Being Loud!, Un'intervista con l'autore di Bastard!! Kazushi Hagiwara

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Rushe_Renren
view post Posted on 15/12/2011, 11:18




Being Loud: An Interview With Bastard’s Hagiwara Kazushi


di Rika Takahashi


Tradotta da Rushe_Renren



In un caldo pomeriggio di Luglio, fui invitata nella residenza e studio lavorativo di Kazushi Hagiwara, uno degli artisti di maggior successo di Weekly Jump fino ad oggi.
Incontratami con la mia guida alla stazione di Shibuya, fui condotta in taxi in direzione di Kichijoji, dove l'autore vive e lavora con i membri del suo staff.
All'arrivo presso lo Studio Loud In School, fui più che sorpresa dal fatto che si trovasse in un tranquillo quartiere residenziale.
Entrando dal cancello principale, vidi un piccolo giardino - più simile ad una foresta di bambù in miniatura - alla mia sinistra, ed un piccolo passaggio attraverso il garage (e subito dopo nel cortile) alla mia destra.
Ero un po' nervosa mentre facevo pochi passi ed entravo dalla porta principale, dove sono stata subito accolta da un paio di statue di Godzilla e simili..e una statua enorme raffigurante il busto di una donna.
Proprio in quel momento, l'autore stesso scese dalla sala studio per salutarci. Stava colorando la prima pagina per il prossimo episodio di Weekly Jump (che, neanche a farlo a caso, si rivelò essere l'ultimo episodio prima di passare ad Ultra Jump).
Mentre stava ancora lavorando, ho eseguito un giro turistico della casa/studio guidata da uno dei suoi assistenti. La casa si sviluppa attorno ad una scala simile, ma non troppo, ad una scala a chiocciola. La parte inferiore della casa è quella dove si trova il garage, il quale è pieno di materiali inutilizzati (perfino una vecchia scrivania di un assistente, non più in uso!) e manga. Un sacco di manga. Scaffali e scaffali pieni di manga - tanto che ci si potrebbe aprire una libreria. Salendo ad un mezzanino vi è il bagno principale, con una vasca da bagno e perfino una sauna (attualmente fuori servizio) e la "sala cinema" con un bar, una parete piena di cd ed un proiettore.
Quasi al primo piano (ma sempre ad un livello inferiore) vi è la “stanza Giapponese”, con gli schemi Shoji ed il pavimento di tatami, che si affaccia sulla foresta di bamboo in miniatura. Questa stanza è utilizzata da Tamayo Kobayashi, un'assistente diventata mangaka professionale che giunge al Loud spesso per dare una mano. La porta subito affianco all'entrata al primo piano è la sala degli assistenti, dove vi erano due membri dello staff erano affaccendati a sostituire il vecchio ziptone* sul manoscritto di Virgin Tyrant. Ancora salendo dalla scala a chiocciola, il primo piano rialzato è il laboratorio principale con la scrivania di un assistente e la scrivania di Hagiwara-sensei (chiusa da una recinzione). Questa stanza conduce all'uscita posteriore, così come alla lavanderia ed alla cucina.
Il secondo piano rialzato è uno dei due bagni secondari.
Salendo ancora, il secondo piano ospita gli alloggi privati dell'autore. Un altro bagno in un altro mezzanino (giuro, l'architetto di questa casa non voleva nulla sullo stesso livello come chiunque altro), ed all'ultimo piano vi sono due ampie stanze - una per giocare ed un'altra per ospitare fino a cinque assistenti (uno sul soppalco, due sul letto a castello e due sui futon).
Salendo ancora più in alto si giunge sul balcone, con un accesso relativamente facile al tetto (dove l'autore si arrampica occasionalmente per prendere il sole).
Giro turistico detto e fatto, l'autore era quasi pronto a fare una pausa dal suo disegno.

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(Kazushi Hagiwara nel suo studio)

Intervistatore: Come ha cominciato nell’ industria dei manga?

