J.R.R. Tolkien, Il padre della letteratura Fantasy

« Older   Newer »
  Share  
Aily™
view post Posted on 28/8/2007, 14:11




J.R.R.Tolkien


John Ronald Revel Tolkien nasce il 3 gennaio 1892 a Bloemfontein, nel Sudafrica, da genitori inglesi originari di Birmingham, Inghilterra. Nel 1894 nasce il fratello Hilary. Morto il padre nel 1896, la madre con i due figli - già rimpatriata l'anno precedente - si sposta da Birmingham al villaggio di Sarehole. ritratto

Dalla madre, convertitasi al cattolicesimo nel 1900, Tolkien eredita l'amore per le lingue e per le antiche fiabe e leggende. Nel 1900 Ronald comincia a frequentare la King Edward's School a Birmingham, e dal 1904 - quando muore la madre di diabete all'età di soli 34 anni - Ronald e Hilary vengono educati da padre Francis Xavier Morgan, un sacerdote cattolico, proveniente dalla cerchia dei collaboratori del cardinale John Henry Newman (1801-1890). Il futuro filologo — riferisce il biografo Humphrey Carpenter — afferma: ""Mia madre è stata veramente una martire; non a tutti Gesù concede di percorrere una strada così facile, per arrivare ai suoi grandi doni, come ha concesso a Hilary e a me, dandoci una madre che si uccise con la fatica e le preoccupazioni per assicurarsi che noi crescessimo nella fede". Ronald Tolkien scrisse queste parole nove anni dopo la morte di sua madre. Ci indicano come egli associasse alla madre la propria appartenenza alla Chiesa cattolica. Si potrebbe aggiungere che, alla morte della mamma, la religione prese nei suoi affetti il posto che lei aveva precedentemente occupato. La consolazione che gliene derivò fu sia emozionale sia spirituale".

Tolkien studia poi all'Exeter College di Oxford, sostenendo nel 1913 l'esame di laurea in Lingua e Letteratura inglese. Ne! 1916 sposa Edith Bratt, da cui avrà tre figli e una figlia. Durante la Prima Guerra mondiale si arruola nei Fucilieri del Lancashire e viene inviato in Francia. Rimpatriato, in seguito a "psicosi traumatica da bombardamento", ritorna a Oxford nel 1918 dove finisce gli studi, continuando a studiare le antiche lingue e letterature e dedicandosi in particolare al Beowulf. Per due anni collabora alla redazione dell'Oxford English Dictionary.

Dal 1921 Tolkien è lettore e poi professore (nel 1924) di Lingua inglese alla Leeds University. Dal 1925 al 1945 insegna Lingua e Letteratura anglosassone al Pembroke College a Oxford. Nel 1926 incontra per la prima volta C.S. Lewis, anglista e scrittore, e tra i due nasce una profonda amicizia. Insieme fondano il circolo "The Inklings" (che potremmo tradurre con "I Sommessi" o "gli Scarabocchiatori").

Nel 1945, sempre a Oxford, assume la prestigiosa cattedra di Lingua e Letteratura inglese al Merton College, fino al suo ritiro dall'attività didattica nel 1959. Il campo degli studi di Tolkien è quello delle lingue germaniche; per le sue ricerche in questo campo riceve molti titoli onorari, tra cui quello dell'Alto Ordine Britannico, il Cbe (riconoscimento ai meriti professionali), dalla Regina, e il dottorato honoris causa. Tolkien muore il 2 settembre 1973 a Bournemouth.



Le opere

Autore di opere scientifiche e di edizioni critiche di testi antichi — come A Middle English Vocabulary, del 1922; l’edizione del manoscritto Ancrene Wisse: The English Text of the Ancrene Riwle, del 1962; il contributo alla traduzione della Jerusalem Bible, del 1966; le edizioni di Sir Gawain and the Green Knight, Pearl, and Sir Orfeo, del 1975, in precedenza pubblicati separatamente; il testo, tradotto e commentato, The Old English Exodus, del 1981; Finn and Hengest: The Fragment and the Episode, del 1982, curato da Alan Bliss; e The Monsters and the Critics and Other Essays, del 1983, curato dal figlio Christopher —, Tolkien è però noto soprattutto per la narrativa, la poesia e la saggistica a queste collegata. In quest’ambito altrettanto vasto, eccellono The Hobbit, del 1937; The Lords of the Rings, del 1968, già apparso in volumi separati fra il 1954 e il 1955; e The Silmarillion, del 1977. A questi si aggiungono Guide to the Names in "The Lord of the Rings". A Tolkien Compass, curato da Jared Lobdell nel 1975, nonché i testi incompiuti e le "prime versioni" che, dal 1983, il terzogenito cura e pubblica nella serie The History of Middle-Earth giunta al nono volume.

