Mandir il circense

Misa era perplessa, Mefisto lanciò un miagolio stridulo da far accapponare la pelle tanto che il Leprecauno perse l'equilibrio e schiantò a terra sonoramente sul grosso sedere provocando una risata collettiva.

Misa osservò la marea di gente riversarsi nella tenda come se la voce del cistercense li stesse richiamando all'interno. Mefisto rizzò il pele sulla schiena e cacciò un miagolio da far accapponare la pelle saltando quindi su un albero e fuggendo.

- Tanto can can hai fatto che se ne stanno andando tranquillamente - incalzò Misa fissando Mefisto che ancora sembrava incerto - si sono divertiti un sacco tutti quanti e non è successo niente di preoccupante. Sei una delusione come Gatto Mannaro - fece allargandosi in un sorriso divertito - stai perdendo il tuo tocco.
Mefisto non replicò a quelle sue parole zampettando avanti e indietro niente affatto convinto.
Il Leprecauno fece un tiro di pipa tenendosi in disparte, non voleva entrarci in quella faccenda più di quanto non lo fosse già.
- Dovresti scusarti - riprese Misa - sei stato davvero indisponente con quel Nano.
Il Gatto Mannaro fece finta di non averla udito mantenendosi sdegnosamente in silenzio.