| Passarono le ore e lentamente tutti iniziarono a riprendere le forze. Misa aiutò Reina ad alzarsi sulel gambe mentre Quin riuscì a farlo da solo ormai rigenerato quasi completamente. Stranamente per loro, nessuno aveva parlato in quel periodo, come se anche una sola parola gli togliesse grosse quantità di energia appena riguadagnata.
"Andiamo?" chiese Misa ai due alleati "Si, torniamo al villaggio" rispose l'umano "Andate alla vostra città, ci penserò io a dare la notizie ai miei fratelli" " Ma no, veniamo con te; infondo lo dobbiamo a voi questo successo e vorremmo ringraziarvi di nuovo" parlamentò Misa "Non ci servono i vostri ringraziamenti. Proseguite pure, i vostri affari qui sono conclusi" sentenziò l'elfo mentre si metteva in viaggio
I due restarono fermi ad osservare quella figura allontanarsi lentamente sentendosi molto delusi, ma infondo non sorpresi dal suo atteggiamento. Pattugliarono ancora la zona come a controllare se ci fosse qualche cosa di strano o rilevante. Nel loro vagare trovarono diverse casse con cibo e bevande, armi e stoffe; doveva essere la refurtiva rubata in quel periodo ma non potevano in nessun modo riportarla alla città, cosi decisero di segnarsi la posizione e lasciare tutto alle guardie. Ovviamente qualcosa Reina si intascò di nascosto giusto per arrotondare il guadagno della spedizione. I due ripresero la strada e nel giro di diverse ore rividero il sentiero e dopo le mura della loro cittadina.
"Siamo tornati Misa. Ora godiamoci un po di meritato riposo" propose Reina "Non è stato facile, ma anche questa volta abbiamo fatto il bene dei nostri cari. peccato solo per Quin, spero lo rivedremo un giorno" "Speriamo di no invece..."
Quando arrivarono alle mura era ormai passata la mezza giornata e quindi non fecero molte storie ai cencelli riconoscendoli subito; i due percorsero le strade cittadine come se non se ne fossero mai andati in direzione degli uffici delle guardie meridionali. Giuti ai piedi del palazzo chiesero di Kilian che dopo poco si presentò dinnanzi a loro.
"Ohh Reina! Ma quanto sei invecchiato?! E qaunte botte che hai preso...." esordì la guardia "ehm... si, certo..." rispose l'umano "piacere di rivederla messer Kilian" interruppe Misa "Siamo appena tornati dalla nostra avventura tra i boschi. Abbiamo riportato un importante successo" "Oh bravi, si proprio bravi." disse applaudendo in modo quasi sarcastico "E siete venuti qui a dirmelo?" "Kilian... ci hai dato tu quella missione. Stiamo parlando dei briganti." lo rimproverò il guerriero.
Kilian rimase diversi secondi muto con gli occhi spalancati come qualcuno colto sul fatto che spera di essere invisibile. I due gli esposero tutta la situazione e le loro avveture, gli parlarono degli elfi e del punto dove quei briganti portavano le razie.
".. cosi pensavamo fosse meglio che siate voi a recuperare quei materiali e magari ridistribuirli ai legittimi proprietari o a chi ne necessita. infondo siete pur sempre il capo delle guardie e siete molto più numerosi di noi" ultimando con un sorriso gli spiegò la curatrice. "Già già. E se trovate un elfo di nome Quin potete anche ucciderlo o ditegli che lo farò io la prossima volta" "Bhe, non c'è che dire, siete stati molto bravi entrambi. Provvederò anche a mandare un emissario da quella popolazione della foresta, potrebbe nascere un'alleanza in futuro. Ora prednete pure questi, ve li siete meritati assieme ai ringraziamenti dei mercanti e nostri" detto questo la guardia diede in mano a Misa un sacchetto di monete ed una piccola pacca sulla spalla. Dopo qualche ultima scaramuccia con Reina i tre si separarono; Reina e Misa si divisero il bottino [200 monete a testa] e poi ognuno andò per la sua strada.
Il giorno seguente mentre ancora riposavano nelle loro stanze, una persona entrò nel palazzo dove gli eroi risiedevano. Con voce pacata e serena chiese dove trovare i due umani e gli furono indicate le stanze nella zona est; con passo sereno percorse tutti i corridoi fino alla porta grigia. Non bussò, ma girò semplicemente il pomello della porta spingendo per aprirla; la stanza era semibuia visto che le tende erano tirate e fuori erano le prime luci del giorno. La sagoma su letto era calma e leggermente rumorosa, sfruttando questa sua caratteristica, l'intruso si mise nella zona d'ombra chiudendo la porta, poi accese una piccolissima luce che illuminava appena appena un unghia. Si avvicinò furtiva al letto e poi nascose la fonte di luce dietro la schiena. Fece un lento movimento per limitare il rumore, ma fu afferrata per un braccio e sbattuta sul letto; in un istante si scostarono le tende e la stanza divenne illuminata. Luwen si trovò minacciata da un coltello arrugginito tenuto in mano da un umano barbuto e anziano che stava sopra di lei. Spaventatissima cercò di dire qualcosa ma le parole non le uscivano, cosi si fece avanti l'uomo.
"Chi sei? Cosa ci fai nella mia stanza?" "Eh.... i... io.. ho sbagliato stanza. Mi. mi scusi tanto. Cercavo la stanza di Reina"
Stranemente l'uomo le credette subito e alzandosi la aiutò a risollevarsi dandogli anche qualche dritta su come raggiungerli. Giunta dinnanzi ad una nuova porta, non rifece il solito giochetto e bussando aspettò che qualcuno gli aprisse. Reina non aveva alcuna intenzione di alzarsi ma continuavano a bussare e quando non ne potè più si alzò di scatto e spalancò la porta
"Che c'è!?" urlò in faccia a chi stava dinnanzi "Ciao Reina" sorrise un po intimorita l'elfa "vorrei parlarti..." Reina non fu felice di sentire quelle parole ma la fece comunque accomodare.
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