L'Oscuro padrone

Deeta osservò incerta la scena.
Vladimiro zampettò a qualche passo da Sir Lover e fece la gobbetta.

Il gatto osservò con cura il corpo disteso a terra. Lo spinse appena con una zampa, lo annusò, ma non ebbe alcuna risposta. Così alzò lo sguardo verso i suoi compagni vedendoli tutti fermi ma pronti all'azione.

Luwen era da poco tornata tra i "vivi". La sua immersione nel mondo della natura era finito subito dopo aver liberato Reina. Così come era entrata, a modo inverso ne fuoriuscì. Il suo copro fluttuante uscì da un labero per poi adagiarsi accando al suo amato. "Pensateci voi. Io devo riprendermi ancora un poco" suggerì loro una volta libera di muoversi.
Reina si alzò e come se nulla fosse successo impugnò la sua arma e guardò l'esito della battaglia trovando solo il mago delle 4 piume intento a respingere l'attacco di Deeta. Non sapeva come, ma si trovata un'arma in mano e quindi decise comunque di approfittarne per creare un po di dolore agli avversari.

"Ma che ne so io!" protestò l'uomo "Io ero al buffet a mangiare un po di gamberi e poi mi sono ritrovato così. Forse sei stata tu quella illusa da qualcosa. Forse te lo sei immaginato..." Reina provò a giustificarsi anche se come diceva non aveva memoria di quelle ore passate come suo servo.. sempre che lo fosse davvero.
Nonostante le parole, decise di ignorare Misa puntando verso il nemico e colpendolo più volte grazie ai suoi forti attacchi. Quasta volta le sue berriere non furono efficaci come con Deeta e quindi furono facilmente penetrate dal forzuto umano. Una grossa ferita gli fu infera sotto il costato, quasi a lacelargli lo stomaco; una ferita che si fece sentire e che per poco non lo destabilizzò del tutto.

Deeta si stancò e iniziò a lanciare palle infuocate di magia verso il mago della quattro piume, all'imporvviso i suoi compagni iniziarono a spostarsi per non venir intercettati dalle sfere. persino il gatto saltellò via, quanto al cavaliere sembrava essere ancora tanto confuso e la strega si mise le mani nei capelli di fronte a quell'esplosione magica incontrollata.
- beccati questo brutto antipatico! - urlò lanciando ancora la magia senza un vero e proprio luogo preciso, più che altro si era lasciata prendre la mano dall'ansia e dalla rabbia - e prova ancora a toccarmi che ti taglio a fettine sottile! - fece la linguaccia ricaricando la magia sulla punta delle dita e lanciando altri dardi infuocati.
Solo l'elfa non riusciva più a vedere, probabilmente aveva utilizzato qualcuna di quelle sue tecniche segrete elfiche e si era resa invisibile persino a loro.
Misa provò ad avvicinarsi ma finì pancia a terra per evitare un dardo infuocato.

Le varie esplosioni magiche fecero si che il giardino, o quello che ne rimaneva, si trasformò in una zona di guerra. Tutto saltò per aria lasciandeo crateri e fiamme, nonchè una folta nebbia di polvere che fece perdere la posizone a tutti i membri. Non si sentì nulla per pochi secondi poi un fortissimo fischio mentre la nebbia iniziava a diradarsi e il gruppo a tossire a più non posso.

Reinastava ancora attaccando qaundo si vede raggiungere da numerose sfere di fuoco, così si fece indietro e sfruttando anche in parte la sua affinità con quell'elemento, lo utilizzò per migiorare la ritirata. Ciò non bastò però ad evitargli diverse scottature e il convolgimento nella nube.
Luwen non era sparita come credeva Misa, ma era solo arretrata perchè la sua rigenerazione era molto più lenta del previsto e quindi per facilitare i movimenti dei suoi compagni si era isolata. Sentendo quelle esplosioni non potè che sporgersi da dietro l'aiuola in cui si era rifugiata ed osservò queste esolosioni. Provò a incanalare un incantesimo protettivo per aiutare i compagni la la magia fuoriuscì dal suo controllo e si perse nell'aria come una vampata azzurra.

- Basta! Mi sono stancata! Vieni qui e ti picchio stregone!

Il fischio cessò e con esso anche la nebbia che si diradò velocemente rivelando una forma socura posizionata su 4 appoggi. Più la nebbia svaniva, più la figura prendeva forma e si rivelò essere il mago sulle ginocchia e con le mani a terra che cercava di respirare e placare il dolore provocato. Sotto di lui si diffuse una grossa macchia ombrosa che prese la forma di un volto umano ma dai tratti demoniaci.
Tutti tranne Luwen videro quella scena e senza che potessero fare alcuna mossa il volto aprì la mascella ed ingoio il mago tra le sue urla. Un lontano cantare di grilli si iniziò ad udire ed infine anche il cielo si rifece stellato. Calma e silenzio li circondarono mentre la poca luce andava via via svanendo per lasciare posto a quella naturale della luna. Il giardino, la casa, era ancora tutto li anche se decisamente con l'aria di essere abbandonata da molto tempo.

Deeta tremò, quasi senza rendersene conto.
avvertiva un'aurea sinistra, e poi quella spazione così melodrammatica... forse aveva paura.

I minuti passarono, il vento soffiava leggermente su di loro, ma nessuno di loro si mosse dalla posizione. Erano in attesa, si aspettavano una contromossa, un qualcosa che li facesse tornare in azione ma non accadde nulla. Si guardarono negli occhi, nessuno voleva ammettere che fosse finita o forse erano talmente stanchi che non riuscivano più a muoversi.
Anche Luwen restò nascosta anche se i poteri le erano tornati. Solo uno di loro si fece coraggio e fece una domanda, il gatto di Misa.
"Che ne dite, torniamo a casa? Tutta questa umidità mi fa arricciare il pelo..." e con esso li guardò con i suoi occhioni illuminati.


Non fu mai chiaro a loro che cosa era successo, se quello che avevano visto era una via di fuga o era qualcosa di magico o ultraterreno. Tutto era iniziato come una festa divenendo quasi una sconfitta per poi finire in un mistero. Tornati a Godbless i raggi del sole erano già caldi ed i loro volti assonnati. Dopo l'esperienza traumatica non avrebbero mai potuto fermarsi fuori a riposare, solo le 4 mura delle loro camere potevano rassicurarle. Il mattino... il giorno dopo la loro vita proseguì come sempre tra la taverna e la piazza, tra la bottega e gli allenamenti. Nessuno però ricordava di quell'uomo appariscente dal nome Sir Lover, ne della sua festa o della sua villa nelle campagne. Tutto sembrava non essere accaduto se non per loro. Questa avventura li aveva messi a dura prova ed aveva anche scoperto alcuni loro punti deboli, punti su cui dovevano ragionare per evitare che il prossimo pericolo divenisse più letale di un mago pesseduto.


[Finito.
Ho ovviamente tagliato un sacco sugli ultimi eventi perchè eravamo da troppo in ballo. Scusatemi tanto per l'eccessiva lunghezza della cosa e della frettolosa chiusura. Non credo che ci sia da chiarire molto di quello che avete visto ma se c'è chiedete pure. Ora co0me sempre potete scrivere un po quello che volete e la reazione del vostro personaggio poi tornato dalle ferie chiudo l'avventura.]

io faccio un commento da fuori... chi non ama le voci fuori campo?
mi è piaciuta come storia, anche se magari il finale è stato un po' tropo rapido, rispetto al dipanarsi della trama... ma magari non è proprio finita, visto che se fosse stato un film si sarebbe prestato ad un "THE END?"
solo il master lo sa