Kazushi Hagiwara: Ho sempre desiderato diventare un mangaka, ma invece di applicarmi per dei premi, sono diventato un assistente per mangaka. Inizialmente, sono stato collaboratore di Dirty Matsumoto (un artista di manga erotici) ma mi resi conto che se avessi continuato così, probabilmente non sarei mai stato in grado di disegnare uno Shounen manga in un futuro.
È stato quando ho visto la pubblicità per assistenti a Weekly Jump, e mi applicai per diventare assistente di Izumi Matsumoto- sensei (noto per la famosa serie manga Kimagure Orange Road) poiché mi piaceva il suo stile artistico.
Quasi alla fine del mio apprendistato, ero inchiostratore per conto di Izumi Matsumoto- sensei mentre disegnavo il mio manga nel mio tempo libero. Quando completai il mio lavoro, lo mostrai all’editore di Matsumoto- sensei su Weekly Jump; la risposta fu positiva ed io riuscii a debuttare su Jump.



In.: Quindi non è mai passato attraverso quei programmi scuola/premio delle riviste?

KH: Non sono mai passato per quelle applicazioni, e non ho mai ricevuto nessun premio. Anche se, devo aggiungere a quest’ultima domanda – ricordo di aver lavorato ad un piccolo pezzo per un’antologia durante il mio apprendistato, e mi fece giurare a me stesso che non avrei mai più lavorato per un piccolo editore.[

In.: Oh. In che modo?

KH: Respinsero alcune mie idee definendole inutili, e ciò mi lasciò con l’amaro in bocca tanto da giurare a me stesso che avrei lavorato solo con editori più grandi.

In.: Per quanto tempo ha lavorato nello studio di Izumi Matsumoto?

KH: Ho passato lì all’incirca tre anni. La maggior parte delle persone brontolava quando c’ era molto lavoro da fare. Siccome mi piaceva disegnare, ero molto contento di essere lì ed imparare le tecniche.

In.: Ha fatto molte amicizie durante il suo apprendistato che noi potremmo conoscere?

KH: In realtà, la maggior parte delle mie amicizie nel settore le ho fatte dopo il mio debutto. L’unico che mi viene subito in mente è Takeshi Okazaki (autore di Elementalors), il quale ha mangiato dallo stesso piatto dal quale ho mangiato io durante l’apprendistato presso lo studio di Matsumoto-sensei.

In.: A proposito, cosa è successo ad Okazaki-sensei?

KH: Ha smesso di disegnare manga ed ora sta studiando per diventare ragioniere.

In.: Tornando a lei ed alle sue origini, c’è stato qualche artista che vi ha influenzato nel disegnare?

KH: Il primo lavoro che mi viene in mente è Devilman di Go Nagai-sensei. Da bambino, sono cresciuto leggendo e conoscendo solo Doraemon; sotto questo aspetto, il mio scoprire e leggere Devilman alle scuole medie probabilmente mi ha influenzato molto nell’addentrarmi in questo territorio.

In.: Avete altri autori e/o lavori che sono particolarmente memorabili?

KH: Erano all’incirca le scuole medie quando cominciai a leggere King regolarmente; fu la prima rivista che cominciai ad acquistare regolarmente, anziché Magazine con la quale la maggior parte delle persone, all’epoca, cominciò. Da questo aspetto, Moriya Tetsumi-sensei mi influenzò molto. So che Moriya-sensei disegna fumetti femminili sotto un altro nome, ho cercato tankoubon dei suoi primi lavori ma non sono riuscito a trovare nulla. Vediamo… Ho sempre amato anche Leiji Matsumoto. Ho amato Galaxy Express 999.
Ricordo di aver letto anche manga shoujo, all’ epoca. Ho letto ogni volume di Shoujo Comic e di Bessatsu Margaret; mia sorella più piccola ed io abbiamo diviso le spese per queste due riviste, e li leggevamo insieme. (ride)
Anche se ho trascorso un’infanzia molto povera, cominciai anche a leggere manga shounen. La mia serie preferita su King era Wild 7, e quando cominciai a leggere Jump, il mio autore preferito era Eguchi Hisashi.


In.: Ed ora torniamo al presente…Bastard!! è stato trasposto come anime. Quali sono le sue oneste opinioni su di esso?

