Il bosco dei briganti, Reina

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Raven84
view post Posted on 19/7/2010, 07:39




In pochi secondi la spada del capo briganti si iniziò ad agitare e poi assieme al corpo iniziò a roteare in maniera sempre più energica e veloce. Man mano che ruotava si avvicianva sempre più al suo avversario che giunto a poca distanza fece un salto e scagliò tutta la potenza che aveva accumulato su di lui. Il turbine del lucertolone e la potenza della spada di Reina si bloccarono a vicenda cercando di superarsi cosi da impedire al primo di raggiungere e probabilmente affettare l'uomo. Lentamente il circolo rallentava, ma anche l potenza del colpo faceva altrettanto (non essendo nemmeno a piena potenza) cosi che alla fine solo una minima parte colpì il capo banditi che quasi non ne risentì, ma fu comunaue sbilanciato. Reina era stanco dopo quell'ennesimo colpo, anche perchè aveva usato molto delle sue energie. Nel mentre le braccia blu andarono lentamente a scomparire mettendo un espressione di panico negli occhi del mago che vedeva forse in esso la sua unica speranza di vittoria. In un numero inprecisato di frammenti, le braccia si infransero e Quin rimise i piedi a terra anche se presto cedettero. nel mentre Misa stava cercando di ridare energie sufficenti all'elfo sfinito.

Turno banditi:
Il mago era esausto, aveva messo in quella tecnica tutte le energie s lui rimaste. Cercò di concentrarsi e raccoglierene di nuove per forse infliggergli un nuovo attacco. Il capo lucertola fu parecchio sorpreso di vedersi annullato il colpo e senza che se accorgesse si era vvicinato alla zona di scontro tra i due maghi. Rialzò comunque la spada e si preparò per un altro attacco. Questa volta dopo le solite formule, sulla sua spada si crearono alcune rune rosse e fuoriuscirono in direzione di Reina [Marchi scarlatti -> Medio].

Turno eroi
Reina doveva riprendere in parte le energie e quel nuovo colpo gli aveva messo i bastoni tra le ruote. Cercò di proteggersi [Difesa statica]. Quin era finalmente libero, ora poteva solo concludere la sua formula, sempre che le energie gli bastassero...
 
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view post Posted on 19/7/2010, 12:55
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Deeta Darks

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Misa se ne stesse sfinita seduta di fronte a loro volgendo appena lo sguardo verso Reina, se avesse avuto ancora un po' di forza forse avrebbe potuto formulare un incantesimo anche per lui, ma si sentiva uno straccio dopo aver curato le ferite dell'Elfo. Si accasciò a terra boccheggiando con gli occhi semiaperti che fissavano Reina.
 
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Raven84
view post Posted on 19/7/2010, 14:47




Le rune balzarono verso Reina come fossero attirate da una calamtia. Dinnanzi ai suoi occhi esse infatti apparivano come delle piccole lame che indipendenti tra loro, lanciavano attacchi per poi svanire. la sua difese resse bene pur essendo stanco, ma non gli potè impedire di venire più e più volte colpito. Quando furono terminate Reina era ancora in piedi, sanguinante ma vivo; sospirò un poco e poi osservando il cielo vide tutto inbrunirsi. Dalla sua sinistra vide una figura lucente e verde alzarsi in volo, questa figura dagli occhi lucenti e ricoperto di foglie non poteva essere che Quin viste le parole elfiche che pronunciava, evidentemente la cura di misa aveva dato i suoi effetti.

