| I passeggeri che erano a bordo la videro venire loro incontro, poi investirli... Andreas e Sara si ritrovarono improvvisamente in cima ad un'altissima scogliera. Si guardarono tutti intorno sgomenti, ed infine videro che sulla sommità di un promontorio vi era una specie di castello. Si guardarono diffidenti e poi lei gli chiese “E tu chi saresti scusa?” “Ero con te sull'aereo” rispose lui “ma credo che tu fossi semisvenuta e quindi non hai fatto troppo caso a me...” “Beh vorrei vedere te dopo quello che mi è capitato” fece lei in modo piuttosto irritato “Ieri sera mi hanno causato delle allucinazioni tremende, poi stamattina vengo aggredita da uno strano mago che trasforma il mio ragazzo in una mosca, poi arrivano due angeli e manifestano l'intenzione di farmi fuori... come dovrei sentirmi?” “Hei, non ti stavo dando addosso” rispose Andreas “se è per questo io ero a casa tranquillo e uno strano vecchio si presenta dicendomi cose senza senso, poi l'appartamento esplode alle mie spalle e mi tocca fuggire nella notte, sotto una pioggia torrenziale... poi vengo preso e caricato su un aereo che parte da New York per Milano... e li mi spiegano che io in realtà sarei un Drago della Luce e dovrei salvare il mondo da degli scienziati pazzi o una roba del genere.” Sara sorrise amaramente “Beh, fortunati tutti e due, direi...” e sospirò sedendosi a terra. “Credo che anche tu sia un Drago della Luce, almeno... la tipa ha detto una cosa del genere...” le disse lui “Ma tu ci credi a questa storia?” gli chiese lei “Guarda... prima credevo che si fossero calati di acidi o cose del genere, ma dopo quello che ho visto prima non so che dirti... quel che è certo è che quello la ci voleva morti” “Già” fece lei “e se non fosse stato per il vecchio lo sarei già...” “Hai incontrato anche tu quello strano vecchio?” chiese lui “quello con il cappellaccio e il mantello grigio?” “Già” disse lei “credo che si chiamasse Odino” “Come?” fece lui sorpreso “Odino?” “Si” rispose lei con semplicità “perché, è un nome che già conosci?” “Certo che lo conosco!” esclamò lui “nelle antiche religioni scandinave Odino era il Re degli Dei! Era il più grande guerriero, e il mago più potente, e credo che fosse anche onniscente.” “Ah” fece lei “non mi sono mai interessata a queste cose” “Beh, io ho origini nordiche, per noi i nostri miti sono importanti” rispose lui “non dirmi che non sai nulla di quelli dei tuoi posti...” “Beh no, non so nulla” rispose lei “non sono argomenti molto alla moda” “Le tradizioni non sono una moda” fece lui abbastanza serio “fanno parte della cultura di ogni popolo... e da oggi mi viene anche da pensare che ci siano di mezzo delle cose vere di quando in quando.” Si guardò attorno poi aggiunse “Peccato, magari sarebbe stato utile”, al che lei lo fissò dubbiosa “Utile per cosa?” gli chiese “Per capire in che caspita di situazione ci hanno ficcati” fece lui stancamente “ora basta chiacchierare, vediamo se lassù a quel castello c'è qualcuno disposto ad aiutarci.” “Sei matto?” fece lei “per quel che sappiamo potrebbe anche esserci qualcuno deciso ad ucciderci!” “Hai scordato due cose” rispose lui “la prima è che qualcuno evidentemente ci ha portati qua, e deve averlo fatto con l'intenzione di salvarci dall'angelo, quindi credo che ci abbia mandato nel posto più sicuro possibile, e secondo quando sarà calata la notte qua si congelerà, dato che è già piuttosto freddo, quindi bisogna trovare a tutti i costi un riparo, e non vedo alternative a quel castello.” Così smisero di discutere e si avviarono lungo il sentiero lungo la scogliera che saliva verso il castello.
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