... - rise divertito con occhi fiammeggianti di vanagloria - li spazzerò via in un attimo insieme alle loro velleità.
Nei si soffermò ad osservare quel suo sguardo spavaldo, pieno di ardore perla battaglia imminente.
Kall e Gara gli si avvicinarono mentre Abigail comandava il suo esercito.
- Di loro non rimarrà nulla, nemmeno il nome - concluse richiamando la magia e agitando l'aria - li farò pentire subito di aver osato sfidarmi.
Lars ripensò alle parole dei Saggi e si sollevò di fronte a loro, quasi come loro baluardo, fissando Dark Schneider senza timore.
- Sono pronto.

* * *