Edited by Daelthasaar - 29/8/2007, 19:14
 
Top
Aily™
view post Posted on 29/8/2007, 13:45




IL SILMARILLION

Quest'opera rimansta incompiuta e' forse la migliore e piu' pregiata di tutte le sue opere.
In essa l'autore racchiude ancora meglio il messaggio filosofico teologico che racchiude nelle sue opere non ultimo il signore degli anelli.

Per capire molte cose della trilogia, e' necessario leggere prima questo libro che e' l'inizio ovvero la genesi di tutto quanto.

Qui manifesta tutto il suo amore verso il mondo romantico delle fiabe che mescola con i valori piu' alti acquisiti con la nuova conversione al cattolicesimo, diventa un mezzo di trasmissione di buone intenzioni, un nuovo modo di moralizzare l'essere umano, attraverso una visione fantastica dello stesso e dell'universo.

Non passa inosservato l'inizio dell'opera che si apre con la creazione dell'universo ad opera di Eru Iluvatar' che da vita agli Ainur, gli spiriti nati tutti quanti dal suo pensiero e tra essi spicca per la sua gia' propensione alla ribellione Melkor , il piu' potente tra gli Ainur...e' qui chiaro il riferimento alla creazione degli angeli anche se Tolkien non fa menzione alcuna di una volontaria citazione bilblica, non e' difficile paraognare le due cose, quando soprattutto Melkor per la sua presunzione viene precipitato sulla terra che richima in maniera inequivocabile alla caduta negli abissi infernali.

Infatti Melkor nell'andare avanti con l'opera tendera' a rifugiarsi sempre piu' in fondo nei menadri oscuri della terra, dando vita ad ogni cratura immonda.

Il Silmarillion racconta principalmente la storia e la nascita dei primogeniti ovvero la comparsa degli Elfi che e' un altro rimando alla nascita degli angeli e poi la venuta dei secondogeniti ovvero gli esseri umani.

Ma l'opera e' legata ai Silmaril, i 3 gioielli che racchiudono la luce degli alberi di Valinor, la luce residua della creazione stessa, forgiati da Feanor dei Noldor una delle massime casate degli Elfi che dara' vita alla maledizione sulla loro stirpe fino alla fine della terza era; vedranno morte e distruzione, per un giuramento blasfemo e corrotto dalla bramosia del potere che pero' via via verra' spezzato dalla presenza anche del buon sacrifico, dall'amore puro e incondizionato.

Insomma un'opera che non parla con banalita' di valori ma li affronta con fermezza e decisione in ogni sua sfaccettatura e che fa riflettere e allo stesso tempo sognare.
 
Top
view post Posted on 1/9/2007, 20:31
Avatar

Deeta Darks

Group:
ADMIN
Posts:
18,079
Location:
Bassa bergamasca

Status:


IL CACCIATORE DI DRAGHI

Il cacciatore di draghi (Farmer Giles of Ham, scritto e pubblicato in inglese nel 1949 e uscito in italiano nel 1975) è un racconto fantasy scritto da John Ronald Reuel Tolkien.
La storia descrive una serie di incontri tra il fattore Giles e un astuto drago di nome Chrysophylax.
Il racconto è ambientato molto tempo fa in una Britannia fantastica, piena di creature mitiche e cavalieri medievali.


"Aegidius de Hammo era un uomo che viveva nel bel mezzo dell'isola di Britannia. Il suo nome completo era Aegidius de Hammo, perchè in quell'epoca, molto tempo fa, quando quell'isola era ancora felicemente divisa in molti regni, le persone erano dotate di nomi altisonanti. Allora c'era più tempo, e c'era meno gente..."

