L'Oscuro padrone

Nonostante i rimbrotti e la forza che metteva per staccarsi da lei però Deeta non riusciva a scollarsi quella tipa di dosso.
L'elfa la teneva ben salda nonostante la sua esile corporatura.
- Ma inssoma lasciami! - strillò esasperata - chi ti credi di essere? togli le tue manacce da me!

Edited by Raven84 - 26/11/2014, 14:07

[Deeta]
Luwien non la lasciò ed ignorando i suoi gridi, coem per un bambino capriccioso, la lasciò sbollire mentre la portava lonatano. Sorrise ingenuamente ai due uomini che chiusero la porta dietro di loro.

Usciti dalla stanza ma non scesi dalle scale, lasciò Deeta che subito si staccò da lei e voltandosi la guardò con uno sguardo molto malvagio.
"Ti sembra il caso di fare una scenata del genere?! Siamo ospiti qui e di certo non dobbiamo attirare su di noi l'attenzione!" la rimproverò l'elfa cercando di sostenere il suo sguardo. "Ora andiamo di sotto a cercare il gatto e Misa..."

Edited by Raven84 - 26/11/2014, 14:12

[Misa]
La maga ed il gattoavevano ormai fatto l'abitudine a quella piccola cella senza luce. Ora che si erano fermati il tempo sembrava scorrere più lentamente fino a che non si udì un forte rumore di brusio. Brusio che diveniva sempre più rumore ed alla fine capì che molte persone le stavano vicino. Poi si fece silenzio ed una strana musica entrò nelle loro orecchie. Era una musica semplice e dal ritornello allegro che presto divenne molto orecchiabile quasi a calmarla o a renderla più tranquilla. Cosa mai le stavano facendo e soprattutto chi erano quelle persone.

[Reina]
La folla si ammutolì di nuovo tutto d'un tratto. Lover si ripropose a parlare a tutti gli invitati ma questa volta dalla balonata dell'ingresso alla villa.
"Signori ci siamo... E' giunto il momento del grandissimo e amabilissimo mago delle 4 penne. A voi..."
Tutti si voltarono verso Reina che si sentì in trappola, ma per fortuna sua era solo al posto sbagliato. Alle sue spalle infatti vi era la fontana e proprio dalla fontana fuoriuscirono alcuni gettiti d'acqua che toccando il terreno riempirono una invisibile forma umana che completata esplose in un mondo di lustrini rivelando un corpulento uomo baffuto con un cappello triangolare e un vestito troppo stretto.

[Deeta]
Le due proseguirono nella ricerca. Scesero di nuovo nel salone principale e cercarono altre vie e porte aperte. La villa era molto grande e ampiamente illuminata ma ancora una volta deserta. Gli stessi esterni erano bui; fuori dalle finestre si intravedeva alcune sagome di siepi e poco più. nessuan festa o banchetto o fonte di luce. Si portarono lungo alcuni corridoi in quelle che sembravano essere le stanze personali del proprietario di casa. Deeta mise la testa dentro ad una sorta di studio con la reltiva scrivania e librerie tutto attorno. Due poltrone corcondavano un tavolino con appoggiato un vassoio contenente bicchieri e una bottiglia di liquido scuro. Lussuosa ed elegante, questa stanza rispecchiava lo stile del proprietario, quadri con autoritratti e scene di nudo. Sulla scrivania stava un bauletto aperto ed un foglio scritto con la penna appena appoggiata a fianco.

[Reina]
Il mago si presentò in grnade stile al pubblico e già con questo suo numero iniziale aveva stupito tutti. Si sosseguirono diversi numeri tra l'illusionismo e la chiaroveggenza che coinvolsero anche alcuni partecipanti della festa.
"Ed ecco qui uno dei miei numeri preferiti" il mago guardò quindi tra la gente ed infine indicò un soggetto "Lei, venga qui"
La "folla" si aprì ed una graziosissima fanciulla vestita da principessa si fece avanti. Reina sentì subito una strana sensazione ed infatti a guardarla vide in lei Misa. Decisamente molto più gradevole del soggetto da lui conosciuta, questa giovane fanciulla ancora nel fiore degli anni mosse in direzione del mago che senza che nessuno lo notasse aveva cambiato vestiti in una sorta di tunica arancione apertea sul davanti e con delle spalle rosse rubino.
"Ora vi mostrerò un trucco che tutti amaqno, la sparizione della fanciulla".