Egli si sopraelevò avvolto tra i rami mentre essi si chiudevano su di loro come a racchiuderli in una cupola. Misa ne era rimasta fuori, ma il mago l'elfo e i due guerrieri no. L'elfo risplendeva sempre più e sembrava aver perso il contatto con la realtà. Quando la cupola della vegetazione si chiuse su di loro l'elfo uscì trapassandola come fosse un fantasma. Misa cercò di osservare tra i pochi spiragli cercando segni di ciò che stesse accadendo e se Reina sarebbe riuscito ad uscirne; tra essi intravide l'amico muoversi velocemente e poi un picolo raggio di luce dall'interno si fece strada finchè non fu grande abbastnza per permettere il passaggio di qualcuno. Quin disse la parola conclusiva
"Descent!"
Al''interno della cupola si udirono fortissme grida mentre dal varco creato usciva una figura oscura. La coltre di rami si richiuse in se come se si fosse rigenerata facendo riscoppiare urla e rumori di carne perforata. La figura oscura atterrò ad agio sul terreno ed appoggiando le mani sull'erba creò una colonna di tenebra che esplose in cristalli in cielo. Quando la colonna divenne più trasparente si delinearono i lineamenti di Reina che affannato cercava riposo; fu allora che Quin crollò a terra come un frutto cade dall'albero e che Misa si accorse che l'unico suono udibile era stato il tonfo e qualche frasca scossa dal vento. Il cespuglio si aprì autonomamente ricreando l'ambiente che vi era fino a poco fa lasciando però a vista i due corpi degli avversari più volte infilzati e sanguinanti, sicuramente morti, immortalati in posa di dolore.
Toccò alla ragazza prendersi cura dei suoi amici sfiniti, come lei tra l'altro, ma era l'unica che si reggeva ancora sulle gambe.

[bene, posso andare in vacanza]
 
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view post Posted on 19/7/2010, 15:30
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Deeta Darks

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Si chinò verso Reina e lo abbracciò sussurrando parole in lingua antica, un refolo d'aria le scompigliò i capelli facendole riaprire gli occhi e osservare il viso dell'amico. Reina era alquanto malridotto, diverse ferite gli segnavano il viso e il corpo, ma era vivo!
La magia zampillò sopra di lui [Magia curativa di medio livello] e lentamente assorbì il sangue e diede sollievo alle sue membra.
Quanto a Quin se ne stava sdraiato alle sue spalle apparentemente morto, eppure avvertiva la magia della terra che stava dando soccorso all'Elfo.
- Iniziavo a disperare - sussurrò chinando il capo contro la spalla di lui - grazie per quello che hai fatto, sei stato un vero eroe - sussurrò al suo orecchio mentre si assopiva contro di lui cercando di recuperare le forze.
La magia attorno a loro aveva steso come un velo protettivo isolandoli da tutto il resto.

[come vai in vancanza??? ci pagheranno almeno :th_th00.gif: ]
 
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Raven84
view post Posted on 29/7/2010, 09:09




Passarono le ore e lentamente tutti iniziarono a riprendere le forze. Misa aiutò Reina ad alzarsi sulel gambe mentre Quin riuscì a farlo da solo ormai rigenerato quasi completamente. Stranamente per loro, nessuno aveva parlato in quel periodo, come se anche una sola parola gli togliesse grosse quantità di energia appena riguadagnata.

"Andiamo?" chiese Misa ai due alleati
"Si, torniamo al villaggio" rispose l'umano
"Andate alla vostra città, ci penserò io a dare la notizie ai miei fratelli"
" Ma no, veniamo con te; infondo lo dobbiamo a voi questo successo e vorremmo ringraziarvi di nuovo" parlamentò Misa
"Non ci servono i vostri ringraziamenti. Proseguite pure, i vostri affari qui sono conclusi" sentenziò l'elfo mentre si metteva in viaggio

I due restarono fermi ad osservare quella figura allontanarsi lentamente sentendosi molto delusi, ma infondo non sorpresi dal suo atteggiamento. Pattugliarono ancora la zona come a controllare se ci fosse qualche cosa di strano o rilevante. Nel loro vagare trovarono diverse casse con cibo e bevande, armi e stoffe; doveva essere la refurtiva rubata in quel periodo ma non potevano in nessun modo riportarla alla città, cosi decisero di segnarsi la posizione e lasciare tutto alle guardie. Ovviamente qualcosa Reina si intascò di nascosto giusto per arrotondare il guadagno della spedizione.
I due ripresero la strada e nel giro di diverse ore rividero il sentiero e dopo le mura della loro cittadina.