Così inizia la storia ironica di un contadino abitudinario , un po' fanfarone, costretto dalle circostante a dar la caccia ad un drago, di cui riesce ad aver la meglio, diventando ricco tanto da esser nominato re.

Il Fattore Giles non era un eroe. Era grasso e aveva la barba rossa, e gli piaceva una vita comoda e tranquilla. Una notte un gigante sordo, miope e stupido che si era perso entrò i suoi terreni, devastandoli.
Avvertito dai lamenti del suo cane Giles prese il suo trombone (una sorta di fucile) e riuscì a scacciarlo. Gli abitanti del villaggio esultarono, Giles era diventato un eroe.
La sua reputazione si diffuse in lungo e in largo per tutto il Regno di Mezzo, e il Re ricompensò Giles con una spada chiamata Caudimordax (in volgare "Mordicoda"), che non rimane nel fodero se c'è un drago nelle vicinanze.

Il gigante raccontò ai suoi mostruosi amici che nel Regno di Mezzo non esistevano più cavalieri, soltanto insetti fastidiosi (in realtà i colpi del trombone di Giles). Questo stimolò un drago, Chrysophylax Dives, a esplorare l'area.
Tutti si rivolsero a Giles, L'Eroe della Campagna, affinché se ne occupasse. Egli era riluttante perché il drago non stava minacciando la sua terra ma alla fine dovette intervenire: quando il fabbro gli fornì una sorta di armatura egli dovette partire sulla sua cavalla. Stava già tornando a casa quando trovò veramente il drago che, dopo un inseguimento fino al villaggio, dovette arrendersi a Giles e alla sua spada. Per aver salva la vita il drago giurò di ritornare al villaggio entro una settimana con il suo tesoro, col quale avrebbe risarcito gli abitanti dei danni che aveva provocato. Quando il Re lo venne a sapere andò al villaggio coi suoi cavalieri, nella speranza di ottenere anche lui un guadagno dal tesoro del drago. I giorni passarono ma questo non si faceva vivo: non aveva rispettato il suo giuramento.

Fu così che il Re indisse una caccia al drago bugiardo, mandando i suoi cavalieri e Giles a cercarlo per portarlo al suo cospetto (insieme al tesoro che il Re voleva prendersi). Lungo la strada i cavalieri, che snobbavano Giles in quanto plebeo, non si accorsero nemmeno delle orme del drago, concentrati com'erano in una discussione sull'etichetta di corte, e scapparono tutti a gambe levate non appena se lo trovarono davanti, fuori da una caverna. Giles, rimasto nuovamente solo col drago, lo convinse a suon di spada a caricarsi sulle ali il tesoro e seguirlo. Tuttavia Giles decise di non andare a palazzo perché aveva intuito le brame del Re sul tesoro, quindi decise di condurre il drago prigioniero a casa sua.

Il Re ovviamente andò su tutte le furie e andò da Giles con i cavalieri, con l'intento di prendere il tesoro anche con la forza. Giles rispose scatenando il drago, ormai suo servo, contro il Re e i cavalieri e autoproclamendosi Conte. Solo dopo molti anni, quando Giles si autoproclamò prima principe e poi Re, il drago Chrysophylax Dives fu lasciato libero di tornare alla sua caverna.


Tratto da Wikipedia
 
Top
ken1989
view post Posted on 3/9/2007, 14:25




LO HOBBIT

Lo Hobbit o la riconquista del tesoro (titolo originale: The Hobbit, sottotitolato There and Back Again, cioè "andata e ritorno") è un romanzo fantasy scritto da John Ronald Reuel Tolkien. La sua prima pubblicazione risale al 21 settembre 1937. Il seguito di questo romanzo sarà costituito da Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings), pubblicato tra il 1954 ed il 1955.
Lo Hobbit si può considerare come l'antesignano di tutta l'opera narrativa sulla Terra di Mezzo; sono iniziati o si ha spunto, anche se in forma di abbozzo rispetto a quanto sarà il corpus finale dell'opera, di tutti i temi sia del Silmarillion che del Signore degli Anelli. Il destino del mondo che è decretato da una sola e piccola persona, l'Unico Anello come grande mezzo di potere ma anche portatore di male, le alleanze di popoli prima nemici contro un nemico comune, la magia che permea il mondo ma non è visibile, il grande potere degli elfi e la loro avversione verso tutto ciò che è malvagio.
I riferimenti fra Lo Hobbit e gli altri due libri ne fanno come è logico una unica storia che si dipana fra ere, luoghi e personaggi differenti, che celebra gli elfi, suscita interesse verso gli Hobbit e racconta degli uomini che alla fine avranno definitivamente le redini della storia. Tolkien immagina il suo fantastico mondo come un passato remoto del nostro, questo è ancora più appariscente qui, visto che i piccoli Hobbit sono indicati come esserini che vivono ancora oggi ma che è molto difficile vedere, ma che un tempo ebbero ruoli cruciali nell'estirpare il male dal mondo che oggi noi conosciamo.

