L'ORDA SILENZIOSA

Passeggiava il giovane per la strada, senza dare nell'occhio passava tra i banchi e sgraffignava qua e la qualche frutto o leccornia di piccolo volume. Sorrideva per distorgleire lo sguardo dei passanti e del mercante.
-E' davvero comodo vivere cosi- pensava tra se il corvino uomo - E pensare che tra pochi giorni piangeranno di dolore...-

Proseguì nel suo andare fino a giungere in piazza dove una donna coperta da un largo scialle dai colori violacei ed diversi gioielli ai polsi lo attendeva molto ansiosa.
-Siete in anticipo oggi...-

- Non sono persona da sfuggire al mio destino e poi siete stata voi a propormi questo incontro. Quindi andiamo?!-

-Non avere fretta profeta, stiamo aspettando un altra persona-
-Seeee sai te che noia muoverci in tre...-

A quelle parole si voltarono verso il fondo della piazza e scorsero un uomo in bianco e azzurro e dai capelli biondissimi.
- Salute a voi- disse avvicinandosi e con voce gelida - Vedo che siete gia tutti e due qui... portatemi da lui.-
- Che arroganza- disse ridacchiando il ragazzo - Sembri quasi tu il capo qui eheh-
Dopo questo presero il cammino per il castello di judas.

- Cos'è tutta questa fretta Gara? Già ti annoi a combattere?-

- Non è noia Abigail.. è che nessuno di quelli che abbiamo affrontato è alla nostra altezza... infondo siamo i 4 re-

- Arriverà... un giorno... arriverà....-
Detto questo si girò tornando verso l'angolo buio dal quale era apparso.

Passarono giorni e l'esercito non si mosse dal campo, tutti i soldati iniziavano un po a essere sospettosi e annoaiti dall'eccessiva calma. Intorno al fine giornata Kall su arrivò a cavallo a passo lento, passo le prime tende, salutò freddamente le truppe e poi entrò nella tenda dei generali.

- Andiamo a Judas!-

- Bravo Kall...- intervenne Abigail spalancando gli occhi bianchissimi.
- I soldati non spettavano altro, presto riavremo una casa- aggiunde Nei.
-Vi seguo compagni miei- concluse il ninja.

Uscendo dalla tenda iniziarono ad urlare ordini a tutti i soldati che lentamente si misero all'opera. La notte non fu facile per loro proprio perchè i generali volevano che tutto fosse perfetto.

Intanto in una frattura sulle vette che li circondavano,
- E bravo il nostro pupazzo
- Malaran... meglio non esporsi troppo
- Sempre molto attenta Kalia... e per questo che ti amo- disse la sagoma per poi sorridere ampiamente
-Non fare lo stupido ragazzino- rispose stizzita la donna - Stanno facendo un buon lavoro, lasciamogli proseguire senza intrometterci-
I due voltarono lo sguardo e tornarono tra il buio della montagna.

Edited by misa1812 - 8/5/2008, 20:07

L'esercito giunse nelle vicinanze del castello di judas pronto per l'epica battaglia.
La città però sembrava non essersi accorta di nulla. Odori di mercato e di voci si udivano bene anche da dove essi sostavano.
-Che succede... sembra che non si siano accorti di noi-
-Non dire stupidagini Gara è sicuramente una trappola di quei dannati principi!- lo contraddisse l'elfa.
-Sarà... ma io sento un'aura molto insolita provenire da quella cittadina...- irruppe Abigail.
- Non mi importa, andiamo- comandò Kall.

Cavalcarono piano piano e tutti e 4 uniti con l'esercito alle spalle; ovviamente i ninja ernao nascosti e di vedetta, i non morti erano in prima linea e gli altri ai lati o sulle montagne con le macchine. Più si avvicinavano più l'aura si sentiva. Arrivarono a vista del portone d'ingresso e lo videro già aperto. qualcosa non andava era chiaro e nessuno di loro capiva cosa era tutta quella tranquillità in città.

Kall senza timore si mise davanti ai suoi alleati e proseguì sul percorso.... si avvicinò sempre più fino a vedere dentro il portone.
La gente stava vendendo e ridendo come in qualsiasi altro giorno, il castello sembrava lucente sotto al luce della stella terrestre, le guardie osservarono Kall poi tornarono a guardare altrove.
Non credevano ai loro occhi, sembrava che il loro amico fosse invisibile agli occhi degli altri. Incuriositi fecero cenno all'esercito e avanzarono in solitaria.

Sorpresi anche loro non furono notati ed insieme al biondo, che sembrava molto impaziente e silenzioso più del solito, entrarono in città.