- Che bello - strillò Deeta saltellando - Sembra proprio un castello delle fiabe - uggiolò.
Si avvicinò al tavolino e sbirciò gli oggetti sul tavolino, subito notò la lettera e l'afferrò con le dita.
- Cosa cosa?
Si girò e mise la lettera davanti all'Elfa.
- Leggi??? - sussurrò.

[Deeta]
L'elfa prese in mano il foglio e lo lesse. A prima vista sembravano una serie di prove di biglietti d'invito alla festa; ma poi scorrendo giù per i vari tentativi il testo cambiava e più che un invito sembrava una descrizione di cosa davvero doveva succedere a quella festa.
"Sono solo inviti come quello che ha ricevuto Misa.. non sembra ci sia nulla di utile" A quelle parole la bambina fu un po delusa dalla vana scoperta ma vedendo Luwen che si faceva serie la invitò ad aprirsi a lei.
"Mi sbagliavo, questi non sono inviti... Pare che in questa dimora abiti un malvagio signore e soprattutto questa festa è una enorme trappola. Sfortunate vittime mie, vi invito nella mia tana il giorno sesto della 2 luna del mese dei fiori per una carneficina inperdibile. Nel mentre vi sarà anche una ipnotizzante magia del mio amico Forfeter. Vi aspettiamo succulentamente nella mia casa alla fine del viale..."
Siamo in una gigantesca trappola, ci hanno diviso per renderci più deboli... e ci sono riusciti appieno."
Entrambe notarono una luce colpire i loro occhi ed entrambe si voltarono a guardarla coprendosi per proteggere la vista.



[Misa]
Vladmiro non era convinto. Lui, a differenza di Misa, ci vedeva molto meglio al buio e quindi sapeva dove avrebbe portato quella sua apertura. Così forzato la attraversò e senza nemmeno fuoriuscire del tutto inizò a descrivere cosa vedeva.
"Vedo una stanza, pareti lisce e niente più. Da un lato c'è qualcosa... sembra una persona ma è tutto buio. Provo ad avvicinarmi?"

[Reina]
Il mago prese la fanciulla per mano e la condusse dietro una piccola paratia. In pochi secondi ne uscirono e la fanciulla era completamente cambiata come abito. Era comunque sempre lei perchè quella paratia aveva lascito libera la visuale dal colo in su. Portava ora un abito esattamente come quello della maga, ma decisamente più sexy del suo. A questo punto, dopo aver smaltito lo stupore dell'ennesimo numero, la fanciulla andò dentro ad una scatola. Il mago delle 4 piume cercò ora l'aiuto del pubblico un altra volta e questa volta indicò Reina.
"Tu, tu mi sembri una persona molto vigorosa, vieni qui"

[Misa]
"Meow"
Il miagolio del gatto si udì molto chiaramente forse un po rimbombato dalle piccole dimensioni della stanza. Il gatto miagolò altre volte e questo non sorprese Misa come un leggero strofinio sulla sua schiena. Ella si voltò di scatto trovando dinnanzi a se Vladmiro e poco dietro uno squarcio luminoso
"Sorpresa..."