KH: L’anime è una cosa completamente differente comparata al manga, così non ho creato aspettative su di esso. Sono contento che sia stato creato, ed ho trovato che la storia di Gara nell’episodio 4 sia ben fatta, ma preferisco che rimanga lì.

In.: Così non vedremo più le sue opere trasposte ad anime?

KH: Quando ero a scuola, ero nella divisione dell’animazione. Così mi piacerebbe creare il mio anime personalmente, un giorno.

In.: Che tipo di anime vorreste fare?

KH:Dipende dallo staff che avrei a disposizione. Un nuovo lavoro che utilizza un grande staff sarebbe interessante, ma dipenderebbe da come le persone interagirebbero le une con le altre. Creare un anime è come una reazione chimica, ma con le persone – non importa realmente cosa si realizza, finchè c’è questa reazione in corso tra i creatori.



Fine Prima Parte



*Ziptone = se non ho capito male si riferisce proprio ai retini.

Edited by Rushe_Renren - 16/12/2011, 15:44
 
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Rushe_Renren
view post Posted on 16/12/2011, 15:42




Seconda Parte



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(La camera degli assistenti di Hagiwara)

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(Hagiwara al lavoro)

In.: Cosa ne pensa di tutti i fan all’estero che cominciano guardando l’anime e poi acquistano la versione Giapponese del manga?

KH: Sono molto felice di ciò. Però mi piacerebbe rilasciare il mio manga in qualche modo che tutti possano capirlo. Sono abbastanza sicuro che potrei fare una cosa simile ad un livello di piccolo servizio postale. Tuttavia, sapendo che sempre più persone leggono il mio lavoro, dovrei passare attraverso un grande editore piuttosto che auto pubblicarne una versione Inglese. Se dovesse essere pubblicata una versione Inglese di Bastard!!, ben venga. So che qualsiasi cosa accada, sia in Inglese che in Giapponese, devo continuare a procedere un po’ alla volta.
Ma tornando a cosa provo nei riguardi dei miei fan – quando si scrive su una rivista manga, tutto ciò che senti è quanto denaro guadagni oppure quanto sei popolare nella classifica di popolarità della rivista. Non puoi realmente comunicare con i tuoi lettori, così non sei realmente sicuro di cosa pensino del tuo lavoro. Nonostante ciò, sai che così tante persone leggono una particolare pubblicazione, e si deve dire che una certa percentuale di queste persone leggeranno il tuo manga, ed essere felice che queste persone lo stiano leggendo. Sotto questo aspetto, sono felice che non solo le persone in Giappone, ma anche oltreoceano, stiano leggendo il mio manga.


In.: Parlando di comunicazione con i tuoi lettori, hai aperto il tuo sito web personale alcuni mesi fa. Pensi che sia stata una buona idea aprireil tuo sito web personale?

KH: Sì, penso che il feedback sul mio sito sia molto interessante. Ci sono volte nelle quali mi chiedo se io debba o meno continuare a disegnare manga , e le cose diventano complicate dopo tutte le preoccupazioni finanziarie e le critiche feroci (e gli insulti) che mi sono state rivolte. È in queste occasioni che mi chiedo se valga realmente la pena continuare o meno. Ma dopo aver visto tutti i feedback positivi, ed i fan che mi imploravano sul mio sito
di disegnare di più, ho riacquistato la volontà di proseguire nel disegnare più manga.
Dopo tutto, disegnare manga per me è come comunicare con i miei fan in maniera simile a tutti i miei bollettini delle pubblicazioni.
Quindi, penso si possa dire che sia stata una buona cosa, che io abbia aperto il mio sito. Infatti, do’ un’occhiata al mio sito almeno una volta al giorno. Fino a quando il sito rimane necessario ed interessante per me, continuerò a tenerlo – anche se io probabilmente lo ucciderò il momento in cui finisse per essere troppo una seccatura.


In.: Ha menzionato delle critiche feroci. Pensa che sia una cosa buona per lei, oppure solo una seccatura?