Trama
La storia incomincia nel modo più tranquillo possibile, Bilbo sta tranquillamente fumando la sua erba pipa sull'uscio di casa quando arriva Gandalf che gli propone una avventura, la sua anima Baggins riesce però a scampare il pericolo in un primo momento ma il giorno dopo fa la conoscenza di un gruppo di nani cappeggiato dal famosissimo Thorin Scudodiquercia e 12 suoi congiunti ed amici.
L'avventura proseguirà il giorno dopo con Bilbo che esce di casa a scavezzacollo con solo un fazzoletto verso l'ignoto e forse il non ritorno a casa essendo l'avventura irta di pericoli, infatti prima di arrivare all'ultima casa accogliente incappano in alcuni Vagabondi[12] che li catturano ma da cui scampano con l'aiuto di Gandalf.
A casa di Elrond il mezz'elfo studiano la mappa di Thorin e scoprono le lettere lunari sulla mappa, queste affermano che il buco della serratura sarebbe stato visibile nel giorno di Durin.
Ripartono quindi per la Montagna solitaria passando per le Montagne Nebbiose, in una notte di bufera vengono tutti eccetto Gandalf catturati dagli orchi, riescono a fuggire e nella fuga Bilbo riesce a prendere alla creatura Gollum un magico anello che rende invisibili. Fuori dalle montagne sopo poi aiutati dalle Aquile che li portano da Beorn che darà loro aiuto per attraversare lo stregato Bosco Atro, qui però Gandalf lascia la compagnia dei nani. Anche qui però le loro avventure non sono finite, prima finiscono le proviste, poi incappano nei ragni che li vogliono mangiare e poi vengono catturati dagli elfi, sarà di nuovo il piccolo Bilbo a portarli in salvo fino a Pontelagolungo.
Qui vengono accolti con grandi feste e tutti sperano che Smaug il drago presto se ne andrà dalla montagna e tutti vivranno in prosperità quindi danno loro rifornimenti per il cammino fino ad Erebor dove trovano la porta e la riescono fortunosamente ad aprire. Bilbo esplora quindi l'interno, questo però fa infuriare il drago che prima cerca di mangiarli ma non riuscendoci rivolge la sua collera contro Pontelagolungo dove però sarà ucciso da Bard detto "L'Arciere" con una freccia scoccata nel suo unico punto debole.
Ad Erebor però i nani non restano con le mani in mano, con l'aiuto dei Corvi Imperiali riceve notizie e comunica ai suoi congiunti che ha bisogno di aiuto ed iniziano ad apprestare difese in previsione di qualsiasi cosa. Pochi giorni dopo Elfi ed Uomini del lago arrivano alla montagna speranzosi di poter prendere i tesori della montagna per risollevarsi dopo la discesa distruttrice del drago. Le trattative proseguono altalenanti, nemmeno l'espediente di Bilbo di dare agli assedianti l'Archepietra riesce ad aquietare gli animi, riesce solo a rompere l'amicizia fra Thorin e Bilbo.
Il 23 novembre 2941 T.E. tutto precipita, arrivano gli aiuti di Dain dei Colli Ferrosi ed all'insaputa di tutti gli orchi delle Montagne Nebbiose, ha così inizio la Battaglia dei Cinque Eserciti. La battaglia è furiosa, orchi, mannari, uomini, elfi e nani si fronteggiano alle pendici della montagna, ma alla fine dopo numerosi lutti fra i quali anche Thorin la vittoria è di uomini, elfi e nani. Prima di morire Thorin riesce a scusarsi con Bilbo per le parole con cui si erano lasciati ed avevano rotto la loro amicizia poche ore prima.
Dain, diventa il nuovo Re sotto la Montagna e distribuisce saggiamente le ricchezze conquistate, a Bilbo dà solo un paio di bauli, uno d'argento ed uno d'oro visto che sarebbe oltremodo difficile e pericoloso portare ricchezze maggiori. Si mettono tutti in cammino per tornare a casa, dove vi arriva per il giugno 2942.
A Hobbiville tutto però andava molto storto, era stato infatti dichiato morto e tutti i suoi averi erano stati messi all'asta e quasi tutti venduti e la sua casa stava per essere data ai suoi cugini Sackville-Baggins. Dopo l'avventura oltre a perdere i mobili aveva perso la rispettabilità, tutti lo consideravano alquanto strano e bislacco. Gli facevano visita elfi e nani ed iniziò anche a scrivere un libro: Andata e Ritorno, le Vacanze di uno Hobbit.

