CAPITOLO 3
La donna eresse appena in tempo uno scudo magico deviando la magia del Demone, quello aizzò i suoi incantesimi senza concedersi un attimo di treguamettendo a dura prova la resistenza di lei.
Kall, immobile, assistenva a quello scontro tra il faceto e il serioso. Da una parte voleva verificare la forza magica del Demone che aveva posseduto Nei, dall'altra voleva sincercarsi della reale forza della ragazza.
I Monaci Sacri attorno a lui erigevano una potente barriera che aveva racchiuso loro tre in una specie di rete magica evitando così che i loro incanti danneggiassero la città. Aveva già assistito a qualcosa del genere, la barricata magica aveva lo scopo di preservare il villaggio dai nefasti effetti collaterali di quello scontro magico.
La donna respingeva ad uno a uno gli incantesimi del Demone senza lasciarlo avanzare, come se sapessein anticipo cosa avrebbe fatto.
Sul viso dell'Elfa la fatica dello scontro era ben visibile, i suoi lineamenti erano non solo deturpati ma addirittura tirati per lo spasmo di dover fronteggiare un nemico pari a lui.
Kall, che aveva perso il timore di fronte a quella sua improvvisa manifestazione magica, si preparò a subentrare in quel duello attingendo velocemente alle sue forze magiche, richiamando a sèla magia del Ghiaccio e del Gelo che aveva iniziato a praticare nonostante Dark Schneider lo volesse più portato per quella del Fuoco in cui lui eccelleva.
La donna iniziò a cedere sotto gli attacchi del Demone dando segno di una inferiorità che non credeva possibile, sul viso di Nei apparve un sorriso beffardo come se il Demone avesse intuito che la stanchezza di tenere quella lunga serie di incantesimi cominciasse a minare la donna.
Ma nell'attimo in cui il potere della magia Sacra venne meno Kall si gettò a capofitto nella battaglia cogliendo il Demone di sorpresa.
La donna fissò esterefatta Kall Su che l'aveva sostituita nel duello magico, incredula che un ragazzino tanto giovane potesse raggiungere una tale conoscenza del magico da affrontare persino un Demone che aveva dato tanto filo da torcere anche a lei.
Kall era concentrato nell'incantesimo tanto che non si accorse che la donna gli era arrivata alle spalle, incredula di fronte alla sua preparazione magica e tentennava, incerta se riprendere lei il duello o lasciare nelle mani del ragazzo l'esito di quello.
Il Demone non sembrava a sua volta voler cedere nonostante una palese incertezza di fronte a quella sua forza magica.
Le parole gli salirono alle labbra, improvvise, quasi senza nemmeno volerlo.
-
Luy elgre scorbily. Tu sei un'anima nera. Ora purificami!! Ooh, re dell'inferno, mi ammanto di mortale tempesta di ghiaccio mentre le forze sovraumane si unisconoLa donna sussultò, arretrando spaventata.
Aveva riconosciuto quel pericoloso incantesimo e ne aveva timore.
Quello che quel ragazzino stava recitando era
Testament, il raggio congelante allo zero assoluto, un potentissimo incantesimo che attingeva la sua straordinaria forza magica dalla magia elementale che avrebbe fermato ogni molecola nel corpo del suo nemico.
- Fermati!
Ma Kall non l'ascoltava, troppo preso dall'incantesimo e dal duello che sembrava aver risvegliato dentro di lui qualcosa che credeva sopito, uno spirito bellicoloso e crudele che giaceva silenzioso nell'antro più oscuro del suo cuore.
Stava per raggiungere il culmine, se l'avesse fatto non avrebbe più potuto fermare l'incantesimo.
- Fermati!
Ma la voce della donna era persa dal sibilare di quel vento gelido, venne sbalzata a terra contro la ora fragile barriera magica che i Monaci Sacri non riuscivano più a tenere. Diversi di loro erano a terra, sanguinanti, feriti dall'esplosione magica causata dall'attrito tra quelle magie.
Una barriera potentissima si frappose tra i due sbalzando Kall a terra come se fosse stato una bambola di pezza.
- Ma cosa...
Il Demone fissò la figura che si era materializzata di fronte a sè con stupore mentre Kall veniva dolcemente sollevvato dalla donna che constatava che non vi era niente di rotto.
- Ma che ti è saltato in mente pivellino? - domandò furioso voltandosi verso il ragazzo.
La donna fissò l'uomo che si ergeva in tutta la sua statutaria bellezza di fronte a loro. Indossava un abito alquanto succinto che copriva appena il bacino lasciando scoperto il petto piatto e muscoloso sotto il mantello rosso scarlatto che gli ondeggiava attorno al corpo - Avevi intenzione di sbriciolare la tua sorellina con quel dannato incatesimo del Gelo?