KH: Alcune delle critiche più feroci posso accusarle maggiormente, ma tutto sommato, penso sia una buona cosa che dicano cose simili. Per fare un’analogia, se tu mangi troppi dolci, ti verranno le carie…o ti stuferai dei dolci e vorrai qualcosa di salato. Personalmente penso che se gli artisti manga siano circondati solo da critiche positive probabilmente non cresceranno molto come artisti. Questo perché la maggior parte degli autori sa com’è il loro lavoro, e se non possono ricevere quel rinforzo da una terza parte, non possono creare qualcosa che sia davvero interessante per più persone possibili. Ecco perché c’è bisogno di editori ed altre persone di terze parti per dare una critica – la critica dell’editore è fortemente basata sul feedback dei lettori , e quindi vi darà un’idea migliore su come rendere il vostro lavoro migliore per il pubblico.

In.: Allora, ha qualcuno con la quale le piacerebbe lavorare?

KH: Ci sono tante persone con le quali mi piacerebbe lavorare, ma la maggior parte di loro sono miei amici, quindi non farò nomi. Fondamentalmente ci sono due tipi di persone che conosco – quelle con le quali potrei e mi piacerebbe lavorare, e quelle con la quale non posso e non vorrei lavorare. Ci sono persone là fuori che hanno necessità di lavorare perché ne hanno realmente bisogno, non perché devono. Lavorare con persone che lavorano solo perché hanno bisogno del cibo in tavola è davvero un'esperienza sconvolgente. In realtà, credo che sia effettivamente meglio poter discutere con qualcuno che lavora perché ha davvero bisogno di lavorare per rimanere felice, piuttosto che andare d'accordo con qualcuno che sta lavorando solo perché deve. Discutendo per punti entro certi limiti (come un bilancio) si possono ancora fare opere di qualità, piuttosto che pensare cosa avrebbe fatto discutere. Penso che sia solo una questione di passione. Tornando alle persone con le quali mi piacerebbe lavorare…mi piacerebbe lavorare con persone più anziane di me, con una solida carriera ed una serie di grandi abilità. In questa maniera potrei imparare dalla mia esperienza lavorativa con loro. Perche non sarebbe una situazione vivere-o-morire durante la creazione, ho già una certa connessione con quel tipo di collaborazione. E quando ciò accade, posso fare qualcosa ed essere contento con i risultati che ho raggiunto – e che porta gli spettatori ad essere felici e soddisfatti del prodotto. Io credo che creare tale soddisfazione è importante perché ha creato un senso valido per gli spettatori; li fa sentire che guardare lo spettacolo vale il loro tempo. Penso che tutti gli artisti la pensino esattamente come me. Cioè, pensano che sarebbe divertente lavorare con persone che possono mettere tutto da parte e pensare in quel modo, di lavorare in un maniera tale che loro e il loro pubblico possano essere soddisfatti del prodotto. Per me, creare una cosa del genere è più facile da fare da solo, ma mi sono reso conto che una tale grande opera non può essere creata da me.

In.: Perché pensa di non poter creare un lavoro del genere da sé?

KH: Spettacoli ed opere delle quali una qualsiasi persona che le riceve sarebbe soddisfatta è all’interno di un ambito limitato di cose. Più persone ci sono tra un potenziale pubblico, più le cose che ci sono saranno apprezzate. In altre parole, qualcosa che pensi sia interessante non è necessariamente adatto a chiunque nel mondo. Ecco perché voglio rendere il mio manga pieno di cose interessanti per molti tipi di persone, e finire per utilizzare ogni sorta di idee comprese idee di altre persone. Penso di poter dire la stessa cosa per molti altri autori, nella stampa e nel cinema. Ognuno ha capacità limitate, sia che si tratti di sceneggiatura, recitazione o disegno, e quando una buona combinazione di capacità è creata, ne vengono fuori buoni titoli. Ma ...

In.: Ma?

KH: Ognuno di solito finisce per tirare fuori le proprie idee per la propria soddisfazione personale. Quindi, per renderlo redditizio e voler rispondere alle richieste di più persone (per soddisfarle), si finisce per aver bisogno del punto di vista di una terza persona su quello che hai. Non riesco proprio a spiegare il dolore che si prova quando una simile prospettiva passa attraverso il mio lavoro, specialmente perché non posso fare molto per rispondere alle loro richieste.