"Siamo tornati Misa. Ora godiamoci un po di meritato riposo" propose Reina
"Non è stato facile, ma anche questa volta abbiamo fatto il bene dei nostri cari. peccato solo per Quin, spero lo rivedremo un giorno"
"Speriamo di no invece..."

Quando arrivarono alle mura era ormai passata la mezza giornata e quindi non fecero molte storie ai cencelli riconoscendoli subito; i due percorsero le strade cittadine come se non se ne fossero mai andati in direzione degli uffici delle guardie meridionali. Giuti ai piedi del palazzo chiesero di Kilian che dopo poco si presentò dinnanzi a loro.

"Ohh Reina! Ma quanto sei invecchiato?! E qaunte botte che hai preso...." esordì la guardia
"ehm... si, certo..." rispose l'umano
"piacere di rivederla messer Kilian" interruppe Misa "Siamo appena tornati dalla nostra avventura tra i boschi. Abbiamo riportato un importante successo"
"Oh bravi, si proprio bravi." disse applaudendo in modo quasi sarcastico "E siete venuti qui a dirmelo?"
"Kilian... ci hai dato tu quella missione. Stiamo parlando dei briganti." lo rimproverò il guerriero.

Kilian rimase diversi secondi muto con gli occhi spalancati come qualcuno colto sul fatto che spera di essere invisibile. I due gli esposero tutta la situazione e le loro avveture, gli parlarono degli elfi e del punto dove quei briganti portavano le razie.

".. cosi pensavamo fosse meglio che siate voi a recuperare quei materiali e magari ridistribuirli ai legittimi proprietari o a chi ne necessita. infondo siete pur sempre il capo delle guardie e siete molto più numerosi di noi" ultimando con un sorriso gli spiegò la curatrice.
"Già già. E se trovate un elfo di nome Quin potete anche ucciderlo o ditegli che lo farò io la prossima volta"
"Bhe, non c'è che dire, siete stati molto bravi entrambi. Provvederò anche a mandare un emissario da quella popolazione della foresta, potrebbe nascere un'alleanza in futuro. Ora prednete pure questi, ve li siete meritati assieme ai ringraziamenti dei mercanti e nostri" detto questo la guardia diede in mano a Misa un sacchetto di monete ed una piccola pacca sulla spalla. Dopo qualche ultima scaramuccia con Reina i tre si separarono; Reina e Misa si divisero il bottino [200 monete a testa] e poi ognuno andò per la sua strada.

Il giorno seguente mentre ancora riposavano nelle loro stanze, una persona entrò nel palazzo dove gli eroi risiedevano. Con voce pacata e serena chiese dove trovare i due umani e gli furono indicate le stanze nella zona est; con passo sereno percorse tutti i corridoi fino alla porta grigia. Non bussò, ma girò semplicemente il pomello della porta spingendo per aprirla; la stanza era semibuia visto che le tende erano tirate e fuori erano le prime luci del giorno. La sagoma su letto era calma e leggermente rumorosa, sfruttando questa sua caratteristica, l'intruso si mise nella zona d'ombra chiudendo la porta, poi accese una piccolissima luce che illuminava appena appena un unghia. Si avvicinò furtiva al letto e poi nascose la fonte di luce dietro la schiena. Fece un lento movimento per limitare il rumore, ma fu afferrata per un braccio e sbattuta sul letto; in un istante si scostarono le tende e la stanza divenne illuminata. Luwen si trovò minacciata da un coltello arrugginito tenuto in mano da un umano barbuto e anziano che stava sopra di lei. Spaventatissima cercò di dire qualcosa ma le parole non le uscivano, cosi si fece avanti l'uomo.

"Chi sei? Cosa ci fai nella mia stanza?"
"Eh.... i... io.. ho sbagliato stanza. Mi. mi scusi tanto. Cercavo la stanza di Reina"

Stranemente l'uomo le credette subito e alzandosi la aiutò a risollevarsi dandogli anche qualche dritta su come raggiungerli.
Giunta dinnanzi ad una nuova porta, non rifece il solito giochetto e bussando aspettò che qualcuno gli aprisse. Reina non aveva alcuna intenzione di alzarsi ma continuavano a bussare e quando non ne potè più si alzò di scatto e spalancò la porta

"Che c'è!?" urlò in faccia a chi stava dinnanzi
"Ciao Reina" sorrise un po intimorita l'elfa "vorrei parlarti..."
Reina non fu felice di sentire quelle parole ma la fece comunque accomodare.
 