[Reina]
Reina fu subito stupito di questo, ma preso dall'incatesimo e dalla curiosità salì sul palco.
"Bene, il tuo compito è molto facile. Visto che spesso si pensa che il mago sia daccordo con il pubblico.. io e te ci conosciamo?" domandò il mago
"No. non ti ho mai visto fino a stasera" rispose l'umano
"Bene, allora veniamo al secondo dubbio. Per assicurarvi che non è tutto prestabilito e che queste sono vere spade, le farò inserire a quest'uomo" nel mentre tirò fuori 5 spade di grosse dimensioni anche se un po datate "Ed ora, a voi l'onore, infilatele dove volete e come volete nella scatola"
Reina ascoltò la sua richiesta e prese la prima lama conficcandola orizzontalmente fino a farla uscire dalla parte opposta. poi prese la seconda e la posizionò in obliquo.

[Deeta]
la luce presto sparì e come d'incanto, anche loro videro la vita nel giardino. Le due rimasero sorprese. Si trattava di magia e lo avevano già chiaro ma non si aspettavano questo. Nella scena videro un grupo di persone tutte rivolte da una parte ed un grossa luce puntare dietro una siepe. D'un tratto dal terreno (nascosta al pubblico dalla siepe) si aprì una botola ed una donna ne uscì.

Deeta si accalcò avanti, trascinando l'elfa appresso.
Il vociare tutt'attorno copriva i suoi pensieri.
- Che sta succedendo?
Ma l'Elfa non riuscì ad udirla per via di tutto quel trambusto.

[Reina]
Il guerriero ultimò il posizionamento delle spade e poi guardò il mago come a chiedere un suggerimento.
"Ed ecco fatto!" esclamò il prestigiatore "Rendiamo grazie al nostro volontario con un applauso e lo invitiamo a restare qui con noi"
Ultimato l'applauso, Reina si posizionò affianco alla scatola e cuorisò per vedere se scopriva il trucco. Il mago mosse le mani e dopo un breve discorso che non portava a nulla proseguì il numero. All'improvviso aprì la scatola ed infatti all'interno non vi era più nessuno. Reina gardò ma nemmeno questa volta capì il trucco. Alchè il mago chiuse la scatola, passò la mano sopra e poi si bloccò. Fu allora che Reina udì un rumore come di una ventosa staccarsi; il mago si rivolse al pubblico
"Accidenti, ho perso l'ennesima assistente. Scusate ma mi sono dimenticato di come farla riapparire... Voi, sapreste darmi una mano?!" ed indicò una persona tra il pubblico. la persona indicata aveva una grossa maschera in volto ed un cappello piumato che sarebbe passato inosservato solo ad una festa del genere.
"Certo che posso" e dicendo queste parole la donna tolse il travestimento e si rivelò la sosia di Misa. Il pubblico ovviamente reagì stupito ma non era finita perchè il mago aggiunse
"E allora chi c'è qui dentro?!" ed aprì la scatola rivelando Misa con in mano Vladmiro.

[Misa]
La signorina era tesa e pronta a silurare magicamente qualsiasi cosa si avvicinasse a loro. Quando udìdi nuovo i rumori si fece ancora più tesa e la chiusura dello squarcio luminoso non fece che peggiorare la situazione. Come una tela strappata si sentì qualcosa perforare le pareti ma anche Valdmiro non vede nulla di insolito nella stanzina. D'un tratto si sentì il pavimento mancarle sotto i piedi e si ritrovò istintivamente in piedi ed il gatto sulle spalle.
"Ho paura! Ho paura" miagoparlava il suo fidato animale agitandosi. Ed improvviso qualcosa si aprì dinnanzi a loro rivelando la platea del numero di magia a bocca spalancata e pronta ad esultare.

[Deeta]
Le due si portarono così tra il pubblico ignorando la persona uscita dalla botola. Quando il mago chiamò una persona dal pubblico, istintivamente entrambe alzarono il braccio come a richiamare l'attenzione sia del mago che di Reina che però le ignorarono per dare attenzione alla sosia di Misa. Non fecero in tempo a dire qualcosa che la vera misa fu rivelata ai loro occhi.


[Ora siete tutti riuniti. Scusate l'attesa ma mi è sfuggita un po per le lunghe]