Kall spalancò stupefatto gli occhi fissando Dark Schneider che lo fissava con uno sguardo tra il divertito e il furioso. Divertito per la figura da incompetente che aveva fatto lasciandosi trasportare dalla magia che aveva evocato e furioso perchè quella stessa magia era stata indirizzata contro di Nei senza pensare che avrebbe sì ucciso il Demone probabilmente, ma avrebbe anche disgregato il corpo dell'Elfa.
La donna fece per dire qualcosa ma lo sguardo libidinoso dello stregone le fece imporporare il viso.
Dark allungò la mano e un fascio magico la colpì appena lacerandogli in più punti la veste sacerdotale lasciandola quasi completamente nuda sotto il suo sguardo perverso.
- Più tardi verrai da me, così come sei ora e ripagherai in tal modo il servigio che vi sto dando - il suo sguardo parve irretirla costringendola ad annuire.
Kall che le stava appoggiato contro il corpo sentì il calore del suo seno nudo che cozzava contro il suo capo provando un misto di vergogna, ma incapace di muoversi per non lasciarla ignuda non si mosse mentre le braccia di lei si strinsero contro di lui, come a volersi celare con la sua figura.
Dark si voltò e fissò Nei con uno sguardo torvo.
- Che stai facendo Nei? Osi forse rivoltarti contro il tuo papà?
La ragazza parve sussultare, o meglio il suo cuore sussultò perchè il Demone che la possedeva sembrava ancora più infuriato.
- Dimmi Kall - fece volgendo appena lo sguardo - quel Demone che si è impossessato del corpo di Nei è uscito da quell'ampolla rotta nel mio studio?
Lui sussultò, limitandosi ad annuire e stringendosi ancora di più contro il corpo caldo della donna.
Dark si limitò a ridere fragorosamente facendolo imporporare.
- Sei proprio uno sciocco... e tu vorresti diventare uno stregone potente Kall - fece richiamando la magia nel palmo della mano.
Non capiva il perchè di tanta ilarità, quel Demone aveva messo a dura prova sia lui che la donna.
- Ti lasci fuorviare dalle apparenze - fece posando lo sguardo su Nei - Esci immediatamente dalla mia adorata figlia prima che decida di strapparti fuori con la forza Esadan!
Nei sussultò, come se quel nome avesse evocato qualcosa di terribile.
-
Sei stato tu a rinchiudermi nell'ampolla?Dark si limitò a sorridere recitando l'incantesimo.
-
Uda Nagisa Lavanty Isha! - aggrottò la fronte concentrandosi sull'incantesimo ed allungando lamano verso Nei che prese a tremare.
La magia la abbracciò facendola urlare e stringendola come in una rete invisibile.
Kall sussultò, incredulo.
Stava richiamando il Demone fuori dal corpo di Nei che era preda della magia, Dark tenne saldo l'incantesimo finchè qualcosa venne strappato fuori da Nei assumendo un vago aspetto umano.L'Elfa crollòa terra boccheggiando mentre lo spirito del Demone era imbrigliato in quella rete magica.
- Spregevole Spettro Mutaforma, come hai osato sfiorare soltanto il corpo della mia adorata figlia?
Lo spirito fu percorso da un tremore incontrollato.
Kall non capiva, non percepiva più la tremenda aurea magica del Demone, era come dissolta.
Nei sussultò, sollevvandosi appena e fissando incredula Dark Schneider di fronte a lei.
Lo spirito gemette, la rete magica si stringeva sempre di più attorno alla sua parvenza.
- Che ne dici di fare qualcosa Kall? - protestò Dark voltandosi - Usa uno di quei tuoi incantesimi ed elimina questo Spettro Mutaforma prima che assorba la personalità di qualcun altro.
Non capiva che cosa intendesse, ma ci sarebbe stato tempo poi per fare domande.
La magia gli rispose prontamente, invocandola.
-
Luy elgre scorbily. Tu sei un'anima nera. Ora purificami!! Ooh, re dell'inferno, mi ammanto di mortale tempesta di ghiaccio mentre le forze sovraumane si uniscono. Adesso lego la forza della neve e del ghiaccio con la nuova promessa. TESTAMENT - Raggio Congelante allo Zero Assoluto!!!.
Lo spirito fu investito dalla magia e in pochi istanti inizò a disgregarsi molecola dopo molecola esplodendo di fronte a loro in un istante.
Nei si inginocchiò fissando Dark con occhi sognanti, certo felice che fossi tornato da loro.
- Stai bene Nei?
Si chinò, raccogliendola dolcemente da terra.
Nei lo baciò sulla guancia abbracciandolo attorno al collo con le sue esile braccia mentre assaporò l'odore del suo corpo.
- Sono contenta che tu sia tornato... mi sei mancato.
