| "Bhe, almeno lei mi salva la vita... Comunque sono venuto tutti i giorni a vedere come stavi e devo dire che il processo di rigenerazione è davvero uno spettacolo. Peccato che non sia servito a toglierti quei chili di troppo..." Evidentemente era in vena di scherzi, ma misa non la prese molto bene e si infuriò parecchio per le sue parole. L'indomani l'aramtura fu pronta e per loro anche quel soggiorno di 4 giorni presso gli elfi. Nel tempo rimasto Misa ne approfittò per imparare nuove cose riguardanti la magia, per comperare nuovi intrugli e pozioni, per farsi qualche giorno di relax.
Quando furono pronti si recarono in quel palazzo dove avevano curato la donna per concordare qualche dettaglio sul futuro attacco. Appena entrati trovarono una grande sala con 4 file di colonne ed al centro un altare spoglio sopraelevato di 3 scalini e su di esso 2 drappi colorati di giallo. Dinnanzi all'altare stava un anziano elfo in preghiera e dietro di lui altri 3 tutti vestiti di bianco e risvolti blu. Attesero che la preghiera, o quello che era, fosse ultimata e poi chiesero udienza. "Ehm.... Perdonate la nostra intrusione, capovillaggio. Volevamo informarvi che siamo in partenza e..." iniziò Reina "Oh, salve a voi nostri ospiti" li interruppe l'anziano "non chiamatemi capovillaggio, basta Kamil. So cosa volete chiedermi, come sapevo che sareste arrivati." Mentre diceva questo si era voltato ed aveva mostrato il suo volto ormai preda degli anni, ma che conservava ancora un filo di giovanezza; a giudicare da quanto sapeva sugli elfi, quell'uomo doveva avere almeno 600 anni, i suoi capelli viola erano ormai interamente spariti per dare spazio ad un color grigiastro ma conservava ancora la loro lunghezza e intensità. Le altre tre figure si voltarono di seguito rivelando che uno di loro era l'uomo che aveva salvato Misa, una era Luwel e l'altra era un giovane elfo ma che mostrava già una certa maturità.
"Siete qui per chiederci aiuto con i briganti. Volete che vi diamo uomini o qualcuno che vi mostri il loro villaggio. Dico bene?" chiese quasi in tono di sfida "Si, esatto" gli rispose subito la ragazza. "Niente commenti messer Reina..."interruppe il giovane elfo In quel momento Reina aveva pensato che non era giusto leggere il pensiero altrui, e che almeno potevano dargli la soddisfazione di una bella introduzione a tale richiesta. Cosi per ripicca si zittì completamente.
"Si, la risposta resta si, cari fratelli umani. Verrà questo giovane elfo con voi" riprese l'anziano; nel mentre il giovane fece un passo avanti e si presentò. "Mi chiamo Quin. Onorato di fare la vostra conoscenza. Anche se per caso, avete scosso molto il nostro villaggio ed in positivo e avevo voglia di conoscervi di persona. Sono, come avete scoperto, un abile telepata e mago; sarò io a mostrarvi dove risiedono i vostri nemici." "Piacere di conoscerti Quin" rispose Misa facendo un sorriso di rimando Reina non disse nulla, anzi pensò più a Luwel e alla richiesta che le aveva fatto. Nemmeno questo scappò all'elfo che lo rimproverò di prestare attenzione. "Ora..." riprese l'anziano " prendete questo" mostrando loro un ciondolo "E' una antica reliquia del nostro popolo. Con questa sarete in grado di annullare gli effetti di incantesimi potenti assorbendoli. Ovviamente c'è un limite che dipende dal potere assorbito; fatene buon uso e usatelo solo in caso di grave pericolo"
Le parole però non si fermarono, infatti proseguirno quel piccolo breafing per un altra ora accordandosi su diverse cose e accennando anche alla vicenda della guerra totale e dell'Assemblea delle razze. Ultimate i due avventurieri seguiti da Quin uscirono dall'edificio e zaino in spalla si avviarono verso le porte cittadine. Quin era molto serio e determinato, sembrava che avessero trovato un valido alleato in quell'elfo e chissa se non sarebbe stato proprio lui la loro arma in più contro il male. Dopo alcuni passi fuori dalla città, forse per fare chiacchere o forse per curiosità, ma l'elfo chiese all'uomo cosa avesse fatto ieri sera.
Edited by Raven84 - 7/7/2010, 09:36
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