In.: “Non posso fare molto per rispondere alle richieste dei lettori” mi ricorda quando un mangaka “lasciò” una testata (non pubblicò un episodio della propria serie senza avvisare i lettori). In qualche modo lo si può paragonare ad avere un lavoro che un autore trova insoddisfacente?

KH: Alcuni autori lasciano una testata perché semplicemente smettono di disegnare, quando pensano che i loro lettori non saranno felici con ciò che stanno facendo al momento. Ma, d’altra parte, c'è anche la possibilità che alla gente sarebbe piaciuto quella particolare installazione - o addirittura creare un ponte che diriga ad una parte successiva della serie. I mangaka che possono uccidere una parte di sé stessi per scommettere su questa possibilità possono continuare a disegnare, anche quando non sono soddisfatti del proprio lavoro.

In.: Gli editori hanno una parte in tutto questo processo?

KH: Sicuramente. Io, per esempio, ho realmente bisogno dell’incoraggiamento e del supporto degli editori. Vedi, posso sopportare di venire insultato dai lettori e dagli amici, ma non potrei gestire l’essere lasciato completamente solo. Da quanto ho capito, la maggior parte degli autori è così. È perché gli autori possono escogitare altre opzioni quando un editore si riferisce ad una parte nel tuo lavoro e dice: "Questa parte fa schifo."

In.: Quindi, i redattori essenzialmente tengo sotto controllo i mangaka?

KH: Sì. Gli artisti sono come i velocisti: vedono solo l'arte che è di fronte a loro, l'arte che essi stanno disegnando in questo momento. Gli scrittori, d'altro canto, sono più simili a corridori su lunga distanza perché vedono il flusso globale delle cose. I mangaka necessitano di essere ambedue le cose, ma dal momento che non tutti possono fare entrambe le cose contemporaneamente, hanno bisogno che il redattore mantenga sotto controllo entrambi i lati. Infatti, credo che sarei un buon editore perché conosco entrambe le estremità della barriera. Sono abbastanza sicuro che se fossi stato un editore, il mio artista sarebbe stato un top-seller…ma mi avrebbe sicuramente odiato dal profondo. (ride)

In.: Perché sarebbe così?

KH: I buoni mangaka sono lavoratori lenti. Questo perché ci mettono più tempo e sforzo sia nel disegnare che nello strutturare i loro storyboard. Per esempio, ho una trama di base nella mia testa in questo momento, ma sto facendo gli storyboard mentre disegno il manga vero e proprio. Questo è stato il mio modello recente, e devo dire che non vi sono troppo affezionato. Vorrei trovare un nuovo editore per parlarne con lui, ma per ora, sono rimasto solo - almeno per un po' più a lungo. E 'un modo difficile di fare le cose, ma io sto facendo quello che voglio fare, quindi non me ne lamento.

In.: Quale parte di ciò è particolarmente impegnativa?

KH: Direi che la parte più difficile sia stata prima di iniziare a disegnare. È stato allora che ho pensato a cosa avrebbero voluto veder accadere i miei lettori, che tipo di storia li avrebbe soddisfatti. È difficile non avere qualcuno che mi tiene sotto controllo durante questa fase..trovo triste che i buoni editori continuino a muoversi su per la scala aziendale con l’avanzare dell’età. Mi mancano tutti i miei sadici ex-redattori che mi hanno svegliato a notte fonda ogni volta che avevano grandi idee.

In.: Alcuni editori arrivano a tanto?

KH: Certo. Ed è così che la popolarità di una rivista fluttua – la popolarità si basa sulla capacità dei redattori. Come in qualsiasi altra industria, la chiave del successo è nelle mani del produttore. I nuovi artisti tendono ad essere ribelli, e vogliono essere liberi dalla morsa degli editori. Ma, se non sono tenuti sotto il controllo editoriale, la maggior parte di loro finiranno la loro carriera e smetteranno entro un anno. E 'difficile lavorare sotto tale controllo, ma tende a renderti felice nel lungo periodo. Ed essere in grado di lavorare felicemente è la cosa migliore che ti può capitare.

In.: Che tipo di lavoro vi piacerebbe provare in futuro?

