ARMI E ARMATURE, Piccolo vademecum per non perdersi

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/8/2007, 18:20
Avatar

Deeta Darks

Group:
ADMIN
Posts:
18,079
Location:
Bassa bergamasca

Status:


Dato che anche in Bastard!! le armi(oltre la magia) la fanno da padroni vediamo di capirci qualcosa, iniziamo con un classico:

SPADA

Da Wikipedia:

Una spada è un'arma bianca a lama lunga, spesso, ma non sempre, a doppio filo, atta a colpire di punta e di taglio usata dalle più varie civiltà

Il termine spada deriva dal greco spathe e dal latino spatha.

È composta, nella sua struttura fondamentale, da una lunga lama e da un'elsa o fornimento, ossia l'impugnatura e quella parte che provvede alla protezione della mano (guardamano).

L'intenzione e la fisica di base della spada sono rimaste sostanzialmente invariate nei secoli, ma sono cambiate molto le tecniche di realizzazione variabili anche in base alla cultura: come conseguenza si hanno differenze nel disegno e nello scopo della lama.

I nomi dati a molte spade nella mitologia, nella letteratura e nella storia riflettono l'alto prestigio della lama.

image


Una spada è divisibile in due parti fondamentali: la lama e l'elsa.

La lama è normalmente in acciaio, con almeno un lato affilato, adatta a colpi di punta e taglio.

L'elsa è composta da un'impugnatura costituita dal codolo della lama a cui sono fissate due "guance" in legno o osso (spesso ricoperta con cuoio o materiali affini), in una guardia in metallo e in un pomolo.

La lama viene idealmente divisa lungo la sua lunghezza in tre parti più o meno uguali in lunghezza: debole, medio e forte.
Il debole è la parte più lontana dalla impugnatura, il forte quella più vicina e il 'medio ' quella situata fra i due.
Durante l'uso, la spada ferisce con il debole, poiché dotato di maggiore velocità, e para con il forte, poiché maggiormente stabile e robusto.

I lati affilati della spada prendono il nome di filo dritto (o diritto) e filo falso (o rovescio).
Il filo dritto è quel filo che guarda l'avversario ed è nella stessa direzione delle nocche di chi impugna la spada. Il filo falso è quello che rimane rivolto verso chi la impugna e nella direzione del pollice, all'attaccatura. In alcune spade il filo falso viene affilato solo per metà della lunghezza; altre presentano solo un lato affilato, e prendono in questo caso il nome di mezze spade.
Il filo dritto si utilizza per tagli diretti ed affondi, mentre il filo falso viene utilizzato per i colpi di rovescio.

Spesso la lama della spada presenta sul lato piatto delle scanalature lungo la sua lunghezza. Queste servono per alleggerirne la struttura.

La spada può presentare una lama dritta o curva.
La lama dritta termina solitamente con una punta più o meno stretta, ed è perciò adatta principalmene agli affondi e alle stoccate; la lama è curva è più adatta ai colpi di taglio e rientra nelle tipologie chiamate sciabola o scimitarra, o in altri nomi a seconda del periodo storico e della provenienza geografica dell'arma.


Elsa : il termine collettivo con cui si identificano le diverse parti della spada atte alla presa ed al controllo della lama.
Oltre che dall'impugnatura vera e propria, un'elsa tipica è costituita dal pomolo e da una guardia (guardamano).
La guardia assicura protezione alla mano che regge l'arma; nelle spade europee pre-medievali, ad esempio nei gladii romani, l'elsa non sporgeva eccessivamente dal piano della lama; questo tipo di guardia viene chiamata coccia. A partire dal medioevo in poi, la maggior parte delle guardie vennero dotate di bracci laterali, adatti a proteggere le mani dai colpi che potevano scivolare lungo la lama: questo tipo di guardia viene chiamata "crociata" o "cruciforme".
Un altro tipo di guardia è quella tipicate del fioretto e, in generale, degli stocchi, di forma tondeggiante, atta a proteggere interamente la mano dagli affondi degli avversari. Il pomolo, costituito da un pomello di metallo di varia foggia situato alla base dell'impugnatura, è invece necessario per assicurare un bilanciamento ottimale dell'arma, oltre che per migliorare la presa.