Tratto da Wikipedia
 
Top
uriuri
view post Posted on 3/6/2008, 20:13




io adoro tolkien i suoi libri fantasi sono bellissimi
 
Top
view post Posted on 5/6/2008, 19:51
Avatar

Deeta Darks

Group:
ADMIN
Posts:
18,079
Location:
Bassa bergamasca

Status:


ricordo cheanni fa quando trasmettvano i film della saga del signore degli anelli erano usciti diversi libri che raccoglievano poesie, canzoni e quant'altro ispirato alla saga... erano veramente ben fatti
 
Top
view post Posted on 3/8/2008, 21:31
Avatar

RE DEI DEMONI

Group:
ADMIN
Posts:
1,172

Status:


Io sono un po' critico verso "Il signore degli anelli". Non metto in dubbio che sia un'ottima opera, ma mi sono trovato spesso in punti pesanti in cui proseguire quando lo lessi.

PS: so di essermi attirato le ire di qualcuno, ma questa è la mia visione dopo la lettura della suddetta opera
 
Contacts  Top
view post Posted on 3/8/2008, 21:32
Avatar

Deeta Darks

Group:
ADMIN
Posts:
18,079
Location:
Bassa bergamasca

Status:


anche secondo me in alcuni punti è pesante...
 
Top
Minmay
view post Posted on 3/8/2008, 22:43




Io credo di essere l'unica persona sulla faccia della terra che non riesce a farsi andare nè su nè giù il Signore degli Anelli.... ho provato a rileggerlo tremila volte ma non vado oltre quella maledetta festa di compleanno... U.u
 
Top
view post Posted on 3/8/2008, 22:47
Avatar

RE DEI DEMONI

Group:
ADMIN
Posts:
1,172

Status:


CITAZIONE (Minmay @ 3/8/2008, 23:43)
Io credo di essere l'unica persona sulla faccia della terra che non riesce a farsi andare nè su nè giù il Signore degli Anelli.... ho provato a rileggerlo tremila volte ma non vado oltre quella maledetta festa di compleanno... U.u

Non credo, anche un mio amico è fermo lì da circa 7 anni ;)
 
Contacts  Top
Minmay
view post Posted on 3/8/2008, 23:23




Oh la cosa mi consola allora! XDD
 
Top
view post Posted on 4/8/2008, 07:10
Avatar

Deeta Darks

Group:
ADMIN
Posts:
18,079
Location:
Bassa bergamasca

Status:


se salti quella procedi per 200 pagine... poi c'è un altro intoppo... quel libro l'ho letto a tappe... in sè è molto bello ma ci sono dei pezzi che ti trascinano a fondo manco fossero delle ancore attaccate a del cemento!
 
Top
Sosuke Aizen (Ivan)
view post Posted on 4/9/2008, 13:48




io il signore degli anelli lo letto in una botta sola...tutto di un fiato....però diciamo che bè....alcune parti mi facevano addormentare...specie quando si perde per ore a descrivere anche un prato fiorito ò__ò bellissimo come libro però....
 
Top
12 replies since 28/8/2007, 14:11   69 views
  Share