L'ORDA SILENZIOSA

Il manto dell'oscurità era già disceso da qualche ora sul sobborgo che un sparuto gruppo di umani chiamava Ky-Oh-Toh.
Si udiva ancora qualche bimbo che piangeva per la fame e qualcuno che faceva i capricci per non andare immediatamente a letto.
Rumori normali, tutto sommato.
Questa era una notte qualsiasi, perfetta nella sua normale imperfezione.
Una lampo nero giunse dall'alto tra due cumuli di macerie sufficientemente abitabili da essere chiamate "casa" dagli abitanti del luogo.
Quel lampo era silenzioso, talmente rapido che l'ombra che produceva sembrava far fatica a stargli dietro.
Eppure una volta arrestatosi, quel lampo rivelava una grossa massa, un insieme di muscoli abbronzati, densi quasi come l'acciaio, uniti in un corpo che per dimensioni ricordava più un grosso orco che un uomo.
Il colosso guardò prima a sinistra, poi a destra per controllare che nessuno l'avesse visto.
Tutto doveva essere sotto controllo.
Piegò il collo prima verso destra fino a farlo scrocchiare leggermente, poi a sinistra, poi fece fare un paio di giri alle scapole, infilò la mano destra sotto la leggera armatura di cuio ed estrasse una piccola boccetta che emetteva una leggera luminiscenza violacea.
Gara si abbassò la sciarpa che copriva la parte inferiore del volto e bevve un piccolo sorso dalla fiasca; ecco come garantirsi qualche anno in più.
Con un'agilità impensabile per un uomo di quella taglia, il ninja si distese sul terreno e portò l'orecchio al suolo.
"Bene", esclamò tra sè e sè, "nessun rumore. Sono tutti in posizione"

Jin Simon era un vecchio compagno di Gara caduto durante una lotta tra i grandi clan ninja del Metallion.
Compagni d'infanzia, Jin aveva circa 10 anni più di Gara e per lui era come un fratello maggiore. Trascorsa l'infanzia insieme, Jin e Gara erano diventati maestri delle arti ninja insieme dopo faticosi allenamenti e prove ardue. Jin era entrato in possesso della leggendaria spada Murasame circa a 19 anni, dal suo anziano maestro.

Edited by misa1812 - 10/4/2008, 22:23

La missione doveva essere rapida e veloce e i membri del villaggio non dovevano accorgersi di nulla.
A loro non doveva essere torto nemmeno un capello.

la fiamma della candela muoveva la penombra al minimo colpo di vento, aumentando la tensione che si respirava in una notte apparrentemente tranquilla..ad un certo punto un'ombra umana apparve, vicina ad un tavolo.

-Kalia!- Esclamò il ninja nella sua mente.
Quel nome non gli era nuovo e rievocava in lui pensieri dolci ma allo stesso tempo nostalgici e dolorosi. Nel mentre i suoi compagni erano disposti dinnanzi all'edificio; due sul tetto, tre nascosti nelle vicinanze delle finestre mentre altri due erano di guardia uno appollaiato sulla torre li vicino ed uno mimetizzato tra il fieno.

Edited by misa1812 - 11/4/2008, 10:51

Il tempio era ancora distante e con la luce non potevano avanzare con la raidità che li conraddistingueva.
- Dobbiamo trovare un modo per entrare. Il tempio e ben protetto da guardie e senza il favore della notte non avremmo speranze- suggerì un giovane membro del gruppo
- Lo so Kin e quei viandanti fanno proprio al caso nostro- rispose Gara.