Fa formalmente parte dell'elsa anche il codolo, la parte terminale della lama che, allungata, penentra nell'impugnatura e viene ad essa fissata, con vari metodi, in modo da assicurare l'assemblaggio del tutto.
Le tecniche per assicurare il fissaggio dell'elsa al codolo variano grandemente a seconda delle epoche e delle culture, e rappresentano in effetti uno degli aspetti cruciali della fabbricazione di una spada.

qui sotto un colleggamento utile con la distinzione di 5 tipi di spade:
spade

spada da due mani

spada da lato

Edited by misa1812 - 21/8/2007, 20:13
 
Top
view post Posted on 21/8/2007, 19:26
Avatar

Deeta Darks

Group:
ADMIN
Posts:
18,079
Location:
Bassa bergamasca

Status:


LANCIA

Da wikipedia:

La lancia è un'arma che è stata usata per millenni, fin dall'età della pietra.

È costituita da un manico, in genere di legno, di lunghezza variabile dal metro ai 6 metri della sarissa, con in cima una punta di pietra, bronzo o altri metalli. È stata impiegata in ogni guerra prima della supremazia delle armi da fuoco: dai cacciatori preistorici agli opliti greci, ai picchieri svizzeri, fino all'età moderna.

Nell'antichità le lance si utilizzavano come armi da lancio (giavellotti).

Ad esempio i guerrieri dell'Iliade combattevano scagliando la propria lancia contro il nemico: la forza con cui essa colpiva era spesso tale da trapassare lo scudo.
Era famosa la lancia di Achille, ricavata da un intero tronco d'albero, così pesante che solo lui poteva brandirla; secondo una leggenda citata anche da Dante nella Divina Commedia (Inferno XXXI, 1-6), aveva il potere, colpendo una seconda volta nello stesso punto, di sanare la ferita inferta con il primo colpo.

Gli antichi romani usavano un tipo di lancia chiamato pilum, dalla lunga punta di ferro che si piegava quando colpiva il bersaglio, così che il nemico non poteva riutilizzarla.

La lancia era l'arma principale della cavalleria pesante medievale: grazie alla resta che le impediva di scivolare all'indietro quando essa colpiva il bersaglio, il cavaliere lanciato al galoppo poteva scaricare contro il nemico tutta la propria forza.

Le lance, di legno, erano fabbricate in modo da spezzarsi all'urto, altrimenti il cavaliere sarebbe stato sbalzato di sella.
Da questo fatto, e dall'usanza di battersi in duello per sostenere una causa o una persona, deriva il modo di dire "spezzare una lancia in favore di qualcuno".

Alla cavalleria pesante, a partire dal XIII secolo, si contrapposero reparti di fanteria anch'essi armate di lancia: gli schiltron scozzesi, i quadrati di picchieri svizzeri, i tercios spagnoli erano formazioni compatte che opponevano un muro di lance alla cavalleria nemica.
Queste lance avevano una piccola punta dalla parte del manico, così da poterle infilzare per terra e reggere con più forza le cariche di cavalleria.

L'uso della lancia declinò con l'avvento delle armi da fuoco; la cavalleria pesante scomparve, mentre nella fanteria essa fu sostituita dal fucile dotato di baionetta.

Modi di dire [modifica]

Partire con la lancia in resta: affrontare un'impresa energicamente, con risolutezza.
Spezzare una lancia: spendersi in favore di qualcuno.

Categoria: Armi bianche


****

La lancia è l’arma privilegiata di Odino: egli è detto “Signore della lancia”.

Il mito ricorda infatti che dai nani egli ebbe in dono Gungnir “oscillante” (vi ricorda niente questo? ;) ), la sua lancia magica. Con essa combatté nella guerra contro i Vanen e con essa combatterà la battaglia dell’ultimo giorno (Ragnarokkr).

