Un primo passo verso il futuro, Misa, Reina e Deeta sulla Luna

Deeta si fermò e li osservò per un lungo istante in silenzio.
- Un diavolo mi ha fatto questo - storse la bocca - l'unico modo che avevo di spezzare il maleficio era uccidere l'Angelo - spiegò.
Misa aggrottò la fronte.
- Ho verificato che siete in grado di combattere - riprese - quindi possiamo andare a vendircarmi di quel Diavolo!
Vladimiro rizzò il pelo.

Reina la guardò davvero sorpreso. Nella sua mente era certo che quella fosse solo una scusa campata in aria sul momento. Sapeva già fin dall'inizio che qualcosa non andava, e questa spiegazione lo incentivava ancora di più a non credere in lei.
"Non credo proprio... ragazza senza nome. Noi non siamo guardie del corpo questo non doveva per nulla essere un test ma un aiuto che le mie amiche hanno deciso di darti. Durante questa tua piccola impresa ho visto come combatti e di certo non saresti in grado di fronteggiare un qual si voglia essere superiore ne tantomeno alcuni esseri che circolano per queste terre. Quello che ti suggerisco è di allenarti di più ora che puoi di nuovo parlare, e nel caso cercare altri compagni perchè noi non ci saremo."

Luwen invece ne fu convinta; dopo tutto era davvero in cerca di un angelo e quella poteva essere solo una magia oscura, e visto che tra tutte era la più insolita e sconosciuta poteva anche essere vero. Le chiese altri dettagli, su come si chiamasse questo diavolo, a che scopo le aveva sottratto la voce e come aveva intenzione di vendicarsi.

Prima che però potesse dare una risposta il gruppo oltrepassò il portale e si ritrovò di nuovo su quella che sembrava la Terra ed in lontananza vi era il tempio da cui erano partiti. Questo li distrasse un attimo ma non completamente dal disocrso che stavano facendo.

Deeta rimase in silenzio per tutto il resto del viaggio.
Così come erano partiti, arrivarono dolcemente poggiando di nuovo sul suolo. La cupola svanì e così i comandi sull'altare. Era giorno quando giunsero di nuovo nelle loro terre, il sole era ancora alto, fu quasi come se non fossero mai andati via. Non appena ne ebbero la possibilità uscirono dal tempio di Horu e curando le ultime lesioni, si portarono verso il villaggio dove speravano di poter riposare di nuovo. Il tempo volò e la cosa strana fu che nessuno dei 4 umanoidi ne gli animali proferirono alcuna parola; forse vi era tensione o forse erano solo troppo stanchi per farlo. Giunti9 al villaggio ritrovarono il pescatore che li aveva accolti il giorno prima che vedendoli fu quasi sorpreso.
"Allora, avete trovato il tempio?" chiese loro.
"Si, certo e non vi era alcun mostro" rispose seccata Reina "Solo delle macerie e delle erbacce" concluse voltando lo sguardo verso i suoi compagni. "vi chiedo cortesemente, se è un problema per voi farci rimanere anche questa sera, ovviamente sempre sotto pagamento"
"Oh ma certo, per dei valorisi come voi questo e altro.. ma nemmeno un fantasma o un uomo lucertola?"
"No signor Numo, nessuno" cercò di concludere sorridendo Luwen.
Il gruppo risposò nella casa del pescatore e alle prime luci dell'alba ripartì verso Godbless.

[Scrivete pure quello che volete. Azioni, pensieri e che altro che la prossima volta faccio il resoconto]

Deeta fissò la strega con aria confusa, poi si allargò in un sorriso annuendo col capo.
- Fame!
Attraversò di buon passo il piazzale e si fiondò nella locanda.

Il gruppo giunse 2 giorni dopo a Godbless. nulla era cambiato in quella cittadina. Vi era ancora una piccola casa alle porte dove risedeva l'anziano Dante che ne aveva da raccontare per anni delle sue famigerate avventure e scoperte. Vi era ancora il negozio di magia con il leprecauno indaffarato nel nascondere alla sua padrona certe malefatte o incidenti. vi era ancora la piazza viva per il mercato del venerdì e ricca di odori provenienti dalle baracchine e dalle esposizioni. Si divisero così ognuno per la sua strada ma tanto molto presto si sarebberi rivisti.


[Ci abbiamo messo troppo e di questo devo incolpare me più che voi. Spesso mi sono perso non perchè non sapessi che fare ma perchè non avevo tempo per proseguire. In generale quindi l'avventura è andata come pensavo. L'unica cosa è che l'anima non avrebbe dovuto prenderla subito Deeta ma gli sarebbe stata data dall'uomo senza che lei se ne accorgesse. Misa ormai ci ha fatto l'abitudine a venire massacrata dai nemici quindi ha agito bene fin da subito anche se quella volta coi banditi saresti dovuta morire. Detta essendo la prima volta non ha mosso troppi passi falsi, solo è troppo spericolata e quindi spesso dovevo trattenermi o finiva li la sua avventura.
Penso abbiate capito tutti che quell'astronave ci ha condotto sulla Luna; che l'angelo affrontato era un angelo molto alto rispetto ai nostri livelli ed infatti noi non avevamo speranza di ucciderlo anche se debilitato dagli esperimenti. Abbiamo visto i saggi, abbiamo visto un incantesimo di necromanzia e anche la donna misteriosa che è con loro. Ovviamente il dove abbiamo affrontato la creatura era un giardino artificiale creato da loro e anche errato come vi ho detto sugli odori e gusti.
Ora Deeta appari più grande e cresci giorno per giorno, quindi la prossima avventura sarai più adatta alla battaglia di ora. Purtroppo ne necessito o non avrei nessuna scusa per inserirti nel gruppo. Tieniti stretta quell'anima e magari in futuro troveremo come usarla, ma soprattutto sii più cordiale e cominicativa o ti avrei preso a calci nel sedere con Reina. E come uso il guerriero io... non lo usa nessuno ]

Deeta tracannò la sua birra chiara, era assetata. osservò curiosa l'Elfa e il Guerriero mentre Misa e Vladimiro spazzolavano dal piatto ogni cosa che vi veniva posata.
Si stiracchiò leggermente, un poco stanca.
Aveva appena iniziato la sua avventura, ma era certa che quegli strani tipi che aveva assoldato le avrebbero permesso di raggiungere il suo obiettivo. Osservò la fiammella che custodiva con cura, quindi allargò le labbra in un sorriso iniziando a pensare alla prossima mossa.