KH: È una domanda difficile. Un giorno mi piacerebbe essere solo lo story-planner e lasciar disegnare qualcun altro per me. Ho ancora molte idee che voglio provare. Forse allora potrò tornare ad una pubblicazione settimanale - si ha realmente bisogno di velocità e vitalità per sopravvivere ad una pubblicazione settimanale. In altre parole, è necessario essere giovani per fare una cosa del genere. Con l’avanzare dell’età, il ritmo inizia a rallentare; quando ciò accade, si inizia a curare più la qualità del proprio lavoro. In Giappone, non c'è un ambiente all'interno del settore in grado di supportare queste persone che si occupano del loro lavoro. Quindi, da questo punto di vista, credo che l'avvento di Internet come strumento d’informazione sia una cosa buona ed una cattiva cosa. La rete aumenta la capacità di fornire i propri servizi, ma d'altra parte, sta uccidendo tutte le librerie.

In.: Bene, passiamo oltre…che tipo di hobbies ha?

KH: I manga sono stati uno dei miei hobby, ma ora sono diventati lavoro. Mi piace anche guardare films e giocare ai video games, ma penso sia così perché hanno una specie di relazione con i manga. Ma, ho giocato talmente tanto a Fire Pro-Wrestling che il mio corpo mi dice di dormire ogni volta che ne ascolto la colonna sonora. (ride) Continuo ad avere un buon orecchio per la musica, e le ultime tendenze dello show business – ma, nel mio caso, sono ancora in qualche modo collegati al mio manga. Quindi penso proprio di non avere hobbies.

In.: Non ce n’è qualcuno? (rido)

KH: Vediamo…mi piace collezionare accendini, tentare di fare un po’ di giardinaggio e passeggiare per la città. Prima saltavo sulla sella della mia moto, ma ho perso la mia patente per i motocicli perché ero troppo impegnato per andare a rinnovarla. Inoltre, il mio editore mi rimproverò dicendo di smettere di usare la mia moto perché aveva paura di quello che sarebbe potuto accadere se avessi avuto un incidente e mi fossi rotto un braccio. Le altre cose che tendo a fare molto sono ascoltare musica, ed uscire a mangiare e bere con altri mangaka. Quando ciò accade, di solito si finisce per parlare di manga. (ride)

In.: Bene, il nostro tempo è quasi scaduto, vuole dire qualcosa ai suoi fan?

KH: Se siete disposti a leggere ciò che ho da disegnare, vi ringrazio molto, dal momento che continuo a disegnare per rendere felici i miei lettori. Dopo tutto, ogni opera di ogni autore viene spinta fino ad un nuovo livello di creatività e di riconoscimento, quando vi è la necessità per la sua creazione delle persone che lo supportano.

In.: Grazie per il suo tempo concessoci.

Il futuro di Hagiwara e Bastard!!



Sono passati pochi mesi dall’intervista, e molte cosa sono cambiate per il nostro autore amante dell’ heavy metal. Il cambiamento più grande è che ha cambiato pubblicazione da Weekly Jump ad Ultra Jump, dove avrà cadenza mensile, cominciando dalla conclusione de “Il peccato e la punizione” che ha pubblicato su Weekly Jump. Il primo episodio su JUMP ULTRA è del numero di gennaio 2001, in vendita in Giappone il 19 dicembre. Ciò significa che i fan di Bastard!! ricominceranno finalmente a vedere il nostro spietato eroe Dark Schneider, la quale è una buona notizia! Combinata a questa mossa è la ripubblicazione di tutte le immagini edite fino ad oggi in un formato più grande. Questa ripubblicazione è nello spirito delle edizioni speciali GUNNM con il loro formato grande e le immagini a colori lasciate intatte. Viene fornita anche con una nuova grafica sulle copertine, e tutta l'opera all'interno è stata ritoccata in modo che ora sia ancora meglio di prima. Il primo volume della ripubblicazione sarà in vendita il 22 dicembre. Così come Hagiwara e lo staff dello Studio Loud In School continuano a muoversi nell’ambiente dei manga, potrete sempre tenere d'occhio gli ultimi avvenimenti attorno all'autore, controllando il suo sito web.
 
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