La lancia è l’arma ideale per il dio: di Odino è detto infatti che combatte magicamente; la lancia scagliata da lontano è come il suo sguardo, con il quale può atterrire i nemici paralizzandoli o fermare i giavellotti altrui.
Essa diviene altresì strumento dei sacrifici a lui offerti: egli stesso, nel racconto del sacrificio iniziatico a cui si sottopose, rivela di essere rimasto appeso all’Albero Cosmico per nove notti “da una lancia ferito”.
Altrove si precisa che quando fu vicino alla morte Odino “si fece segnare con la punta della lancia”. A una morte rituale provocata da una lancia (e dunque con la vittima consacrata a Odino) si fa riferimento senza dubbio a talune fonti. La connessione della lancia con Odino si osserva anche là dove è detto che il tetto del Valhalla, sua dimore, è sorretto da aste di lance. Anche le Valkirie, divinità guerriere al suo servizio, sono armate di lance.

Oltre che di Odino, la lancia pare essere attributo di Tyr, dio dell’assemblea (Thing). Così indica la consuetudine di piantare una lancia al centro del cerchio in cui essa si svolgeva. Diverse lance famose sono ricordate nelle Saghe e ad esse è spesso attribuita qualità magica.

Tratto da: “ I Miti nordici”

****



image
Arma in asta da lancio, da piede e da cavallo. Lancia cortese per gioco guerresco a cavallo, veniva appoggiata alla resta; era lunga fino a 4 metri e con fusto cavo. Lancia da carosello, pure da torneo, ma impugnata a mano libera. Nella figura: A-D) Ferro di lancia da guerra; E) Lancia da guerra; H-G) rocchio; I) Lancia cortese; L) Impugnatura lancia da carosello; M) Lanciola; N) Lancia alla moderna

da lancia


 
Top
view post Posted on 15/9/2007, 14:22
Avatar

Deeta Darks

Group:
ADMIN
Posts:
18,079
Location:
Bassa bergamasca

Status:


ALABARDA


Altra arma bianca, montata su asta e nel punto di inserzione vi è infissa una scure, tagliente su entrambi i lati, si differenzia dalla PICCA in quanto quest'ultima è sprovvista di scure.
E' un connubbio tra la PICCA e l'ASCIA.

Originaria della Cina è stata introdotta successivamente in Europa nel 1300.

In araldica l'alabarda è simbolo di buona guardia e virtù guerriere ed è anche un'allegoria della famiglia che, forte e armata, vigila sul proprio avvenire.

Compare nello stemma di Trieste.

image
 
Top
view post Posted on 15/9/2007, 16:45
Avatar

Deeta Darks

Group:
ADMIN
Posts:
18,079
Location:
Bassa bergamasca

Status:


BALESTRA

La Balestra è un'arma da lancio costituita da un arco di legno, corno, o acciaio montato su di una calciatura (fusto) denominata teniere e destinata al lancio di quadrelli, frecce, strali, bolzoni, palle, o dardi.
La corda viene bloccata a un meccanismo chiamato noce.
Lo scatto avveniva tirando giù un piolo, nei modelli più antichi, o facendo pressione su una sorta di grilletto chiamato chiave.
La corda veniva tesa grazie a un meccanismo a gancio chiamato crocco oppure, nei modelli più sofisticati, a un martinetto.

image


BALESTRA - WIKIPEDIA

L' etimo di balestra, balista nell'era di mezzo (dal latino ballista), trae la sua origine dal verbo greco ballow (ballo), che significa lanciare, scagliare. La balestra era senz'altro conosciuta prima della cultura greca. Una volta apparsa sulle scene di guerra, si diffuse rapidamente per la sua alta potenzialità bellica, decisiva per l'esito favorevole delle battaglie.

A Gubbio si tiene il PALIO DELLA BALESTRA, questo palio risale al XII secolo.
 
Top
3 replies since 21/8/2007, 18:20   100 views
  Share