- Lo fai per quella donna?
Yoshua si voltò non capendo di chi parlasse il samurai, lo fissò come in attesa di una spiegazione.
- Provi qualcosa per lei?
Il viso del samurai si imporporò, possibile che lui fosse tanto trasparente ai suoi occhi.
- Ti sembrano domande da farmi adess0? -lo rimproverò cercando di assumere un tono di rispetto - Dobbiamo trovarli prima che accada loro qualcosa.
Shen Ker tacque, come se volesse riflettere sul vero significato di quelle parole.
Yoshua era già sufficientemente in imbarazzo per sostenere oltre quella situazione, gli diede le spalle e continuò a discendere per il sentiero appena delineato tra il fitto bosco.
- Sbrigati o vado da solo! -rimbeccò seccato.
Il samurai lo seguì senz'altro aggiungere.
* * *
Messer Gujo se ne stava incerto a fissare l'enorme portone del palazzo, quasi stesse rimuginando se la sua scelta di portare quella donna al cospetto di quell'importante signore fosse stata corretta o meno.
In fondo aveva solo ascoltato le parole di quella ragazzina ancora incapace di distinguere il bene dal male... quel folletto era stato allontanato perchè aveva il vizio di mettersi sempre nei guai... forse era stato troppo avventato a portare quella strana donna al suo cospetto.
Iniziava a pentirsi.
- Messer Gujo...
Storse il labbro cercando di calmarsi.
Il loro Signore sapeva il fatto suo, era la decisione giusta!
Daida sbuffò risentita, possibile che non l'ascoltasse?
- E va bene, io vado!
Senza aspettare oltre spiccò il volo verso la costruzione, fece un rapido giro attorno ad essa e trovò finalmente una finestrella aperta, non attese, ci si infilò dentro e cercò di scorgere qualcosa in tutte quelle tenebre che sembravano riempire quei luoghi.
* * *
Rusie iniziò a tirare su col naso singhiozzando, trattenendo a stento un vero e proprio pianto dirotto.
Aveva cercato e chiamato Yoko per tutto il palazzo ma non aveva avuto alcuna sua notizia.
L'enorme cesto della biancheria pulita gli pesava sotto il braccio ma se lo strattonava contento.
- Ma dove sei? - sospirò facendo capolino nella sua stanza - Yoko ho fame!
La madre di Vay comparve dietro di lui, posandogli le mani sulle spalle.
- La cena è pronta, scendi in refettorio Rushe.
- Ma Yoko... dov'è Yoko?
Lei tentennò.
- Vedrai che arriverà presto...è uscita insieme agli altri... non tarderà- fece rinfrancandolo - scendiamo.
Parve rassegnato seguendola, lanciando un'occhiata desolata alla stanza vuota.
* * *
Edited by misa1812 - 12/7/2009, 15:17