Dark si voltò e fissò Kall, quello sguardo lo fece per un istante sussultare.
- Che cosa avete combinato mentre ero via? - iniziò a rimbrottare - Lo studio era sottosopra e avete rotto una delle mie ampolle...
Nei si strinse timorosa contro di lui.
- E' stata colpa mia - cinguettò spaventata.
Lui la sentì tremare e la lasciò a terra.
Kall si aspettava di essere aspramente rimproverato e gli bastò lo sguardo duro di lui per annichilirlo. Il sentirsi in parte responsabile di quel che era accaduto, il sapere che quello era ciò che lui pensava, bastava a farlo sentire male.
- Vi siete lasciati gabbare persino da uno Spirito Mutaforma - fece scoppiando a ridere - Siete veramente inesperti! Tu che vuoi addirittura diventare uno stregone di alto rango...
La donna si sollevò coprendosi alla benemeglio.
- Come uno Spirito Mutaforma... quello era un Demone - protestò.
Lui si voltò e avanzò di un paio di passi, afferrandola per un polso e facendola cozzare contro il suo petto iniziando a palparle il seno e il pube senza pudore. Il viso di lei si imporporò mentre frugava nel suo corpo sotto lo sguardo allibito dei Monaci e dei due ragazzi.
Le mordicchiò l'orecchio mentre premeva quel giovane corpo contro il suo che subitò si animò di ardore sfiorandola.
- Quello con cui vi siete misurati era soltanto uno spettro che avevo rinchiuso in quell 'ampolla dove il vostro salvatore aveva rinchiuso il Demone che io ho sfidato e ucciso qualche decenno fa... - fece leccandogli la guancia - lo spettro ha assorbito i ricordi del demone essendo rimasto per tanto tempo dentro quell'ampolla, per questo si è comportato come il Demone ed è venuto qui in cerca di una vendetta che non era la sua - spiegò mentre la donna cercava di allontanarlo -piuttosto Monaco, credo sia venuto il momento di saldare il debito che hai contratto con me.
Lei sussultò quando il suo beep le strusciò contro l'interno della coscia.
Nei e Kall erano immobili di fronte a lui mentre i Monaci stavano per scagliarli contro i loro incantesimi.
- Credevo che foste persone riconoscenti - fece stringendole il seno nella mano - hai contratto un debito, ho salvato il tuo villaggio...
La ragazza, imbarazzata, non sapeva che altro fare.
- Pagherò io il debito Dark!
Lui si voltòe fissò Kall che aveva un'espressione determinata sul viso.
Lui abbozzò un sorriso divertito.
- E come pensi di farlo? - domandò divertito - Sarai il mio schiavetto per un mese? Spazzerai la casa da cima a fondo? Cucinerai per me quando avrò fame?
- Lo farò! Ma lasciami la ragazza, la voglio per me!
Quelle parole confusero non poco Dark Schneider, era la prima volta che Kall si interessava a qualcuno, figurarsi una donna.
Lasciò cadere a terra la donna e si avvicinò di un passo a Kall
- Farai qualsiasi cosa? - domandò con un ghigno diabolico - Mi pulirai la schiena? Mi porterai la colazione a letto tutte le mattine? Laverai i miei vestiti? Striglierai il mio destriero?
- Sì lo farò.
- Accorrerai quando ti chiamerò? - riprese divertito - A qualsiasi ora?
Lui parve non voler cedere.
- Abbandonerai lo studio della magia del Freddo per quella del Fuoco.
Kall tentennò, paonazzo.
- Sei proprio un credulone - fece scoppiando a ridere - Va bene, te la lascio questa donna... tanto non è nemmeno vergine.
Lei si imporporò coprendendosi alla benemeglio sotto lo sguardo allibito dei Monaci.
- A giudicare dal suo odore non lo è da parecchio - fece divertito - anche se poi va a scapito suo il non frequentare il mio beep! - fece raccogliendo Nei da terra e allontandosi senz'altro aggiungere - E poi ho del lavoro da fare... avevo un'invasione da portare avanti più di due ore fa... colpa vostra che mi avete distratto - fece seccato - Sbrigati Kall o ti lascio qui!
Kall fissò la donna in silenzio.
Poi, senza dire una parola lo seguì.
- Grazie - sussurrò riconescente.
Kall, che non compredeva la riconoscenza di quel che aveva fatto, si limitò a fissarla incerto.
Dark aveva recitato l'incantesimo di levitazione e si stava già allontando mentre Kall recuperava lo srapenil e galoppò veloce sulla scia dello stregone e di Nei.
Gettò solo un'ultima occhiata alle sue spalle, un vago sentimento umano sembrò sfiorare il suo cuore freddo, ma dopo essersi voltato si era già estinto.
Edited by misa1812 - 13/4/2008, 15:53