La bottega del Vivaio, Maghi del fuoco Misa

Ella salì in cielo di alcuni metri, ma anche guardando oltre i pochi alberi riusciva a scrutare la città, il negozio, le montagne, il sentiero. Tutto era normalissimo e come doveva apparire. Provò ad avanzare anche in tale stato, ma il risultato fu lo stesso. Ogni volta si ritrovava da capo.

Mentre trovava una soluzione logica alla cosa, notò un piccolo gruppo di persone che stava per raggiungere la Bottega del Vivaio. L'incantesimo si esaurì e quindi tornò coi piedi per terra.

Aprendo la porta assistette ad una scena molto simile a quella vissuta da lei. Le persone che entrano, il negoziante che si accorge di loro e gli racconta alcune cose, un piccolo battibecco ed il compagno che entra e chiede cosa succede.
Da quello che aveva sentito questi 5 ragazzi erano però intenzionati a comperare una pianta nemmeno troppo rara per una amico che giungeva all'altare. Solo allora si accorsero di lei e si scostarono per farle posto nel caso volesse parlare con i proprietari.

I 5 giovani erano forse da poco maturi e allegri, molto gentili visto il gesto. Alford le sorrise col lo sguardo gioiale.
"Oh è tornata! Vuole uno i nostri arbusti?" le chiese dolcemente

"Stagno?! Oh ma qui non ci sono più stagni da lameno 1 anno. Da qaundo è stata distrutta la città per opera del demone, si è deciso di bonificare nel raggio di 2 km per fare spazio a vedette magiche e umane" gli rispose gentilmente il calvo. "E comunque sono 15 monete d'oro...."
Intanto i 5 giovani avevano ricevuto la loro richiesta e dopo aver pagato uscirono dall'edificio.

(diciamo che hai pagato)

Misa percorse la strada all'indietro portando con se la pesante pianta e seguendo i passi dei giovani e senza nemmeno accorgersene si ritrovò in città. I suoi "compagni si dileguarono in diverse direzioni dandosi appuntamento per la serata, mentre lei con la vista mezza coperta dall'arbusto cercava di non cedere sotto la sua pressione. La sua prima idea fu quella di portarla al suo negozio dove trovò la solita calma ed il solito commesso che sfogliava un giornale dietro al bancone. Misa appoggiò la pianta poco oltre la soglia e fu accolta da una richiesta.
"Oh salve signora, è venuta qui a scoprire il mondo della magia?" chiese cortesemente.
Ella scostò i rami e vide la persona che gli aveva rivolto la parola.

"Ehi ehi, non si agiti! Io non ho fatto niente di male."

Misa non ci aveva ancora fatto caso, o forse non aveva voluto vedere, ma la persona a cui si era rivolta non era uno dei suoi dipendenti ma una cratura alata con delle luminose antenne. Dall'aspetto sembrava un misto tra un anfibio ed un rettile, le sue ali erano lisce e arancioni, mentre il corpo verde e squamoso faceva risaltare la sua lunga fisionomia. La lingua violacea pendeva leggermente dalla bocca e si ritraeva nel parlare.

"Abbiamo acquistato regolarmente questo negozio dalla casa d'aste, ed è anche costata moltissimo. Voi chi siete?!"

"Lei signora i sembra un po troppo agitata. Le posso dare queste gocce rilassanti; agiscono all'istante e tranquillizzano fino a mezza giornata. le abbiamo in offerta a sole 10 monete" gli rispose cordialmente il commesso anfibio.
"per quanto riguarda le persone di cui parla, le ho già detto che il nostro è stato un acquisto regolare, non abbiamo rubato nulla nessuno e quando siamo giunti qui era disabitato e polveroso; ci sono voluti 5 giorni per risistemarlo e renderlo presentabile al pubblico. Se ha ancora dei dubbi ho questa pozione chiarificatrice che le mostrerà la verità nelle parole dei suoi interlocutori. E' un affare inquanto sono state bandite dal prossimo mese e solo noi e il Koh Lanta li possediamo"