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view post Posted on 29/7/2010, 11:12
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Deeta Darks

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- Ehil! - scandì una voce argentina alle loro spalle - a quanto pare giungo proprio al momento giusto - si allargò Misa in un sorriso - laggiù hai creato un bello scompiglio - indicò alle sue spalle il capo delle guardie mezzo nudo che si aggirava un poco più sveglio per i corridoi - ma dimmi, che ti porta qui?
 
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Raven84
view post Posted on 30/7/2010, 08:03




"Che fortuna, tutte le mie donne dinnanzi alla mia porta..."rispose in tono ironico l'uomo.
"Oh, salve Misa. E' un piacere rivedervi" la salutò l'elfa.

L'uomo barbuto si affacciò alla porta e con un occhiata maligna fulminò tutti e tre facendogli intendere di smetterla. Reina fu cosi costretto a farla entrare non dopo aver chiesto cortesemente a Misa di non seguirli inquanto erano affari privati.
Misa fu cosi costretta a vedersi chiudere la porta in faccia mentre l'elfa entrava con un espressione un po tesa ma sicura; forse avrebbe potuto origliare o usare qualche incantesimo per farlo, ma se poi Reina lo avesse scoperto? Con questo dubbio fece un passo indietro restando qualche istante a pensarci.

Reina e Luwen si trovarono soli nelal stanza del guerriero. Ella osservò per bene quel ammasso di vestiti e mobili, quello doveva essere il classico arredamento di una camera umana, ai suoi occhi era un caos ma trovata tutto questo ignoto un po attranete. Reina percorse la distanza che porta al suo letto e vi si sdraiò sopra coprendosi inizialemnte il volto con le mani e sbuffando.

"Siediti pure Luwen, c'è spazio sul letto o se vuoi prendi pure quella sedia" esordì rompendo il silenzio
"Oh grazie messer Reina" rispose la donna sedendosi ai piedi del letto.

Inconsciamente il guerriero alzò il busto portandolo in posizione eretta pur restando seduto al centro del suo giaciglio.

Con voce timorosa gli chiese:
"Come mai sei venuta qui? Ti hanno mandato per ringraziarci? pensavo che Quin bastasse per sapere cosa era successo"
L'elfa restò i primi istanti in silenzio osservando la figura che stava sopra al suo letto poi decise di rispondere
"Sono qui di mia volontà. Il villaggio non centra nulla, sono qui perchè ho deciso di accettare la tua offerta. Ho lasciato la mia carica di consigliere per venire in questa massiccia cittadina ad aiutare gli eroi come te che la difendono"
"Ne sono felice, alla fine sono stato cosi pressante da convincerti. Dovrei fare il politico, si rischia anche meno la pelle" cercò di sdrammatizzare Reina
"Eheheh" sorrise l'elfa "Non te la consiglio quella carriera, rischieresti forse più di stare sul campo di battaglia... Oggi pomeriggio ho un incontro con il regnante e ho viaggiato per tutta la notte. Mi chiedevo se sapevi indicarmi un posto dove riposare visto che per me questa città è completamente nuova..."

Il messaggio era abbastanza chiaro ed infatti su elementare anche la risposta.

"Resta qui. Il mio letto è abbastzna grande per entrambi, ma se sei abituata a stare comoda, io posso anche dormire su quel tappeto, tanto ormai ho perso il sonno..."

Fece appena in tempo a concludere la frase che Luwen era già stesa sul suo letto con la faccia soddisfatta chiedendo di chiudere le tende per inbrunire l'ambeinte. Una volta che ebbe soddisfatto tutti i desideri della principessa si coricò al suo fianco crollando nel sonno.


FINE

Edited by Raven84 - 30/7/2010, 09:25
 
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